Il Salento, una terrà carica di emozioni.

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di Mattia Morelli

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Se è vero che per spostarsi per il basso Salento c’è la più nota ferrovia sud est, nessuno vieta di poter fantasticare al tempo stesso che un vecchio aereoplanino in legno possa far fare un tour salentino come pochi al mondo.

Pugliese, ma per motivi che la vita non ti sta a spiegare ma te li mette solo di fronte, sono andato via dalla Puglia a 13 anni, non vivendoci più in pianta stabile da 20.

Chiunque pensi che il sud sia spacciato e finito o chiunque si adopera affinché ciò accada, mi spiace (anzi non mi spiace per niente in realtà) ma troverà la strada molto in salita (seppure per andare al sud si scende).

Se la cartapesta ed il carnevale sono stati solo due pretesti (da cui poter dire che: dalla prima per riuscire nella vita bisogna costruire una base solida, “sporcarsi le mani” – in senso buono – ed aspettare, avere pazienza che il tempo agisca; e dal secondo che bisogna farlo sempre con il sorriso, gioendo e divertendosi) ho scoperto, con una gioia immensa, realtà fatte di persone, che hanno voglia di mettersi in gioco e che non si danno per vinte.

Diceva qualcuno che non è importante cambiare il mondo, ma iniziare a cambiare il proprio mondo. Beh allora, se capisci cosa vuoi e ti appassioni a ciò che ti piace e a ciò che ti fa stare bene ed ogni mattina lo fai in modo corretto, ecco il tuo successo. Questo è quello che ho ricevuto in questi tre giorni molto intensi. Esperienze importanti ed arricchenti. Nessun artificio e nessuna forzatura. Nessuna ricerca del voler apparire, dello strafare, cosa che forse nelle metropoli si vive sempre più: come ci fosse la gara a chi è più figo e a chi meglio sfoggia la propria condizione.

Niente di tutto ciò. Passione per le piccole cose, semplici ed essenziali, ritmate e cadenzate da tempi che vanno secondo natura piuttosto che secondo artifizio.

Le corse si fanno anche al sud ed allo stesso tempo i pelandroni ci sono ovunque.

Persone preparate, colte, appassionate, empatiche ci hanno accompagnato in un percorso di crescita personale e di consolidamento nelle relazioni umane, fondamentale in quest’epoca che ci vuole tutti da soli (davanti ai vari schermi).

Al di là delle attività che si sono svolte che possono lasciare il tempo che trovano, è fondamentale il rapporto che si è instaurato dapprima all’interno del gruppo, fatto da subito di complicità varie e spontanee nonostante le diverse provenienze geografiche e professioni, e non meno anche le suggestioni e gli insegnamenti donati gratuitamente di volta in volta dai personaggi incontrati lungo il percorso.

Grazie a tutti coloro che ci hanno messo anima e cuore per organizzare nel miglior modo possibile lo svolgimento dell’Educational Tour.

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