Screening del cancro con un semplice test delle urine

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Un test delle urine che identificherà quindici forme tumorali in una fase iniziale, sarà disponibile nel giro di pochi anni a venire. Lo ha rivelato oggi Bob Pinedo, un oncologo olandese, sul giornale De Telegraaf, il principale quotidiano, nonché uno dei più antichi quotidiani, dei Paesi Bassi.

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Questo specialista impegnato nella cura del cancro, sta sviluppando un nuovo metodo, in collaborazione con gli scienziati della VU Medisch Centrum (Università di Amsterdam, Free University Hospital) e dell’Università di Twente.

Insieme, stanno sviluppando un test delle urine che mostrerà in pochi minuti, se c’è una comparsa di cancro nella persona sottoposta a screening. Una volta che questo metodo è efficace, qualsiasi tumore può essere rilevato rapidamente, il che ridurrà la sua diffusione. I pazienti saranno effettivamente supportati più rapidamente di quanto non lo siano ora.

Questa tecnica, inoltre, avrà anche il vantaggio di essere meno costosa a lungo termine. Il test, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che è in grado di individuare la presenza del cancro attraverso un semplice esame delle urine, viene considerato come una vera e propria ‘biopsia liquida’.

La normale biopsia prevede il prelievo di un pezzetto di tessuto da analizzare per la successiva diagnosi; si tratta di una procedura che, molto spesso, risulta essere altamente invasiva e dolorosa, e che naturalmente richiede la presenza di una massa sospetta dietro la quale potrebbe celarsi un tumore. La biopsia liquida è invece una semplicissima analisi delle urine, che permette di individuare potenziali tracce del tumore.

Il test, dunque, potrebbe rappresentare una vera e propria rivoluzione nella diagnosi precoce, potendo individuare la presenza del cancro anni prima della sua manifestazione sintomatologica.

Giovanni D’Agata
Presidente dello “Sportello dei Diritti”

 

 

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