“IL BANCHIERE ANARCHICO” di Giulio Base a Pechino per “From Venice to China”

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“Il banchiere anarchico” di Giulio Base nella selezione di From Venice to China, in corso a Pechino fino al 21 aprile, all’interno del 9° Beijing International Film Festival.

La rassegna, giunta alla seconda edizione, presenta al pubblico cinese una selezione di film italiani in programma alla scorsa edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

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La manifestazione è realizzata con la collaborazione dell’Ambasciata d’Italia e dell’Istituto Italiano di Cultura, il contributo del Mise e dell’ICE-Agenzia, ed è organizzata dalla Biennale di Venezia e da ANICA per la DG Cinema del MiBAC.

From Venice to China è un ulteriore passo in avanti nel consolidamento dei rapporti tra il cinema italiano e quello cinese. In questa edizione del Festival di Pechino, il “Focus on Italy” è costituito dai film della selezione del Festival di Venezia dello scorso anno; dal focus di co-produzione con la presenza di una importante delegazione di produttori italiani che incontrerà i colleghi cinesi; dalla firma dell’accordo di co-produzione Italia-Cina-Canada per il film “Super League”, dinanzi alla Coppa del Mondo vinta dalla Nazionale Azzurra del 2006 e gentilmente concessa all’ANICA per l’occasione dalla FICG.

Tutta queste serie d’iniziative sono la migliore cornice che si poteva organizzare per la visita del Sottosegretario Lucia Borgonzoni, venuta in Cina per rilanciare e confermare il supporto del governo al “Progetto Cina” del Mise e MiBAC che registra l’entusiasta adesione del Sottosegretario Michele Geraci nell’ambito del progetto BRI”, ha dichiaratoRoberto Stabile, Responsabile Sviluppo Internazionale dell’Anica e coordinatore dei Desk Audiovisivi presso ICE-Agenzia.

 

Il banchiere anarchico di Giulio Base, con Giulio Base e Paolo Fosso è prodotto da Agnus Dei Production in collaborazione con Rai Cinema e con la coproduzione di Solaria Film e AlberTeam Group.

Il film è filologicamente tratto dall’omonimo ‘racconto di raziocinio’ di Fernando Pessoa e mette in scena un dialogo platonico tra un ricchissimo banchiere (Giulio Base) e una sua vecchia conoscenza (Paolo Fosso).

Scritto dal geniale poeta portoghese nel 1922 e tradotto in più di cento lingue in tutto il mondo, questa è la prima volta che il racconto di Fernando Pessoa viene adattato per il grande schermo.

Giulio Base, che da oltre trent’anni ama e studia l’opera poetica dell’autore portoghese, ha deciso di far conoscere al pubblico cinematografico la sconvolgente logica dell’arco esistenziale di un plutocrate e dello schiacciante potere del denaro che lo ha trasformato dall’essere un semplice anarchico in uno spietato finanziere. «Pur rimanendo anarchico», almeno così dice il protagonista del racconto – e del film.

 

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