CAPTAIN AMERICA. Un Uomo fuori dal Tempo.

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Captain America è la personificazione del sogno americano e degli ideali di giustizia e verità. All’interno dell’universo Marvel è uno degli eroi più vecchi oltre ad essere stato la presenza fondamentale alla guida del primo gruppo di supereroi, gli Avengers.

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Può essere considerato un personaggio scontato, ma in realtà ha avuto una grande importanza nella storia dei fumetti. Fin dal primo giorno della sua vita, Captain America ebbe, secondo le parole del suo disegnatore Jack Kirby, “la sola prerogativa di trionfare sul male. È una formula molto semplice, ma molto efficace”. Il primo numero del suo Comics raggiunse gli scaffali il 20 dicembre 1940 e vendette un milione di copie.

Tuttavia per Cap, questa prima botta di popolarità fu di breve durata: una volta sconfitti i Nazisti, i servizi di Captain America non furono più richiesti e nel 1947 le avventure del patriota americano furono soppresse, e neppure indossando i panni di un fantastico cacciatore di russi, Commie Smasher! (1954), riuscì a evitare la chiusura della testata dopo tre sole uscite.

All’inizio degli anni Settanta i neonati supereroi Marvel ottennero nuovi successi e lettori, e spinto dall’urgenza di proporre storie, Stan Lee fece razzia dei suoi personaggi in archivio. Nel 1964, dopo quasi vent’anni di oblio, fu preparato un rilancio esplosivo per il fumetto di Captain America, che da allora non ha subito rallentamenti.

La storia di Steve è piuttosto comune: un ragazzo gracile e mingherlino riceve dei poteri straordinari e la sua vita cambia radicalmente. È la stessa sorte toccata a Spiderman o ad Hulk, ma la trasformazione di Rogers è un po’ più speciale essendo una delle prime e più pure espressioni del “mito” ricorrente all’interno del mondo dei supereroi. Si tratta di un archetipo, ma anche di una fantasia “alla Charles Atlas” su una metamorfosi, immaginata con ansia da ogni ragazzino troppo timido ed esile per opporsi ai bulletti della sua classe.

Rogers si era fatto avanti per servire la patria, ma era stato scartato a causa del suo fisico. Selezionato, poi, per il programma Operazione: Rinascita!, la cavia Rogers dopo aver ingerito del siero chimico sperimentale divenne un super soldato, un essere umano fisicamente potenziato, scelto adesso come agente speciale del governo col nome di Captain America. Mosso da profondissimi e innati ideali di giustizia e verità, Captain America si impegnò al massimo per combattere i Nazisti in tutto il mondo. Ma poi Rogers si raffreddò.

Ebbe un incidente, finì ibernato e si risvegliò in un’altra epoca. Concreto come sempre, Cap ricominciò da dove aveva lasciato. Le sue convinzioni non erano cambiate e decise di unirsi agli Avengers, cercando di trovare una collocazione nel nuovo mondo che lo ospitava, tutto sommato più duro, più corrotto e meno propenso all’idealismo di quello che aveva lasciato. Si trattava di un luogo in cui era difficile stabilire quali fossero i suoi compiti, in cui le cose non erano più bianche o nere e i nemici più realmente identificabili.

Forse chi aveva creato il supersoldato aveva dimenticato di annullarne la coscienza e Steve Rogers, simbolo di libertà e giustizia, iniziò poco per volta a rivalutare la propria posizione tra i cittadini americani e mondiali, un tale processo che lo rese così, estraneo al governo statunitense e lo fece sentire a disagio nei confronti del suo Paese.

Con il tempo, Cap capì che servire la patria non significava servire anche gli interessi politici del regime in carica: le amministrazioni cambiano, ma l’ideale e lo spirito di libertà restano intatti e sono solo questi che Captain America ha scelto di servire.

Gli antichi greci avrebbero trovato in Steve Rogers l’incarnazione dell’atleta perfetto pronto per partecipare alle Olimpiadi, il siero del super soldato portò il corpo di Rogers ai limiti estremi delle capacità umane. Le sua forza, la sua velocità, le sue capacità acrobatiche e i suoi riflessi erano tanto incrementati da permettergli di operare ogni giorno ben oltre le capacità degli atleti addestrati; tuttavia è sorprendente notare che, tecnicamente parlando, Captain America non è dotato di superpoteri. Si trova solo al top della forma fisica per un essere umano, dove il suo sangue ottimizzato impedisce l’accumulo di sostanze nocive affaticanti.

Alle abilità fisiche di Cap vanno aggiunte le sue capacità di combattimento corpo a corpo, derivate dalla conoscenza delle arti marziali, il suo costume, composto da materiali antiproiettile e poi, lo scudo.  Captain America non si separa mai da questo disco concavo, largo 80 centimetri e praticamente indistruttibile, composto da una lega esclusiva, detta Vibramiun.

La precisione di Cap nell’utilizzare lo scudo per respingere gli attacchi dei nemici e stordirli è ormai leggendaria; è un legame simbiotico: lo scudo è come animato solo nelle mani del suo padrone.

La grande esperienza di Rogers nel combattimento e nelle strategie militari e la sua conoscenza ottima delle lingue han fatto in modo che egli si trovasse a proprio agio sia nelle battaglie che nella diplomazia. Captain America avrebbe potuto rimanere un ottuso strumento nelle mani del suo governo, invece Steve Rogers ha lasciato che la sua coscienza lo guidasse verso una prospettiva equilibrata, per rispondere agli ideali più nobili.

Christian Imbriani
La scheda

Illustrazione Christian Imbriani

 

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