Antonio Razzi: “Berlusconi premier. E a Kim ci penso io”

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A Canazei, davanti ad una platea di vip, il Senatore più chiacchierato della Repubblica ha presentato il suo ultimo libro: “Vi spiego perché sono un esempio per i giovani”

 

Più che mai convinto delle sue abilità diplomatiche (“Datemi un mandato ufficiale e convinco Kim Jong Un a fare il bravo”), un po’ stufo delle caricature di Crozza (“Adoro la satira, ma lui a volte esagera”), orgoglioso delle sue umili origini (“Se non ho studiato è solo perché a casa i soldi per mandarmi a scuola non c’erano”), il Senatore Antonio Razzi ha presentato nei giorni scorsi all’hotel Caminetto di Canazei il suo nuovo libro “Un senatore possibile” (Graus Editore).

Ospite della “Settimana vip” dell’Ale Piva Production, il più chiacchierato senatore della Repubblica – intervistato per l’occasione dal giornalista Mario Pugliese – ha tracciato uno spaccato di ricordi e di stralci di vita vissuta, raccontando nel suo libro quegli aspetti sociali e politici che hanno caratterizzato la vita dell’uomo e del parlamentare.

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Di fronte ad una platea gremita di vip (da segnalare, in prima fila, una concentratissima Mercedesz Henger, ma anche Stefano Tacconi, Andrea Montovoli, Francesco Facchinetti e Raffaella Fico), Razzi ha parlato della crisi nordcoreana manifestando ottimismo per una pacifica soluzione della crisi: “L’embargo dell’occidente – ha detto il Senatore abruzzese – non serve a nulla. Meglio la strada del dialogo, anche se, ad oggi, non mi pare che tra i potenti della terra prevalga questa linea. In ogni caso, io ribadisco la mia disponibilità: se l’Europa ha bisogna di un ambasciatore per negoziare con Kim, io parto per Seul anche domani”.

Da sempre fedelissimo di Berlusconi (“Il prossimo presidente del consiglio può essere solo lui”), Razzi ha criticato il premier Gentiloni (“il quinto abusivo consecutivo di Palazzo Chigi”) e lanciato strali contro il Movimento 5 Stelle: “Se vanno loro al governo per l’Italia è finita”. 

Incalzato in platea da un agguerrito Pippo Pelo (“Senatore, perché facciamo così fatica a prenderla sul serio?”), Razzi ha schivato i colpi con la forza della genuinità, ribadendo di sentirsi “un esempio per i giovani” ed invitando tutti ad acquistare il suo libro: “Perché solo dopo aver girato l’ultima pagina, capirete davvero chi è il Senatore Antonio Razzi”. 

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