Corbezzolo (Arbutus unedo)

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di Anna Pagliarone

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Le giovani foglie di Corbezzolo hanno proprietà diuretiche, antisettiche e lenitive delle vie urinarie, impedendo la cronicizzazione di cistiti e uretriti, e per questo motivo possono essere impiegate nella profilassi e trattamento di infezioni di tutto il tratto uro-genitale. Hanno inoltre proprietà antiflogistiche, antiossidanti, antireumatiche, depurative epatiche, drenanti e regolatrici del transito intestinale.

Arbutus unedo agisce favorevolmente sulle funzioni fisiologiche della micro e macro-circolazione arteriosa regolando la tensione pressoria a livello vascolare e riequilibrando le attività cerebrali compromesse da aumento delle resistenze vascolari cerebrali dovute a altera tra funzionalità emodinamica.

In virtù di queste proprietà, è indicato nei disturbi cerebrali senili e negli stati confusionali da iperattività o nei periodi di convalescenza, nelle alterazioni emodinamiche dei vasi cerebrali, disturbi del microcircolo, ipertensione arteriosa diastolica, deficit di concentrazione, disturbi della memoria e di elaborazione, malattia di Raynaud e stati confusionali da iperattività intellettuale.

Le gemme hanno anche lievi proprietà antiaggreganti piastriniche. Se si assumono farmaci anticoagulanti o antiaggreganti piastrinici, consultare il medico prima di assumere il prodotto. Si sconsiglia l’uso del prodotto in gravidanza e durante l’allattamento.

Curiosità

Tra storia e leggenda si racconta che il corbezzolo ha ispirato i colori della bandiera italiana, forte anche dei significati arcaici che gli venivano assegnati, il corbezzolo fu destinato a diventare il simbolo del Risorgimento Italiano. Gli antichi lo associavano alla dea Carna, protettrice del benessere fisico, rappresentata con un rametto di corbezzolo tra le mani con cui la dea scacciava gli spiriti maligni.

Il frutto è tondeggiante, piccolo, con la buccia rugosa e la polpa morbida e giallognola, ricca di semini. Ha un sapore dolce e acidulo e si presta alla preparazione di marmellate e bevande, oltre che alla conservazione sotto spirito. Si usano per fare un liquore e ci regala anche un miele pregiato, ricavato dal nettare dei suoi fiori.

 

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