Fernando Nazaro: “Possiamo dire che i numeri sui flussi evidenziano una destagionalizzazione già in atto sul territorio pugliese”

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Abbiamo incontrato Fernando Nazaro, Vicepresidente della sezione Turismo di Confindustria Lecce ed imprenditore nel settore alberghiero per parlare della stagione turistica in arrivo.

A chi, se non a lei, possiamo chiedere una previsione per la stagione turistica in arrivo?

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Le prospettive per l’Italia sono da record per il turismo nel 2023, e non sono io a dirlo ma l’istituto Demoskopika, e per la nostra regione la previsione è di 16,3 milioni di presenze, con un aumento del 10%, e 4,1 milioni di arrivi, il che significa un +10,6% rispetto allo scorso anno. Nei primi due mesi del 2023 nei due aeroporti pugliesi di Bari e Brindisi, è stato già superato il milione di passeggeri in transito, secondo Aeroporti di Puglia, precisando che c’è stato un incremento non solo rispetto al 2022 ma anche al 2019, anno pre-Covid. Questi numeri non possono che farci che essere ottimisti, e consapevoli che bisogna fare sempre meglio.

Possiamo aspettarci quindi un turismo più diluito nei mesi delle belle stagioni, se non una vera e propria destagionalizzazione?

Certamente, possiamo dire che i numeri sui flussi evidenziano una destagionalizzazione già in atto sul territorio pugliese, che è fruibile e godibile 365 giorni l’anno. A Pasqua vedremo già i turisti stranieri, non solo europei ma anche americani e sud americani: famiglie, coppie e gruppi organizzati, che si dedicano a tour e visite guidate tra cantine, caseifici e bellezze architettoniche, oltre che, in parte, ad assistere ai riti della Settimana Santa, che in Salento sono molto sentiti e ricchi di fascino.

E gli italiani invece? Torneranno a visitare la Puglia anche quest’anno?

Non ci sono delle vere e proprie conferme, perchè gli italiani tendono a prenotare a ridosso della partenza, ma possiamo prevedere anche in questo caso un buon numero di presenze, sulle quali però è difficile dare un dato numerico. Le prossime ore saranno decisive, e anche le previsioni meteo, che condizionano gli spostamenti degli italiani in questa stagione. I soggiorni dei nostri connazionali poi sono più brevi, ma in compenso più frequenti, come per esempio in occasione dei ponti del 25 aprile e 1° Maggio, per i quali mi aspetto dati positivi.

Un trend quindi positivo per il tutto il 2023.

Non c’è dubbio che tutto il 2023 sarà positivo, e che turisti e viaggiatori saranno in aumento, soprattutto qui in Salento, che è ormai una destinazione turistica consacrata e ricca di fascino. Ma questo non vuol dire che possiamo fermarci, anzi! Guai a chi pensa che ormai è fatta, perchè il successo è più difficile consolidarlo che ottenerlo. Dobbiamo quindi stare sempre molto attenti a tenere alta la qualità, migliorare l’offerta turistica e i servizi, arricchire le proposte del territorio, senza però proporre tariffe inadeguate rispetto alla concorrenza e al mercato.

Su cosa bisognerà puntare secondo lei?

Sulla collaborazione tra operatori del settore, e sul dialogo con le istituzioni per creare un circolo virtuoso del Salento. Sappiamo ormai che chi arriva nel nostro territorio certamente lo fa per lo splendido mare, ma è anche interessato a visitare l’entroterra, che è ricco di borghi autentici, ancora tutti da scoprire. Chi sceglie il Salento non si è limita a trascorrere le giornate in spiaggia, ma vuole conoscerne la storia, la gastronomia, le tradizioni, vuole vivere appieno la realtà salentina. Solo collaborando insieme potremo offrire a questi nostri ospiti un’esperienza davvero immersiva, da ricordare per sempre.

Se volesse fare un appello a operatori e turisti, quale farebbe?

Impegniamoci tutti per la sostenibilità delle nostre scelte, sia da privati cittadini, che da imprenditori, che da rappresentanti della pubblica amministrazione. C’è ancora molto, troppo da fare, e tutti dobbiamo fare la nostra parte, quotidianamente.

DT

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