SANTA MARGHERITA DI BELICE. Premio Letterario Internazionale Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Il 3 e 4 agosto 2019

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Il 3 e 4 agosto a Santa Margherita di Belice si terranno il Premio Letterario Internazionale Giuseppe Tomasi di Lampedusa condotto da Nino Graziano Luca e il Gran Ballo del Gattopardo della Compagnia Nazionale di Danza Storica.

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Il 3 agosto nella splendida cornice di Piazza Matteotti a Santa Margherita di Belicesi terrà ilPremio Letterario Internazionale Giuseppe Tomasi di Lampedusa che sarà condotto dall’anchorman Nino Graziano Luca insieme con l’attrice Roberta Giarrusso. Ospiti del prestigioso premio saranno il maestro Angelo Branduardi e l’attore Francesco Scianna. A ricevere il premio sarà lo scrittore Carlo Ginzburg per il saggio Nondimanco (Adelphi).

Il Premio che ha già ricevuto in passato il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, da quest’anno è stato inserito all’interno del calendario regionale delle manifestazioni di grande richiamo turistico e culturale della Sicilia. “Santa Margherita di Belìce – dice il sindaco Franco Valenti – sempre più città del Gattopardo. Grazie al Premio Tomasi di Lampedusa è fra le Cento mete d’Italia. Un riconoscimento prestigioso riservato alle eccellenze italiane”.

L’edizione 2019 si conferma ancora una volta per la ricercatezza degli artisti invitati, sul palco del Tomasi di Lampedusa Angelo Branduardi e Francesco Scianna. Il maestro Branduardi, che sarà accompagnato dalla sua band, proporrà al pubblico un live con i pezzi più noti della sua lunga carriera: La pulce d’acqua, La luna, Il dono del cervo, Ballo in fa diesis minore, Cogli la prima mela e Alla fiera dell’est.

Le letture saranno affidate all’attore siciliano Francesco Scianna, conosciuto al grande pubblico come il protagonista maschile del film Baarìa, con la regia di Giuseppe Tornatore, e successivamente per altri importanti lavori cinematografici, televisivi e teatrali. Scianna leggerà alcuni passi della Letteratura Francese all’interno delle Opere di Lampedusa.

Il 4 agosto, invece, si terrà a Palazzo Filangieri di Cutò, sempre a Santa Margherita di Belice, la XXV edizione del Gran Ballo del Gattopardoorganizzata dalla Compagnia Nazionale di Danza Storica diretta da Nino Graziano Luca (reduce dallo spettacolo con Roberto Bolle alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano) che dopo i numerosi successi internazionali e le esibizioni in Cartellone allo Sferisterio di Macerata, a Taormina Arte e prima dello spettacolo al 65° Festival Pucciniano, siamo certi stupirà il pubblico presente a Santa Margherita di Belìce.

Il Gran Ballo del Gattopardo è un evento elegante, divertente ed emozionante non solo per le danze, ma anche per il reading delle pagine più significative del romanzo Il Gattopardo e per il repertorio musicale: da Verdi a Rota, da Strauss a Puccini, dalle Arie d’Opera alle Romanze d’Operetta.

«Il Gattopardo Ne rimane un classico letterario e cinematografico intramontabile, probabilmente il più importante del Novecento italiano – ha affermato Nino Graziano Luca, Presidente della Compagnia Nazionale di Danza Storica – e siamo orgogliosi di poter realizzare la XXV edizione di questo grandissimo evento in un luogo magico ed in una occasione così prestigiosa.

L’opera letteraria, oltre a offrire la più verosimile narrazione del risorgimento in Sicilia vissuta dalla élite ottocentesca, è uno straordinario compendio dei costumi e della società dell’epoca, stretta nella morsa tra le istanze di libertà e progresso, e l’ancient régime che stava per tramontare: tutto questo è stato riproposto fedelmente nel capolavoro cinematografico di Luchino Visconti, un film che ancora oggi fa scuola.

Il nostro evento – ha continuato – prende le mosse dall’indimenticabile parte del ballo, riproponendo le coreografie originali della mazurka e della quadriglia e creando dei disegni coreici nuovi con il linguaggio della danza storica sulla Contraddanza e la Polka. Nel corso del Gran Ballo, proporremo inoltre una selezione delle danze più celebri nei Gran Balli europei coevi all’arco temporale del Gattopardo».

 

 

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