Una storia incentrata sulla vita di Sandro Pertini dalla Seconda guerra mondiale agli anni ottanta. Protagonisti Massimiliano Morra, Maria Grazia Cucinotta, Katia Ricciarelli e Christian Adorno Bard.

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ROMA – Giovedì 18 Gennaio presso il Senato della Repubblica nella Sala “Caduti di Nassiryia”  Palazzo Madama è stato presentato il progetto cinematografico  “Avanti Avanti!” di Marco Brocco. Protagonisti Massimiliano Morra, Maria Grazia Cucinotta, Katia Ricciarelli e Christian Adorno Bard. Un cortometraggio che  diverrà poi una miniserie televisiva che punterà ad entrare nel cuore di tutti gli italiani.

Avanti Avanti! costituisce una scelta non convenzionale, un film completamente nuovo: non una trasposizione tradotta da un prodotto già esistente, ma una rilettura della Seconda Guerra Mondiale, del lungo e articolato dopoguerra sino agli anni 80 e della figura di Sandro Pertini.

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Un prodotto di elevata qualità artistica e culturale che unisce le caratteristiche di intrattenimento proprie delle migliori produzioni cinematografiche a quelle della tradizione filmica italiana ed europea, che punta sulla qualità e sull’originalità dei testi. “Ho pensato di raccontare il ‘900 partendo dal momento cruciale del secondo conflitto mondiale, scegliendo le vicende private e pubbliche di alcuni personaggi simbolo e lasciando sullo sfondo i grandi personaggi della storia.

[…] Dagli ultimi mesi della Seconda Guerra Mondiale agli anni ’80 del secolo scorso, narro lotte e sofferenze per l’affermazione di un pensiero, di una concezione di vita, che vede nella libertà il bene supremo e irrinunciabile. Nino e Marcello rappresentano le due visioni del socialismo che hanno segnato la prima metà del Novecento, riformismo da una parte, quella del partigiano Nino e di Sandro Pertini, massimalismo dall’altra per Marcello, fautore della visione mussoliniana.

Come è noto, e lo vedremo nelle ultime scene del film, i sogni di Nino si realizzano nel lungo percorso che va dal dopoguerra agli anni ’80, gli anni che vedono Sandro Pertini Capo dello Stato Italiano, il presidente di tutti che mai è venuto meno al suo credo, la libertà e la libera espressione per ognuno prima di tutto, anche del socialismo stesso”. (Marco Bracco – Regista)

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