Sapevate che il protagonista dell’omonimo film Marvel non è l’Antman originale? E sapevate che nei fumetti Marvel ci sono stati ben tre Antman?
Il primo Antman è Hank Pym, che diventa un supereroe dopo avere scoperto le nano particelle Pym che gli permettono di cambiare statura a piacimento, e dopo aver creato un elmetto che gli consente di interagire verbalmente con le formiche, nonché di poter dar loro ordini. Hank da allora, ha cambiato molte identità supereroistiche: da Ant man, a Giantman, fino a Goliath e Calabrone, e perfino Wasp.
È un membro fondatore degli Avengers, il creatore originale di Ultron, e lo scienziato Supremo del pianeta Terra; anche se la sua reputazione si compromise quando colpì in volto la moglie. Come logica e relativa conseguenza, gli Avengers lo espulsero dal team, ed Hank come curiosa risposta, creò un robot per contrastarne l’operato, credendo che con l’eliminazione dello stesso per sua mano, potesse riacquistare le grazie del gruppo di supereroi. Non fu quanto appena descritto a permettere allo scienziato di rientrare negli Avengers, ma l’imminente pericolo dato dalla prima comparsa di Thanos.
Passiamo al secondo Antman, Scott Lang, ovvero il protagonista dei film del mondo MCU. Scott è un esperto di elettronica, che diventa per necessità un criminale per riuscire a provvedere alla sua famiglia in grave difficoltà. Appena arrestato divorzia dalla moglie, ma viene rilasciato quasi subito per buona condotta. Quando sua figlia si ammala definitivamente, prende in prestito la tuta di Antman di Hank Pym e la utilizza per salvare un medico tenuto prigioniero, che per riconoscenza salva la piccola.
Una volta risolta la questione figlia malata, Scott prova restituire la tuta rubata a Hank Pym, ma lo scienziato colpito dall’animo dell’uomo, gliela regala ammettendo che “il Mondo ha bisogno di veri eroi” come lui, in quel momento. Scott Lang prima del film Marvel non è mai diventato particolarmente popolare tra gli appassionati del genere; ha comunque lavorato per breve tempo con i Fantastici Quattro e gli Avengers, ed è infine morto a causa del suo amico Fante di Cuori che è esploso con lui.
Molto dopo, Scott torna in vita grazie a sua figlia Cassie Lang, che ha viaggiando nel tempo lo riporta nel presente pochi istanti prima della sua esplosione. In seguito, Scott entra nella Fondazione Futuro per combattere il Dottor Destino colpevole della morte di Cassie, ma la querelle dura poco, visto che Destino resuscita Cassie durante l’evento Axis (“Avengers & X-Men: AXIS” è un crossover in nove parti pubblicato dalla Marvel Comics fra l’ottobre e il dicembre 2014).
Arriviamo al terzo Antman, Eric O’Grady. L’uomo è un agente corrotto dello SHIELD, che ruba la tuta di Hank Pym dal cadavere del suo migliore amico, ladro a sua volta dell’agognata tuta. Eric è uno dei personaggi più disprezzabili dell’intero Universo Marvel che usa i poteri per i suoi più bassi interessi, tipo salvare donne da svariati pericoli, per poi spiarle nella loro intimità, nascosto dall’anonimato che la miniaturizzazione della tuta gli conferisce.
In fuga dallo SHIELD appena ottenuta una falsa identità, ottiene un lavoro nel team di supereroi “spazzini” Damage Control, con il nome di Mantide Omicida (?!?) ma viene comunque catturato dallo SHIELD facendola franca, raccontando una bugia davvero molto convincente (tipo amnesia momentanea intermittente) al nuovo direttore dell’agenzia Tony Stark (Ironman), che gli concede di continuare ad essere Antman malgrado i trascorsi, e reintegrato come membro dell’iniziativa Cinquanta Stati.
Più avanti, Eric O’Grady diventa membro dei Thunderbolt, ed esegue missioni top secret sotto il comando di Norman Osborn (Goblin) arrivando a far parte dei Secret Avengers (fazione ribelle di supereroi, guidata da Captain America e ribellatasi in seguito alla prima Civil War), e apparentemente viene ucciso.
Di lì a poco, si scopre che il cadavere è in realtà un Life Model Decoy (androidi dello SHIELD, progettati per duplicare tutti gli aspetti esteriori di una persona) e quindi Eric risulterebbe ancora vivo, ma ad ogni modo da allora non s’è più visto, e Scott Lang è tornato ad essere l’Antman titolare (giusto in tempo per la preparazione del film Quantumania).
Per approfondire la storia di questi personaggi, si consiglia “Antman – Season One: Hank Pym” (la testata di Antman lanciata in occasione del Marvel Now) per quanto riguarda Scott Lang, e “L’incorreggibile Antman” per Eric O’Grady.
Articolo e Illustrazione Christian Imbriani