di Patrizia Faiello
Oggi, per lo spazio dedicato alle interviste esclusive, sulle pagine di DiTutto, abbiamo il piacere di ospitare l’imprenditore barese Maurizio Gagliano appartenente alla nota famiglia di Editori e venditori di libri e di Arte ed edizioni artistiche, nonché editore di Mediterranea TV, la giovane emittente televisiva per la Puglia e la Basilicata rispettivamente, ai canali 698 e 623 del digitale terrestre.
Benvenuto Maurizio iniziamo dai tuoi esordi, come nasce la seguitissima emittente Mediterranea TV?
Nasce qualche anno fa dall’acquisizione di una società titolare di due canali sul digitale terrestre, uno in Puglia e uno in Basilicata, con una tv e web tv che si affacciano sul Mediterraneo e da qui l’idea e la creazione del marchio Mediterranea tv. Sin dall’inizio di questa avventura, con duro lavoro, abbiamo acquisito in Puglia, sul digitale terrestre, anche il canale 214.
Tu sei un imprenditore appartenente alla nota famiglia di editori e venditori di libri e di Arte ed edizioni artistiche. Un percorso professionale e umano il tuo che ti ha consentito anche di acquisire i diritti esclusivi di riproduzione di circa 70 opere dei grande Salvador Dalì. Ce ne vuoi parlare?
La passione per l’arte e l’editoria c’è sempre stata. Fin dalla nascita ho sempre vissuto circondato da libri e da arte in quanto mio padre (dal 1964 al 1997) all’età di 20 anni, era stato ingaggiato dall’editore Andrea Rizzoli come Agente di vendita per la Rizzoli Editore spa e successivamente per la Rizzoli Finarte spa. Già dagli anni 70 la casa editrice aveva in catalogo tutti gli allora esordienti artisti tra i quali Balla, Fontana, De Chirico, Picasso, il giovanissimo Mario Schifano, che vendeva con il sistema Rateale, rendendo così l’Arte alla portata di tutti. L’editore Andrea Rizzoli, uomo di grande intuito, per una edizione speciale della Bibbia, consistente in 5 grandi volumi, commissionò a Salvador Dalì le illustrazioni. Per la precisione 105 tavole furono consegnate da Dalì nella sede della casa editrice di Milano e fu proprio in quella occasione che mio padre lo conobbe. Successivamente sempre con il maestro surrealista l’editore Andrea Rizzoli siglò dei contratti per delle opere in esclusiva da realizzare in tiratura limitata in tutto il mondo. Con il cambio di proprietà della casa editrice milanese, questi diritti andarono sul mercato e di circa 30 sono riuscito in tandem ad acquisirli con passione e sacrifici. Fin dall’età di 26 anni ho venduto porta a porta l’enciclopedia Rizzoli Larousse e Fabbri. Grazie a questa importante esperienza ho imparato le tecniche della vendita, aspetto fondamentale, visto che oramai oggi il mondo gira solo ed esclusivamente sulla vendita di prodotti e di servizi. Ho così acquisito una scuola fondamentale anche di vita.
Cosa c’è dietro il lavoro di una emittente televisiva? Quali aspetti ritieni più difficili?
Sicuramente un grande lavoro di programmazione a 360 gradi. Solo cosi si possono abbattere costi e garantire la sopravvivenza di una emittente. L’improvvisazione porta solo aumenti di costi e perdite di risorse importanti. Gli aspetti più difficili sono chiaramente la burocrazia e il mercato pubblicitario drogato purtroppo da realtà televisive, che oltre ad ottenere contributi statali, raccolgono anche pubblicità spesso a costi uguali ai nostri. Per una giovane emittente come la nostra, quindi, combattere questo fenomeno diventa sempre più dispendioso ed oneroso. A questo si aggiunge il fatto che non è previsto nessun aiuto in fase di start-up, poiché per accedere al sistema dei contributi ci vogliono dei requisiti assurdi, requisiti che solo dopo diversi anni di attività possono far raccogliere soddisfazioni. Ogni giorno con determinazione e sacrificio cerchiamo di scalare una montagna.
Lo scorso 30 luglio presso Villa Erada si è svolta la serata “Gala Art d’Or”, durante la quale sono stati consegnati dall’Associazione Art d’Or i Premi alle Eccellenze nei diversi ambiti. Tra i premiati per la categoria “Comunicazione” figura anche il tuo nome. Ti ha fatto piacere ricevere questo Premio e soprattutto perché?
Ricevere un premio è sempre bello ma questo è speciale perché ho conosciuto dei professionisti con i quali penso di gettare le basi per un proficua collaborazione. Solo per citarne alcuni la Presidentessa di ART d’Or di Bari, la dott.ssa Marina Corazziari, organizzatrice dell’evento, che mi ha stupito con la sua genialità e determinazione nell’organizzare in breve tempo e in un periodo così particolare, un evento molto complesso e ben riuscito… la DJ, si parliamo di una donna, Mito DjEm, unica nel suo genere musicale e Gigi Moro Dj anche lui con un genere musicale innovativo, e con i quali stiamo pensando a delle grandi novità nell’ambito musicale sia per la WEB tv che per il Digitale Terrestre.
Media Partners dell’evento è stato il nostro gruppo media Ditutto che firma, anche nel palinsesto di Mediterranea Tv, la messa in onda di diversi format televisivi. Come nasce questa collaborazione?
Nasce grazie alla figura di Beppe Magrone che cura dei servizi di streaming in collaborazione con Ditutto. Come ho già detto più volte sono convinto che con DiTutto e il suo geniale editore Walter D’Errico costruiremo un ottimo palinsesto. La cosa più interessante è che questa collaborazione ci aiuterà a creare una piattaforma importante, con un palinsesto eterogeneo e con l’inserimento di altri media Partners di altre regioni. L’unione fa la forza!.
Nonostante le difficoltà del momento qual è il merito che ti riconosci?
Il merito? Nessun merito Patrizia, ma la semplice passione per la cultura e l’arte in ogni sua forma, sacrificio e determinazione. Credo molto nello spirito di squadra, unico fondamentale ingrediente per crescere… infatti solo avendo al fianco collaboratori e partners che in un certo senso sono “sognatori” come me, si può costruire mattone su mattone un Marchio che sta piacendo al pubblico. Da pochi mesi sono iniziate le collaborazione con il marchio BariMania, Tonio Lucatorto e Beppe Magrone per lo sport professionistico e dilettantistico e il gruppo media Ditutto con il suo editore Walter D’Errico nel quale ho trovato le mie stesse idee, la stessa umiltà degli uomini del “fare” e con il quale per gli anni futuri spero di riuscire a farvene vedere delle ‘belle’ davvero.