Fernando Nazaro: «“Galatina… come eravamo” è un contributo brillante al nostro amor proprio». Il Vice Presidente di Confindustria Turismo Lecce alla kermesse galatinese.

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GALATINA (LE) – “Galatina… come eravamo” è un’originale manifestazione che, come una macchina del tempo, trasporta i visitatori nella metà dello scorso secolo, grazie ad una scenografica Galatina: “fedelissime” riproduzioni delle insegne storiche delle attività commerciali degli anni 30, 40 e 50 (circa 140), installate nelle sedi originarie, centinaia di comparse in abiti d’epoca a spasso tra le strade del centro storico (tra gli stessi visitatori) e tante bellissime auto e moto d’epoca in sosta in tutta l’area riservata alla kermesse.

L’edizione 2023, che si è svolta sabato 31 settembre e domenica 1 ottobre, ha visto anche la partecipazione di Aci Storico e delle sue bellissime autovetture storiche.

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Tra i visitatori di domenica 1 ottobre anche Fernando Nazaro Vice Presidente di Confindustria Turismo di Lecce. (qui il video) Lo abbiamo intervistato. 

 

Cosa significa oggi tutelare la memoria in una piccola cittadina di provincia?

Innanzitutto vuol dire essere consapevoli ed orgogliosi delle proprie radici, della propria storia, della vita dei nostri genitori e progenitori. Ecco perché “Galatina… come eravamo” è un contributo brillante al nostro amor proprio.

Da sx l’organizzatore di “Galatina… come eravamo” Massimo Bello, Fernando Nazaro e il Sindaco di Galatina Fabio Vergine

Promuovere un territorio partendo dalle sue tradizioni?

In verità si tratta di una tradizione che fa risplendere la tradizione. Siamo dinanzi ad un complesso articolato in grado di coinvolgere la cittadinanza, dai bambini agli anziani, mettendo in luce il valore di usi e costumi che animavano la cultura galatinese nel primo Novecento o nel secondo dopoguerra. Il risultato è una ricostruzione sentimentale, oltre che scenografica di ciò che il Paese era, mostrandone genuinità ed essenzialità.

Un grande teatro all’aperto insomma…

Teatro ma anche Cinema. Recentemente infatti Gino Brotto, un importante regista salentino, ha diretto un film che mette in scena tutta l’attività di rievocazione storica che Galatina è in grado di esprimere, ottenendo grande successo di critica e di pubblico, a dimostrazione della rilevanza assoluta di tale progetto anche in chiave turistica.

Un’iniziativa da estendere altrove insomma…

Certamente. Un progetto che vedrei perfettamente indicato per la mia Gallipoli, dove tutto è tradizione, folklore e cultura popolare, dove la potenzialità turistica si esprime tutta attraverso la capacità attrattiva della persone e dei luoghi in cui si vive. Tutto il Salento dovrebbe dotarsi di accurati percorsi di valorizzazione locale, fornendo elementi di forte interazione sociale, esattamente come avviene ogni anno a Galatina, grazie a “Galatina… come eravamo”.

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