“La Febbre della DISCO MUSIC – the Dance Era”
CHE HA APERTO LA III° EDIZIONE della Rassegna OSTIA ANTICA FESTIVAL – Il Mito e il Sogno
AL TEATRO ROMANO DI OSTIA ANTICA
Sono ormai una coppia musicale consolidata, al loro quarto concerto-spettacolo, l’usignolo Amii Stewart e il maestro compositore e direttore d’orchestra partenopeo Gerardo Di Lella. L’altra sera con il loro show musicale “La febbre della Disco Music – The Dance Era” hanno incantato il suggestivo Teatro Romano di Ostia Antica, tra giochi di luce spettacolari, aprendo in musica la III edizione della Rassegna Ostia Antica Festival “Il Mito e il Sogno”. Oltre 1.300 persone, gli aficionados di Di Lella e i fans sfegatati della Stewart, hanno raggiunto il litorale romano per ballare scatenati sugli spalti dell’antico teatro incastonato nel verde sulle hit più famose degli anni ’70.
Si spengono le luci, parte un grande applauso, la Gerardo Di Lella Pop O’rchestra inizia a suonare da sola la sigla di apertura del concerto quando il maestro Di Lella appare sul palco come una rockstar, col suo look total black. Si parte con “Let the music play”, cavallo di battaglia di Barry White, il primo che ha codificato il nuovo linguaggio della musica dance, frutto dell’incontro tra la musica afromericana con ritmica negra e la grande orchestra occidentale, come ha spiegato di Lella. Poi si passa a far rivivere i Bee Gees, con “Stain Alive”, “Night Fever” e “Tragedy”.
Poi Di Lella regala una sua versione di “Primavera” di Marina Rei, intitolata “You are to me everything”, “tu per me Sei tutto”.
Tutti scatenati quando si passa agli Abba con “Mamma mia!” seguito da “Figli delle stelle”, che chiude il set di Lella. E quando il maestro presenta Amii Stewart è il delirio. La cantante con la voce da usignolo, regina della musica internazionale che con la famosissima Knock on Wood nel 1978 conquistò le classifiche di tutto il mondo, regala gli immancabili omaggi a Donna Summer, ‘The Queen of Disco’, con un emozionante medley, a cinque anni dalla sua scomparsa.
Cui seguono omaggi a Gloria Gaynor e Dionne Warwick. Insomma, il meglio della “Dance Era” con arrangiamenti unici creati per la Pop O’rchestra composta da ben 22 talentuosi musicisti, 9 fiati, 6 cantanti e doppia ritmica. Impossibile stare seduti e non ballare immersi nell’atmosfera originale del Philly Sound -TSOP (The Sound of Philadelphia), i brani più celebri ed emozionanti di quegli anni, che si susseguono in una scaletta “scatenante: ‘Le Freak’ degli Chic, ‘Cuba’ dei Gibson Brothers, ‘Can’t Take My Eyes Off Of You’ di Gloria Gaynor, ‘The Best Disco in Town’ dei Ritchie Family ‘YMCA’ dei Village People, ‘Mamma Mia’ e ‘Waterloo’ degli Abba.
Uno dei concerti più magici e suggestivi di Di Lella e Amii Stewart, concordano alla fine i presenti, che si tuffano sotto il palco per salutare i due protagonisti. Parterre de roi come sempre, tra cui spiccano il potentissimo Presidente della Fondazione Roma Emanuele Emmanuele, che si è tolto anche la giacca per ballare; il Premio Oscar Nicola Piovani, lo scenografo Gaetano Castelli, la giornalista Maria Giovanna Maglie, Angela Melillo con Cesare San Mauro, il regista Christian Marazziti con Marco Senise e Andrea Quattrini, Paolo e Nicoletta Benedettini, Pietro e Elena Bormioli, Valerio Toniolo.
Gabry Sassone
Foto di Adriano Di Benedetto