di Lele Procida
Per la terza puntata l’esclusiva consolle di “Time For Music – estate” ospita Salvatore Pedico, meglio conosciuto come Salpedy dj. Lo abbiamo intervistato prima del suo music show televisivo.
Salpedy tu provieni da una famiglia di dj. Quanto ti è servito avere un background del genere?
Ciao e grazie per avermi invitato in questo programma, comincio col dire che fin da piccolo ero incuriosito quando guardavo mio padre suonare e lavorare con la sua passione più grande: la musica. Ambivo ad essere come lui, e mi affascinava questo mondo. All’insaputa di mio padre ho iniziato a giocare con i suoi strumenti, e poi ho capito che questa era anche la mia passione.
Sei molto giovane ma già con una grande esperienza.. raccontaci un po’ la tua storia professionale.
Fin dall’età di 8 anni, papà mi portava con lui per cominciare le feste private, presentando “un bambino alla consolle”, e fin da subito ho iniziato ad avere le mie soddisfazioni con i primi fan, la voglia di imparare e di crescere sempre di più mi ha portato all’età di 11 anni a fare le prime ospitate come dj in diverse location della Puglia. Nel 2003, a 18 anni, ho partecipato al primo contest a Rimini per l’associazione A.I.D. (associazione italiana dj) gareggiando come categoria mixaggio, classificandomi al secondo posto in Italia. Nel 2004 parte la mia collaborazione con l’Odissea, club rinomato di Treviso, lavorando con diversi dj quali Gabry Ponte, deejay time, Gigi D’Agostino e tanti altri. Nel 2016, il Redbull ThreeStyle a Strasburgo mi ha visto partecipe nella categoria Scratching classificandomi nei primi 50 a livello europeo. Dal 2017 ho la mia agenzia di eventi salpedy.
Sei sempre un dj all’avanguardia della tecnica. Ritieni importante l’utilizzo dei software di mixaggio o credi che sia più importante la fantasia e la creatività artistica?
Ritengo che un dj come me, che proviene dai giradischi “old school”, abbia già un’elasticità mentale tale da poter creare con poco, adesso con tutte le nuove tecnologie che esistono, siamo più agevolati, ma tutto parte dalla propria creatività personale. Che ben vengano i nuovi software, che ti permettono di sfruttare al massimo le proprie qualità, senza mai dimenticare le origini di un dj old school.
Hai preparato un dj set a contatto con la natura. Vuoi raccontarci della location e della realizzazione dello stesso?
Ho sempre guardato i miei idoli dj a cui mi piace ispirarmi, ho voluto valorizzare la nostra terra, il sud, facendo scoprire a tutti le meraviglie che ci circondano, mixando musica e natura con suoni Latin afro House.
Wedding, club o web le strade sono molteplici… dove si svilupperà nei prossimi anni secondo la professione del dj?
Il club credo sia una realtà totalmente differente dagli altri settori, nel club tutto nasce, è un vero tempio della musica, si può osare musicalmente e scenograficamente. Il Wedding, al contrario, ha un’organizzazione metodica e programmata, in cui tutto ciò che accadrà è già stato stabilito secondo le esigenze di ognuno, ogni volta diverso. Penso che nei prossimi anni le due realtà potranno avvicinarsi sempre di più, perché le nuove generazioni hanno un approccio diverso al club, e di conseguenza anche al mondo del Wedding.
Per concludere l’intervista il saluto di Salpedy dj agli amici di DiTutto!
Grazie a voi per il tempo dedicatomi, è sempre un piacere poter parlare di ciò che amiamo di più. Buona musica a tutti!!