“Normale”: l’esordio del giovane cantautore Sibla

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Disponibile in radio e negli stores dal 12 novembre “Normale”, è il singolo d’esordio del giovane cantautore Marco Blasi, in arte Sibla.

Un brano il cui contenuto si lega armoniosamente ai suoni del beat condividendone la vena malinconica; un lavoro che unisce sonorità attuali della trap con contaminazioni pop; parole e linee melodiche che si accompagnano a note di pianoforte.

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Il protagonista si trova ad affrontare una “normale” situazione di complicanze sentimentali, in cui accoglie la solitudine rendendola compagna delle sue giornate: una situazione che esprime appieno la tristezza quotidiana.

“Normale” è accompagnato da un videoclip (https://youtu.be/Q96_PvbzxNI),diretto dal videomaker bolognese Grame, che ha effettuato le riprese in tre luoghi particolarmente spaziosi, che rendono l’idea di solitudine, in un momento critico a livello mondiale, caratterizzato dall’esclusione del rapporto con gli altri essere umani. Ne abbiamo parlato con questo giovane talento, in esclusiva per i lettori di DiTutto

Ciao Marco, parlaci un po’ di te…

Sibla è un ragazzo che ha sempre cercato di evitare la monotonia imposta dalla vita, con la musica. Il mio nome d’arte non è altro che il mio cognome al rio-contra, Blasi, Si-bla…  Me lo diede uno dei miei più grandi amici ai tempi delle superiori. Mi sono avvicinato alla musica, sempre grazie a questo mio amico, che un giorno mi propose di scrivere un testo, da lì non ho più smesso.

Com’è nato il tuo primo singolo “Normale”?

“Normale” nasce da una sensazione provata nel momento giusto e da un beat inviato nel momento giusto, tutto è nato molto velocemente. Il video è diretto da Grame, giovane videomaker di Bologna, che ha effettuato le riprese in tre luoghi volutamente ampi e spaziosi, al fine di far percepire la solitudine dovuta, soprattutto, all’incomprensione tra persone che si amano, ma anche al momento critico mondiale, in cui non abbiamo alcun controllo sull’esclusione dal rapporto con gli altri esseri umani. Le luci accompagnate dalla pioggia, vogliono sottolineare proprio il senso di emarginazione, ma senza perdere la fiducia in un futuro più luminoso.

Come stai vivendo da artista e persona questo periodo del covid-19?
La situazione covid è stata dura per la vita quotidiana, ma mi ha permesso di trovare il tempo per sviluppare la mia musica e imparare a produrre, quindi posso dire averlo sfruttato a mio favore.

Qual è il tuo sogno più grande?

Sogno nel cassetto: un live nella bellissima piazza di San Petronio a Bologna. È appena uscito “Normale” è l’inizio di un percorso in cui il nostro team crede moltissimo, e noi non ci fermiamo, guardiamo oltre, abbiamo tante cose da fare…

Ti piacerebbe partecipare ad un talent?

Non saprei.. Dipende dai momenti, sicuramente sarebbe interessante come idea, ma dovrei elaborarla bene per poter comprendere se è una strada adatta a me.

Progetti futuri?

I progetti sono grandi, tra nuove canzoni e concerti, presto vedrete con i vostri occhi.

 

 

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