Per lo spazio riservato alle interviste esclusive di DiTutto abbiamo il piacere di ospitare il volto noto della televisione e del cinema italiano Andy Luotto. Pseudonimo di André Paul Luotto, l’attore, nato a New York ma residente in Italia, dopo la laurea in cinematografia all’Università di Boston si è diplomato all’istituto alberghiero di Castellana Grotta in Puglia presso la scuola del Cav. Consoli.
Oggi Luotto è uno dei cuochi più apprezzati d’Italia, tiene corsi e cucina per capi di stato e star del cinema. Da sempre appassionato di cucina, Andy Luotto è uno degli chef televisivi più amati dal pubblico. Luotto è anche autore di libri dicucina, come “Faccia da Chef” e “Cotto in Coccio”. Ecco l’intervista.
Andy la tua carriera è costellata di trasmissioni importanti nel panorama televisivo italiano, quale di queste ti è rimasta nel cuore?
La trasmissione che ho nel cuore è “L’altra domenica” la prima che ho fatto con Renzo Arbore negli anni ’80. È stata proprio questa trasmissione che ha cambiato il modo di fare televisione. Ha lasciato in me un’impronta forte ed è stata importantissima per il mondo televisivo italiano.
Andy Luotto è anche uno chef, un cuoco professionista, un vero artista della cucina. Quale piatto ami di più cucinare e perché?
Il piatto che amo cucinare di più è quello che amo mangiare di più. E’ lo spaghetto al pomodoro. Se i pomodori sono di stagione adoro prepararlo fresco. È un grande piatto io ci metto anche una acciughina.
La tua collaborazione con Vulcania Ceramiche è storica. Ce ne vuoi parlare?
Certamente Patrizia la Vulcania è un’azienda con la quale collaboro da tantissimi anni. Il titolar, il signor Antonio Colì e il sottoscritto si vogliono sinceramente bene e si stimano molto. Il successo di questa collaborazione è per il fatto che non si basa sul denaro bensì sul rapporto umano. Ecco perché funziona e poi diciamolo…i piatti e le stoviglie sono davvero belli. Inoltre, l’azienda è gestita dalla famiglia dal 1500, la più antica d’Italia. A breve uscirà anche una linea nuova.
Sei anche autore di libri di cucina, tra cui Faccia da chef e l’ultimo libro di ricette Cotto in Coccio edito da LifeBooks. Cosa hai voluto metterci dentro?
La cottura in coccio è una delle più antiche. È una
cucina contadina che unisce l’Italia, da Nord a Sud, ed è una cottura lenta, dolce, buona e storica. Il titolo del mio libro racchiude una fiaba e 52 ricette per l’appunto cucinate in coccio. L’astronauta è un personaggio, ispirato al compianto Mario Marenco, che si trova abbandonato nello spazio non si sa da quanto tempo; poi un giorno per sbaglio tocca un tasto e la sua capsula tocca terra. Incontra un contadino con cui fa amicizia e iniziano a parlare di tutto, ma soprattutto di cibo, che forse è il miglior modo per conoscersi.
Puoi lasciare per DiTutto e per tutti i nostri lettori una ricetta firmata Andy Luotto?
Vi regalo Il Tiramisù CousCous con un’ottima crema mascarpone. Io faccio una ricca crema pasticcera perché uso metà latte e metà panna, per ogni litro di liquido metto 12 tuorli di uovo, poi metto metà farina di riso in metà amido; lascio riposare la crema pasticcera e poi aggiungo il mascarpone così non ho problemi con la pastorizzazione dell’uovo. Il risultato è una crema mascarpone straordinaria. Poi per quanto riguarda il couscous… io uso da tanti anni la stessa marca. La quantità di couscous è la stessa quantità di caffè, ci metto anche un po’ di polvere di caffè, poi si monta a strati e un po’ di cacao sopra. Un tiramisù diverso ma molto gradevole.
Patrizia Faiello