Intervista allo scrittore Elia Rossi

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Per la categoria “Interviste” del nostro magazine questa volta abbiamo il piacere di ospitare Elia Rossi l’autore del libro “Mother water blues” edito da Durango Edizioni. Lo scrittore ci parla di questo suo nuovo lavoro e dei suoi protagonisti… Con una narrazione moderna, riflessiva e attenta Elia Rossi porta il lettore all’interno di una storia avventurosa e combattiva. Con ironia l’autore fa conoscere il mondo della boxe con i due personaggi che si interfacceranno tra loro.

Così Elia Rossi parla della scrittura: Scrivere è un modo per mettere alla prova quegli oggetti della coscienza: scegli un’idea, una sola tra le tante, e provi a vedere se regge la messa a fuoco, se sopravvive alla luce in esterno della parola scritta…

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Benvenuto tra le pagine di DiTutto Elia. Cosa ti affascina della scrittura?

Grazie a te Patrizia per questo spazio. Quel che mi piace di più della scrittura è l’esplorazione di altri punti di vista. Mi piace immaginare come vedrebbe il mondo un certo tipo di persona se fosse in una determinata situazione, che parole userebbe per raccontare se stesso e gli altri. Pur di assecondare quel punto di vista e portarlo fino in fondo, pur di esplorarlo con calma, sono disposto a sacrificare la trama e l’intreccio.

Che tipo di scrittore sei?

Non resto giornate su una frase. Anche se i miei scrittori preferiti (penso a Fenoglio, a Carver, a Roth) facevano proprio questo. Io tendo a trascorrere molte più ore a recitare nella mente quel punto di vista, a entrare in una parte. Poi, se in quella parte ci sono veramente, cerco di scrivere nel modo più spontaneo possibile. Quando devo cercare troppo le parole, ho il sospetto che non mi sia chiara la voce che voglio imitare.

Il tuo ultimo romanzo s’intitola Mother Water Blues ce ne vuoi parlare.

E’ un romanzo al cui centro c’è lo sforzo di raccontare una vita in modo fluido, sfumando il punto di vista dell’infanzia in quello dell’adolescenza e infine nell’età adulta. Il protagonista è un bambino nigeriano che diventerà pugile in Italia. Il vudù, la migrazione e la preparazione a una disciplina così dura come il pugilato aumentano la fluidità della persona, il bisogno di raccontare la vita come un “attraversamento”.

Cosa sono i Black Lives Matter?

Il BLM è stato un movimento per i diritti civili nato dopo l’assassinio dell’ennesimo afroamericano da parte della polizia. Un movimento sacrosanto! Ma ha anche spostato molti equilibri ideologici. Io avevo appena terminato la prima stesura di questo libro e il dibattito sul tema dell’appropriazione culturale mi ha costretto a notare la mia pelle bianca, la mia formazione borghese e, alla fine, a farci i conti, nel libro stesso, tramite il personaggio di Gionatan L.

Hai in cantiere un nuovo romanzo e sarà sempre sul pugilato?

Non sarà sul pugilato. Ho fatto una gran fatica a imparare tutti i nomi che hanno i pugni sul ring. Dopo solo un anno che ho terminato questo romanzo ho già dimenticato tutto. Uscirebbe qualcosa come: “Tizio diede un pugno a Caio che schivò quel pugno e gli restituì un altro pugno. Alla fine vinse Caio perché aveva dato più pugni”.

Patrizia Faiello

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