“Borgomanero in scena… e in gita”
Si è aperta, lo scorso 29 ottobre, al Teatro Nuovo di Borgomanero, la stagione teatrale “Borgomanero in scena… e in gita”, patrocinata dal Comune di Borgomanero, e organizzata da “ Il Contato” del Canavese.
La stagione teatrale è stata aperta da Massimo Lopez e Tullio Solenghi che hanno divertito il pubblico con il loro spettacolo “Lopez – Solenghi Show” dove hanno ripercorso i personaggi che li hanno resi famosi (assieme all’immancabile Anna Marchesini) nel corso della loro carriera ripercorrendo parodie, imitazioni, sketch ,gag ed improvvisazioni.
Il prossimo appuntamento è per Lunedì 19 Novembre con il ritorno, a Borgomanero, di Lella Costa che presenterà la “Traviata -L’Intelligenza del Cuore”, diretta da Gabriele Vacis.
L’opera lirica l’aveva già visitata con successo nello spettacolo Precise parole(una rivisitazione in chiave ironica dell’Otello) e con “La Traviata”, Lella Costa fa il bis, dedicando idealmente questa sua versione dell’opera musicale a tutte le “traviate” del nostro mondo, alle donne, ai loro incanti e disincanti nell’amore.
“Durante la lunga e bellissima tournée di Precise Parole, molte volte è capitato che chi era venuto a trovarmi in camerino dopo lo spettacolo mi chiedesse: “e dopo Otello? – spiega Lella Costa -. E quando ho cominciato a rispondere: “Traviata”, ho colto reazioni diverse, sì, ma tutte incuriosite, anzi, come folgorate da un’idea tanto stravagante, eppure tanto ovvia, quasi inevitabile. Ma certo, “Traviata”: e che altro? Come Otello, è una storia universale che tutti credono di conoscere: eppure, quando ti metti a raccontarla con passione ed esattezza, scopri un’infinità di dettagli, sguardi, intenzioni, letture possibili”.
Lella Costa propone “Traviata, l’intelligenza del cuore” (inizio ore 21.00) L’artista milanese, sola in scena,in questo spettacolo per la regia di Gabriele Vacis (luci e scene a cura di Roberto Tarasco), ripropone la storia della Traviata in un monologo di due ore, in cui c’è spazio per La signora delle camelie di Alexandre Dumas figlio e il libretto di Verdi. In varie occasione sullo sfondo di fili di cotone scorrono le immagini di donne di oggi, ma anche di Maria Callas, di Marilyn Monroe, di Greta Garbo.
Di queste icone, prese a simbolo dell’amore infelice, vengono riproposte anche alcune immagini che le ritraggono da adolescenti, da bambine perché in fondo ogni donna è stata, ed è, una bellissima bambina. Per la Costa “La Traviata” è infatti soprattutto una storia d’amore appassionata di una donna che incarna tutte le donne.
“E’ una storia d’amore, appassionante e disperata ma anche lievemente irritante, con tutti quei non detti e soprattutto quel dissennato fidarsi dell’intuito maschile – ribadisce la Costa -. Ed è, come Otello, una storia assolutamente attuale. Non solo le Traviate, Margherite o Violette che siano, sono disperatamente alla ricerca di un ruolo, un’identità, una legittimazione, uno straccio di famiglia, ma le loro eredi sono -ancora oggi – al centro di una infinita quanto ipocrita battaglia sociale che le vorrebbe di volta in volta redimere o fiscalizzare”.
Al pianoforte ci sarà Davide Carmarino; soprani saranno Scilla Cristiano, Adriana Iozzia e Francesca martini; tenore Lee Chung Man.
Il 5 dicembre, invece, toccherà a Riccardo Rossi con “W le donne – Tutte le donne della nostra Vita” ,di Riccardo Rossi e Alberto Di Risio; regia Cristiano D’Alisera.
La donna è la prima persona che conosciamo al mondo! Maschi o femmine è uguale: è sempre lei il nostro primo incontro. Ma se le bambine crescendo diverranno sempre più “colleghe” della madre (prima o poi faranno un figlio anche loro) i maschi si ritroveranno per tutta la vita a fare i conti con quell’essere che li ha generati. Ma i ruoli nel corso degli anni cambieranno, dopo la madre conosceranno la tata, la sorella, la nonna, la prima amichetta, la maestra, la fidanzata importante, la moglie, la figlia, la ex moglie, che si svelerà essere un’altra persona, poi la seconda moglie e si spera l’ultima, e così via, senza dimenticare ovviamente la più temuta: la suocera! (e addiruttura la seconda suocera!)Grazie a tutti questi incontri con le donne nel corso della sua vita, all’uomo non resterà altro che fare l’unica cosa che non avrebbe mai voluto: crescere. Riccardo Rossi ci racconterà tutti i dettagli di questo viaggio con la piena consapevolezza della loro schiacciante superiorità. Anche perché come diceva Groucho Marx: “Gli uomini sono donne che non ce l’hanno fatta…”.
Nicola Mauro MARINO
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