Natasha Romanoff è stata addestrata sin da ragazzina a perfezionare una serie specifica di abilità militari che l’hanno trasformata in una guerriera letale specializzata nella lotta corpo a corpo, nell’uso di tutti i tipi di armi da fuoco e nell’hackering informatico.
Secondo Arnim Zola, Natasha Romanoff è nata nel 1984; e poco dopo, fu indottrinata dalla Red Room, un programma di formazione russo che coinvolse giovani ragazze trasformandole in spie per il KGB. Durante una delle sue missioni, la Romanoff incontrò Bucky Barnes (the Winter Soldier), anche se l’esatta natura della loro relazione non è stata ancora pienamente rivelata.
La Romanoff si rivelò una risorsa incredibile per il KGB, ottenendo molti successi nelle sue missioni al punto da far interessare lo S.H.I.E.L.D. al suo profilo, che inviò così l’agente Clint Barton (Hawk Eye) a terminarla, ma questi, per ragioni umane e sentimentali, fece passare Vedova Nera dalla sua parte, rendendola una traditrice reietta.
La Black Widow ebbe il suo primo assaggio della vita da Super Hero quando Nick Fury l’assegnò alla “supervisione” di Tony Stark, il quale aveva appena rivelato al mondo la sua identità come Iron Man. Come suo nuovo assistente alle Stark Industries, la Romanoff viaggiò al fianco di Stark fino a Monaco, dove affrontò per la prima volta Ivan Vanko (Blacklash). Rivelatasi, poi, un membro dello S.H.I.E.L.D. , salvò la vita a Stark iniettando del biossido di litio nel reattore Ark nel suo petto, per salvarlo dall’avvelenamento da palladio inflittogli da Vanko.
In seguito, la Romanoff valutò Iron Man come una valida risorsa, ma notò pure che Stark soffriva di comportamenti ossessivo-compulsivi, tendenze autodistruttive e narcisismo cronico, rendendolo così, inadatto al programma Avengers, secondo di gli standard di selezione dello SHIELD.
Due anni dopo, l’agente dello S.H.I.E.L.D. Phil Coulson, la mandò in missione in India, dopo che l’agente Barton era stato compromesso da Bruce Banner (Hulk) al fine di valutarlo e reclutarlo per aiutarli a localizzare il Tesseract (un potente artefatto alieno), appena rubato da Loki. Una volta costituiti gli Avengers, in gruppo di super uomini in grado di proteggere la Terra da eventi gravissimi, essi furono costretti a combattere Loki, il principe asgardiano fratello di Thor, che usò il Tesseract per aprire un portale inter dimensionale scatenando il suo esercito di invasori alieni, i Chitauri, nelle strade di New York.
Alcuni anni dopo la Battaglia di New York, la Romanoff e Capitan America ricevettero il compito di riconquistare la Stella Lemuriana dai pirati guidati da Georges Batroc. La vedova nera ebbe l’incarico segreto da parte del direttore Fury di recuperare dei file rubati allo S.H.I.E.L.D. Hackerati i file protetti, la Romanoff e Rogers andarono a Camp Leigh dove scoprirono da questi file che l’HYDRA non solo era sopravvissuta alla Seconda Guerra Mondiale, ma che manipolava lo S.H.I.E.L.D. tramite il progetto del Winter Soldier. Nonostante si sentisse ingannata per aver barattato con il KGB i segreti dell’HYDRA in cambio della legalizzazione del suo profilo, Black Widow lavorò con Capitan America, l’appena reclutato Falcon (Sam Wilson) e un ferito, ma vivo, direttore Fury per mettere in atto il blocco del piano dell’HYDRA Project Insight, concepito per il massacro di milioni di persone considerate una minaccia per il nuovo ordine mondiale costituente di HYDRA, a cominciare proprio dal Winter Soldier, che si rivelò essere il migliore amico di Steve Roger, Bucky Barnes.
La Vedova Nera si riunì agli Avengers un anno dopo a Sokovia, mentre la squadra faceva irruzione nella base HYDRA del Barone Wolfgang von Strucker per reclamare lo scettro di Loki. Ella, sotto l’influenza dei poteri telecinetici di Scarlet Witch (Wanda Maximoff), fu costretta a rivivere il suo passato da incubo con il KGB e la sua “Cerimonia di Laurea” con la Red Room che la sterilizzò per costringerla alla fedeltà. Rivelando il suo passato, la Romanoff rivelò inconsciamente quanto si sentisse anche lei un “mostro” al punto da respingere le attenzioni di Banner che pensava, invece, di essere egli stesso il problema tramite il suo alter-ego.
Dopo la risoluzione della battaglia con Ultron e l’aperta dichiarazione romantica di Natasha verso Bruce, lo scienziato ancora influenzato dagli eventi e da una visione auto lesionista della vita, pensò di declinare la proposta e sparire in un esilio impostosi di due anni.
Sulla scia della battaglia con Ultron e del reclutamento di nuovi Avengers, il Segretario di Stato Thaddeus Ross promulgò gli Accordi di Sokovia, un patto che gli Avengers avrebbero dovuto firmare per farli entrare a far parte delle Nazioni Unite, un atto contro il quale Captain America si oppose fortemente e nonostante la sua natura di operare nell’ombra e la sua amicizia con Rogers, la Romanoff riteneva che fosse meglio restare coesi e si unì alla fazione di Tony Stark a sostegno della supervisione governativa.
Al culmine della susseguente Guerra Civile tra super eroi, la Romanoff rivelò di essere segretamente dalla parte di Rogers, anche per tenere sotto controllo Black Panther e per permettere così a Rogers e Barnes di occuparsi del Barone Helmut Zemo.
In fuga e operando nell’oscurità Captain America, Falcon e Black Widow furono costretti a uscire dall’ombra solo per aiutare i fuggiaschi Scarlet Witch e Vision a respingere Proxima Midnight e Corvus Glaive in Scozia, dove i fedeli seguaci di Thanos il Titano, erano alla ricerca delle gemme dell’infinito e giunsero sulla terra per sottrarre la Gemma della Mente in possesso a Vision.
Nel tentativo di tenere Vision fuori dalle mani di Thanos, il gruppo si recò a Wakanda, dove il florido regno africano fu travolto dagli alieni guidati dal Titano Pazzo; e quando questi alla fine arrivò sulla Terra, la Vedova Nera tentò senza successo di impedirgli di ottenere la Gemma della Mente. Con tutte e sei le Infinity Stones in suo possesso, Thanos cancellò la metà di tutte le vite presenti nell’universo, lasciando Natasha come spettatrice fatalmente casuale e impotente della disintegrazione di molti dei loro amici e alleati.
Christian Imbriani
La scheda
Illustrazione Christian Imbriani