Intervista ESCLUSIVA a SILVER in occasione dell’uscita del suo nuovo singolo “Let me fall in love”

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<<All’interno delle mie canzoni c’è sempre qualcosa di me>>

 

Come ti sei appassionato alla musica?

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La mia passione per la musica la devo principalmente a mio padre e a mio fratello i quali, ascoltando rispettivamente Bob Dylan e Beatles, mi hanno permesso di approcciarmi sin da piccolo all’ascolto di buona musica invogliandomi poi, intorno agli 11 anni, ad iniziare a suonare la chitarra. Per quanto riguarda il canto invece è iniziato tutto come un gioco tra me e il mio migliore amico, quando all’età di 8 anni abbiamo deciso di iscriverci in coppia ad un concorso canoro del nostro paese; ho notato allora che esibirmi su un palco era qualcosa che mi faceva stare bene. Dopo qualche anno ho fondato con alcuni amici la mia prima band, The Sunshine, e con loro ho avuto modo di sperimentare per qualche anno il mondo dei live show in locali, pub e club del nord Italia, proponendo un repertorio sia di cover che di brani originali scritti da noi.

Sei entrato ad X Factor nella squadra di Morgan, l’anno della vittoria di Mengoni, come è stata questa esperienza per te?

L’esperienza di XFactor si è presentata nella mia vita in modo particolare. Non avevo mai seguito un talent show in quanto lo reputavo abbastanza distante dal mondo musicale che stavo vivendo e, ad essere sincero, pensavo anche che fosse impossibile entrarci se non attraverso dei “Santi in Paradiso” che io non avevo minimamente; un giorno degli amici mi hanno convinto a comporre il numero per l’iscrizione ai provini e così ha avuto inizio l’avventura, dapprima in modo nascosto da tutti e, successivamente, una volta superate tutte le selezioni ed aver avuto accesso al programma televisivo, ho comunicato la novità ufficialmente. E’ stata una delle più importanti esperienze della mia vita, che ho avuto modo di godermi dall’inizio alla fine, in quanto mi sono classificato in quarta posizione e di conseguenza ho potuto assaporare tutte le fasi del programma vivendo il mio sogno con al centro la Musica. XFactor ha comportato, oltre ad  una crescita professionale, anche una maturazione dal punto di vista umano, attraverso una convivenza di  tre mesi a stretto contatto con persone che come me si cibano di musica; persone come Morgan, Luca Tommassini, Mara Maionchi, mi hanno dato molto sotto parecchi punti di vista. Anche tra noi ragazzi “in gara” si è creata una forte amicizia, vivere comunitariamente il proprio sogno musicale all’interno di un programma come XFactor ci ha legato davvero molto e alcune di queste amicizie proseguono ancora oggi.

E l’esperienza di Domenica In con Mal che ricordo ti ha lasciato?

Qualche anno dopo la partecipazione ad XFactor, e dopo la pubblicazione di svariati singoli, ho avuto modo di essere selezionato per partecipare ad una kermesse musicale che si sarebbe svolta in diretta sulla TV nazionale, all’interno del programma “Domenica IN”, la quale prevedeva la creazione di coppie Senior-Giovani della musica italiana. Personalmente sono stato felice di essere stato scelto da Mal (dei Primitives) per dar vita a questa coppia inedita e che devo dire è stata accolta molto positivamente dal pubblico; insieme ci siamo esibiti con brani anni 60/70 che hanno ricevuto entusiastici apprezzamenti.

Tu sei un cantautore, quindi gran parte dei tuoi brani sono scritti da te. Quanto di autobiografico c’è nelle tue canzoni?

All’interno delle mie canzoni c’è sempre qualcosa di me. Ogni volta che mi metto a scrivere una canzone parto da una esperienza che ho vissuto personalemente o comunque da così vicino e intensamente che in qualche modo è come se l’avessi vissuta in prima persona. Questa è sicuramente una cosa positiva per chi scrive canzoni, ma allo stesso tempo si scontra con la mia timidezza e così, ogni volta, l’esperienza di scrittura diventa un confronto importante con me stesso.

Dopo aver realizzato un album, “SILVER”, sei tornato a scrivere in inglese? Perché questa scelta?

Non la reputo una vera e propria scelta, quanto più un percorso che si presenta davanti a me: io non devo far altro che seguirlo senza pormi troppe domande. In questo periodo sto scrivendo molto in inglese e devo ammettere che mi aiuta anche a combattere un po’ la mia timidezza, mi sembra di essere meno nudo scrivendo in inglese e i versi sembrano scivolare più facilmente dal cuore al foglio.

 

Dicci qualcosa di “Let me fall in love”…

“Let me fall in love” è il mio nuovo singolo che è disponibile dal 29 gennaio in tutti gli store digitali. Fabio D’Amato mi ha inviato la musica ed io ho scritto di getto le parole, in inglese appunto, descrivendo il sentimento più grande del mondo da un punto di vista un po’ particolare, quando si inizia ad averne paura… e allora ecco questo grido che viene dal profondo, la volontà di innamorarsi ancora nonostante qualche brutta esperienza, ripartendo innanzitutto dall’amore verso se stessi, primo vero punto fisso per far sì che il sentimento dell’amore possa essere condiviso con qualcun altro.

Il videoclip è stato girato a Goro, città natale di Milva, proprio quest’anno che ha ricevuto il premio alla carriera, è un caso?

È stata una piacevole coincidenza, Marco Cavalli e Alberto Pasi, i registi del videoclip, ci hanno proposto questa location nel Comune di Goro (FE), si tratta dell’Isola dell’amore che ospita il Faro di Goro. Sin da subito ho apprezzato le immagini che mi sono state proposte e per cui abbiamo deciso di andare a fare un sopralluogo trovando anche una squisita accoglienza da parte delle persone del posto e del Comune stesso,  che non hanno perso occasione per supportarci in svariate circostanze durante le riprese del video e non solo. Il loro supporto è stato fondamentale, infatti è stato uno shooting tra i più intensi della mia vita, a contatto con gente professionale e divertente allo stesso tempo, il che ha agevolato le riprese e la conseguente ottima riuscita del videoclip,  disponibile dal 2 Marzo sul mio canale YouTube (https://youtu.be/HMzGdjPtMuo).

I prossimi brani saranno in inglese?
L’idea per il prossimo lavoro è esattamente questa, ho scritto molte canzoni in lingua inglese ultimamente e credo che rappresentino al meglio ciò che sono io in questo periodo. Non vedo l’ora di iniziare a lavorarci in studio.

DT

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