L’influenza dei social media sulla skincare dei più giovani

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La skincare multistep e i consigli dei social network sono davvero necessari per una pelle sana? Alessandra Vasselli, cosmetologa AIDECO – Associazione Italiana Cosmetologia e Dermatologia – spiega come costruire una routine efficace e sfata i falsi miti promossi dai social media

Negli ultimi anni il tema della skincare è diventato un fenomeno definito ‘virale’ per effetto dei social media e dei numerosi interventi di ‘beauty influencer’ che si occupano dell’argomento. Le routine di bellezza multistep e l’uso di numerosi prodotti vengono spesso promossi come essenziali per ottenere una pelle sana e luminosa, ma è davvero così? “Molto spesso i social non rappresentano il canale più adatto per informarsi, specialmente nel settore beauty. Non sempre tutto è sbagliato, ma è necessario essere in grado di operare una selezione delle informazioni che girano. Sarebbe dunque opportuno, prima di prendere ‘la news’ per buona, capire chi è che pubblica informazioni di bellezza e cosmetiche, quali sono le sue competenze e, soprattutto, gli scopi che si vogliono raggiungere con quel post. Va sempre considerato infatti che i cosiddetti ‘fakes’ sono dietro l’angolo e non solo in ambito cosmetologico”, spiega la dottoressa Alessandra Vasselli, cosmetologa e membro del consiglio direttivo AIDECO – Associazione Italiana Dermatologia e Cosmetologia.

Sui social media vengono spesso promossi rituali di bellezza complessi che prevedono l’applicazione contemporanea, ripetuta e spesso esagerata di numerosi cosmetici (per la pelle del viso e non solo) come esfolianti, tonici, sieri, creme idratanti, oli, maschere e protezioni solari. Ma abbiamo davvero bisogno di così tanti prodotti per avere una pelle sana? “È importante capire che non sempre una routine complicata è sinonimo di una pelle in salute e più bella. Ogni persona ha una pelle unica e le sue esigenze, possibilmente personalizzate devono essere rispettate, senza cadere nella trappola dell’eccesso”, continua Alessandra Vasselli, invitando a riflettere sulla reale necessità di questi prodotti.

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La skincare multistep è oggi una tendenza importata dalla Corea (in passato da altri luoghi o canali) che prevede la ‘stratificazione’ di prodotti cosmetici in gran numero. Tuttavia, come ogni moda, potrebbe essere destinata a passare. “Questo tipo di routine è attualmente in voga, ma ciò non significa che sarà sempre così. È fondamentale imparare invece a costruire una routine efficace e personalizzata, basata su pochi step essenziali, non troppo lunghi e noiosi: una detersione adeguata, un’idratazione appropriata per il proprio tipo di pelle e una protezione solare, sempre necessaria quando si è esposti ai raggi UV”, continua la cosmetologa.

Errori frequenti e falsi miti nel mondo della skincare

Uno degli errori più comuni nella skincare è l’uso di prodotti cosmetici non adatti alla propria tipologia di pelle. Molti scelgono i cosmetici sulla base del passaparola o seguendo le tendenze del momento, ma questo può comportare un risultato totalmente distante dall’intenzione iniziale: ognuno ha il suo biotipo cutaneo e, per avere una pelle in salute e dunque più bella, i cosmetici dovrebbero essere scelti in base alle caratteristiche specifiche della propria pelle. Anche invertire gli step di una routine o non dare importanza alla detersione può essere problematico. “Un detergente troppo aggressivo o non adatto alla propria tipologia cutanea, ad esempio, può non detergere nel modo più opportuno oppure seccare eccessivamente la pelle, rimuovendo esageratamente il film idrolipidico che la protegge dalle aggressioni esterne. Se un gesto così semplice è scorretto si può favorire la comparsa di alterazioni/imperfezioni della pelle”, spiega la dottoressa Vasselli.

Tra i falsi miti più diffusi, l’esperta menziona la convinzione che le occhiaie congenite di colorazione blu-violacea possano essere eliminate semplicemente con l’uso di un contorno occhi o che la pelle grassa non abbia bisogno di idratazione. “Questi sono errori comuni, spesso alimentati da interessi terzi”, afferma. “Tra i messaggi/consigli che ancora si sentono e da non considerare, ad esempio: il dentifricio ‘che secca i brufoli’ o ‘la protezione solare non serve nelle giornate nuvolose’ quando, in realtà, la radiazione UV colpisce la pelle anche attraverso le nubi ed è invece fondamentale proteggersi sempre per prevenire danni che l’esposizione solare può provocare”.

È ancora si sente in giro quella strana idea che la pelle si ‘abitui’ ai cosmetici usati per troppo tempo o che gli ingredienti naturali siano automaticamente più sicuri di quelli di sintesi. “Molti credono che cambiare frequentemente cosmetici sia necessario per mantenere la pelle in salute, ma non è così. E gli ingredienti naturali non sono sempre i più sicuri ed efficaci: anche in questo caso è importante valutare con attenzione queste affermazioni”.

Generazioni Alpha e Zeta: l’efficacia dei trattamenti anti-età precoci

La skincare è di fatto una priorità per i più giovani, incredibilmente anche per quanto riguarda i prodotti anti-età. Ma iniziare a usare trattamenti di questo tipo in adolescenza può realmente prevenire l’invecchiamento cutaneo? “Non esistono trattamenti che possano avere efficacia anti-età su una pelle che non presenta ancora i segni del tempo, come rughe, macchie o perdita di tono”, chiarisce Alessandra Vasselli. “Non è possibile prevenire l’invecchiamento della pelle con trattamenti troppo precoci, ma mantenere una corretta idratazione e proteggere la pelle dai raggi UV, per il suo benessere a lungo termine, sono invece azioni fondamentali”

Allora, è opportuno adottare una routine cosmetica ‘equivalente’, ovvero giusta per il periodo di vita, soprattutto perché cute e annessi si evolvono in contemporanea al crescere dell’individuo, modificando nel tempo le proprie esigenze. La pelle inoltre ‘ricorda’ i danni subiti: “l’esposizione solare selvaggia fa accumulare (memorizzare) i danni subiti che, nel tempo, possono portare a problemi cutanei anche gravi. Usare la protezione solare sin da giovani non è solo un’azione preventiva contro l’avvento di macchie e rughe, ma un atto primario per la salute dell’individuo”.

La skincare negli adolescenti: cosa serve davvero?

Durante l’adolescenza la pelle subisce cambiamenti molto importanti a causa delle modificazioni ormonali e in questa fase della vita detergere correttamente la pelle, idratarla e proteggerla dal sole sono azioni fondamentali. L’acne inoltre è un problema molto comune tra i giovani e per questo è importante utilizzare prodotti di igiene cosmetologica specifici e, soprattutto, consultare il dermatologo sin dagli esordi. “È una condizione che determina numerosi fastidi, che si riflettono anche nella sfera sociale degli adolescenti e pertanto tutto ciò va affrontato seriamente. I ragazzi non dovrebbero essere lasciati da soli ma essere informati e formati per risolvere con fiducia questa condizione, rilevante anche sul piano comportamentale, chiarisce Alessandra Vasselli.

La pelle evolve nel tempo: a ogni età e per ogni esigenza una beauty routine specifica

La pelle cambia significativamente nel corso della vita e questo richiede un adattamento della routine cosmetica. La pelle dei neonati è estremamente delicata, impreparata, sensibile, quella degli adolescenti è soggetta a consistenti cambiamenti ormonali che provocano frequentemente l’insorgenza di acne e altre imperfezioni, in età matura con le fluttuazioni ormonali tende a diventare più fragile e destrutturata, in particolare durante la menopausa (perdita di tono, elasticità, idratazione). “È fondamentale dunque adattare la routine cosmetica alle esigenze della pelle, le quali variano nei diversi momenti della nostra vita”, conclude la cosmetologa.

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