“Diabonik” del regista Gino Brotto vince il Premio “Miglior Montaggio” al Festival del Cinema Nuovo

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BERGAMO – Venerdì 27 settembre nella prestigiosa cornice del Teatro Donizetti, alla presenza di ospiti dal mondo dello spettacolo e delle autorità locali – promossa da Mediaset Friend e da Allianz  – si è svolta la cerimonia di premiazione della tredicesima edizione del Festival del Cinema Nuovo, concorso internazionale di cortometraggi interpretati da persone con disabilità, che quest’anno aveva come tema “Storie senza limiti”. In questa edizione, che si è svolta dal 25 al 27 settembre 2024  avevano partecipato al concorso 170 cortometraggi presentati da centri e cooperative nazionali ed internazionali che operano nel settore della disabilità.

Durante la serata, che è stata presentata da Franz del duo comico Alex e Franz e con la presenza di Valerio Staffelli, è stato assegnato dalla Giuria anche il Premio “Miglior Montaggio” che è andato al corto “Diabonik” del regista Gino Brotto, con protagonista il giovane Gennaro Cruceli.

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Diabonik è stato prodotto da Breight Film in collaborazione con il Polo Biblio Museale di Lecce ed Astorina Srl. Le musiche sono del maestro Notarpietro.

Sinossi: Nico, un ragazzino affetto da sindrome di Down, come tutti gli adolescenti, ha un sogno nel cassetto.Lui è un grande appassionato di fumetti, gli unici che riescono a solleticare la sua fantasia, nelle buie giornate invernali. Rinchiuso nella sua stanzetta, tra spade, draghi, passaggi segreti e misteri da svelare, la sua fantasia, si orienta verso quel misterioso, ingegnoso ed irraggiungibile ladro, “Diabolik”.

“Furto al museo”, questo il titolo della storia che sta leggendo Nico, seduto sul suo lettino, mentre fuori tuoni e fulmini squarciano il cielo grigio. Nel museo comunale, da ieri, è esposta la preziosa Mappa di Soleto, rinvenuta qualche anno fa tra le rovine di un vecchio edificio messapico. Si racconta che la mappa, nasconda tra le righe, la posizione del tesoro dell’antico esercito normanno ed è attualmente in fase di decifrazione, da parte dei più grandi archeologi decifratori.

Per Diabolik un’occasione che non può lasciarsi sfuggire. Deve mettere le mani su quella mappa, prima che ne sia decodificato il suo segreto! A Mezzanotte esatta, scatterà il suo piano. Nel museo, i guardiani girano tra i corridoi vuoti, e durante l’ispezione notturna, viene trovata una delle finestre aperte. Fuori, pioggia, vento e fulmini che squarciano il cielo. A terra, un piede di porco ed è ormai chiaro che si è intrufolato qualcuno nel museo. Scatta così la frenetica ricerca, mentre al piano superiore, DiaboNik agisce indisturbato. Tra raggi laser da eludere e telecamere di sorveglianza da evitare, riesce a raggiungere ed impossessarsi della Mappa di Soleto. Maldestramente però, urta e butta a terra un antico vaso esposto, facendo scattare

l’allarme e dando il via ad uno spettacolare inseguimento tra i corridoi del museo. Ma DiaboNik è troppo scaltro e riesce a fuggire lasciando i guardiani di stucco. “Non arrenderti mai, davanti a una salita dispiega le ali della fantasia ed alzati in volo”. Nico (DiaboNik) è riuscito a realizzare uno di quei sogni, possibili solo quando realtà ed immaginazione si incontrano, con la consapevolezza che tutte le pietre che incontriamo sulla nostra strada, non vanno viste come ostacoli, ma come trampolini di lancio.

Curiosità: i guardiani del museo, sono gli stessi che lavorano nel Museo Sigismondo Castromediano, dove il film è stato girato.

 

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