Dal 9 al 11 Febbraio 2025 a Fiera Milano, torna BIT – Borsa Internazionale del Turismo, la manifestazione che ospita gli operatori turistici di tutto il mondo. Abbiamo chiesto a Fernando Nazaro, Vicepresidente di Confindustria sez. Turismo di Lecce, l’importanza dalla presenza della Puglia, e naturalmente del Salento, a questa importante manifestazione.
Lei è uno dei principali promotori del turismo pugliese e salentino. Qual è il valore della sua partecipazione alla BIT di Milano, un evento di rilevanza internazionale per il settore, e quale messaggio intende trasmettere a un pubblico globale?
Essere uno dei principali promotori del turismo pugliese e salentino rappresenta per me un impegno costante e una missione di grande valore. La nostra regione, con il suo patrimonio storico, culturale, paesaggistico e gastronomico, ha tutte le potenzialità per affermarsi come una delle destinazioni più apprezzate al mondo. La partecipazione alla BIT di Milano, come vetrina internazionale di riferimento, ci permette di presentare il Salento e la Puglia a una platea globale di operatori e visitatori, sottolineando non solo le bellezze naturali ma anche l’impegno verso un turismo sostenibile e innovativo. Il messaggio che vogliamo trasmettere è quello di una regione che sa coniugare tradizione e modernità, accoglienza e qualità, rafforzando la nostra posizione nel panorama turistico internazionale e creando opportunità per un futuro di sviluppo economico e sociale basato su un turismo responsabile e rispettoso del nostro territorio.
In che modo il turismo pugliese si presenterà alla BIT di Milano e quali sono gli aspetti chiave che intende valorizzare in questa occasione?
Alla BIT di Milano, il turismo pugliese si presenterà come un modello di eccellenza che sa unire tradizione, innovazione e sostenibilità. In questa edizione, la Puglia avrà l’opportunità di mettere in luce la sua straordinaria ricchezza paesaggistica, culturale e gastronomica, puntando a rafforzare il posizionamento della regione come destinazione turistica privilegiata. Tra gli aspetti chiave che intendiamo valorizzare ci sono il nostro patrimonio storico e artistico, le esperienze autentiche che il territorio offre e l’impegno verso un turismo responsabile, che rispetti e preservi l’ambiente. Inoltre, sarà messo in evidenza l’innovativo approccio della Puglia nell’integrazione della sostenibilità nelle politiche turistiche e nel potenziamento delle infrastrutture turistiche, per garantire un’accoglienza di qualità e un’esperienza indimenticabile per i visitatori. La BIT rappresenta un’opportunità fondamentale per consolidare la nostra immagine a livello internazionale e attrarre un flusso turistico sempre più diversificato e qualificato.
Come descriverebbe il legame tra la Puglia e la sua enogastronomia, un filo sottile che unisce passato e presente, terra e cuore?
La Puglia e la sua enogastronomia sono un abbraccio silenzioso, una melodia che racconta il respiro della terra e il battito del cuore. Ogni piatto, ogni sorso di vino, ogni goccia d’olio racconta di un amore antico e puro, quello tra l’uomo e la sua terra. Le mani che coltivano i campi, che raccolgono l’uva, che impastano la farina, sono le stesse che hanno tramandato, nei secoli, il segreto di sapori che parlano di sole, di mare e di vento. La cucina pugliese è poesia in ogni boccone, un canto che si alza dolce e lieve, come un tramonto sul mare di Otranto. È il profumo della terra che si mescola con quello del mare, è la freschezza di un pomodoro che cresce sotto il cielo azzurro, è il calore di una cucina che sa di casa. La nostra enogastronomia è un inno alla bellezza della semplicità, un viaggio che coinvolge i sensi e l’anima, un invito a vivere ogni momento con passione e gratitudine, come ogni piatto che nasce dalla nostra terra.
Quali sono le prospettive per la stagione turistica 2025 in Puglia e quali misure ritiene necessarie per consolidare il successo della regione, in particolare nel Salento, affrontando le sfide infrastrutturali e promozionali?
La stagione turistica 2025 si prospetta molto positiva per la Puglia, con una conferma del crescente interesse da parte dei turisti internazionali, attratti dalla straordinaria bellezza naturale, dal patrimonio storico e dalla qualità dell’offerta enogastronomica della nostra regione. Tuttavia, il vero obiettivo per il futuro prossimo è quello di stimolare e valorizzare maggiormente il turismo domestico, invitando gli italiani a riscoprire le meraviglie della propria terra. Per raggiungere questo traguardo, è imprescindibile ridurre i gap infrastrutturali che ancora limitano la piena fruizione del nostro territorio, soprattutto nelle aree più remote del Salento. Investire in trasporti, servizi e nella qualità delle strutture ricettive è fondamentale per rispondere alle crescenti esigenze dei visitatori. In parallelo, è necessario un impegno maggiore nella promozione e nella valorizzazione dell’intero territorio, con un focus particolare sul Salento, che è una delle perle della nostra regione. Solo attraverso una pianificazione strategica, un’organizzazione turistica coerente e una gestione integrata delle risorse, saremo in grado di sfruttare appieno il potenziale del nostro patrimonio, creando un’offerta turistica che sia all’altezza delle aspettative globali e in grado di garantire un’esperienza indimenticabile per ogni visitatore. La Puglia ha tutte le carte in regola per diventare una delle mete turistiche di riferimento, ma è necessario che il settore pubblico e privato collaborino in modo sinergico per rendere questa visione una realtà concreta e duratura.
Qual è il suo sogno per il turismo salentino e per Gallipoli, una città che incarna la bellezza e la storia di questa terra?
Il mio sogno per il turismo salentino e per Gallipoli è che ogni visitatore, arrivando, possa sentire il respiro di una terra che parla di antichi tramonti, di mare che accarezza il cuore, di storie che si intrecciano nei vicoli di un centro storico che sa di eterno. Desidero che Gallipoli, con le sue acque cristalline e le sue mura millenarie, non sia solo una destinazione, ma un’esperienza che rimane nell’anima. Sogno una Gallipoli dove ogni angolo, ogni pietra, ogni tramonto, racconti la bellezza di una Puglia che sa come accogliere senza mai svendersi, che sa come emozionare senza mai chiedere nulla in cambio. Il mio sogno è che il turismo qui non sia solo un flusso, ma un incontro profondo, un dialogo tra il passato e il presente, tra il mondo che arriva e le radici che non dimenticano. Voglio che il Salento, con la sua autenticità e la sua luce, diventi una meta che non solo si visita, ma che si vive, si sente e si porta dentro per sempre. Una terra che non accoglie solo il corpo, ma anche l’anima. E Gallipoli, con il suo mare che non smette mai di raccontare storie, sarà il cuore pulsante di questo sogno.
DT
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