Un italiano su due fa acquisti su internet, ma pochi utenti sanno riconoscere un sito non sicuro. Con l’avvicinarsi delle festività natalizie, nei prossimi giorni si registrerà il picco degli acquisti in rete. Federprivacy ha stilato un vademecum per aiutare gli utenti a districarsi su internet e a distinguere quando e se scaricare una app o inserire i propri dati personali. Tra gli elementi per valutare affidabilità siti web, la Federazione indica anche certificazioni ISO 27001 e marchi di qualità.
Firenze, 12 dicembre 2017 – Cresce la spesa online degli italiani, e secondo il rapporto dell’ultimo Deloitte Xmas Survey, l’e-commerce nel nostro Paese segna un aumento del 16% rispetto all’anno scorso, con un italiano su due che sceglie internet per fare shopping.
Nei prossimi giorni, con le festività alle porte, si verificherà il picco degli acquisti online, tra offerte last minute e sconti che in questo periodo possono arrivare fino al 50%.
La prima regola per la sicurezza degli utenti è prestare attenzione nel momento in cui viene richiesto di fornire informazioni personali o i dati della carta di credito, perchè gli inesperti potrebbero affidarle involontariamente nelle mani sbagliate.
Solo pochi utenti sanno come riconoscere un sito privo di una connessione protetta, esponendosi quindi al pericolo di effettuare transazioni bancarie a rischio frode. Allo stesso modo, in assenza di adeguati protocolli di sicurezza, fornire i propri dati può significare renderli leggibili a veri e propri “siti colabrodo” che non garantiscono un accettabile livello di tutela della privacy.
Un altro consiglio è di leggere sempre l’informativa sulla privacy e non cliccare inconsapevolmente su uno o più consensi che autorizzano il venditore a inviare email o sms pubblicitari, o a cedere i dati ad agenzie di marketing che potranno poi effetturare telefonate promozionali.
Se lo shopping online è diventato ormai un’abitudine irrinunciabile, occorre correre ai ripari, come spiega Nicola Bernardi, presidente di Federprivacy:
“Per fare acquisti online senza timore di rimetterci economicamente o essere assillati da pubblicità indesiderata, gli utenti devono imparare a districarsi tra le insidie del web per essere in grado di distinguere quando e se sia il caso di scaricare una app o digitare i propri dati personali su un sito web. In questo possono essere d’aiuto i cinque consigli fondamentali contenuti nel nostro vademecum per evitare brutte sorprese – spiega Bernardi – Tra gli elementi utili a valutare il livello di affidabilità di un sito, ci sono anche il possesso di certificazioni sulla sicurezza delle informazioni basate sulla Norma ISO 27001 ed i marchi di qualità rilasciati a norma di legge che attestano l’impegno vincolante assunto dal titolare del sito a rispettare la privacy dell’utente.”
Tra le aziende che in questo senso hanno dato priorità assoluta alla tutela della privacy, figura Ferrero che di recente ha aderito al codice di condotta sul commercio elettronico di Federprivacy, ottenendo il bollino “Privacy Ok” in tutti i principali siti web italiani del Gruppo, compreso quello di Nutella.