L’accordo (per la prima volta triennale) è stato presentato giovedì 4 maggio, presso lo stabilimento Barilla di Foggia. Riguarderà le varietà Aureo 100% italiano – che serve per produrre la celebre pasta Voiello – e Svevo. Grazie ai contratti di filiera stipulati da Barilla con gli agricoltorilocali in 10 anni gli ettari coltivati a grano duro in Puglia sono passati da poche centinaia a 17.000.
Maggiore remuneratività per le imprese agricoledel territorio,con un prezzo minimo garantito di280 euro, oltre alla possibilità di accedere ai finanziamenti del MIPAAF per un importo stanziato di 10 milioni di euro. Un grano di alta qualità e sostenibile per Barilla, sfruttando anche le innovative tecniche colturali del sito di supporto alle decisioni granoduro.net.Per una pasta sempre più buona e rispettosa dell’ambiente: in linea con la mission aziendale Good for you, Good for the Planet.
Ci guadagnano tutti gli attori della filiera della pasta della Puglia con i nuovi contratti di coltivazione triennale2017-2019 del grano duro italianostipulati da Barilla con gli agricoltori locali.L’accordo presentato oggi, giovedì 4 maggio, nell’innovativo stabilimento di Foggia di Barilla, alla presenza del management aziendale, dei più importanti firmatari dell’accordo e delle principali istituzioni locali.
I nuovi contratti triennali prevedono un sensibile aumento dei volumi: nei prossimi 3 anni infatti il Gruppo di Parma si è impegnato ad acquistare dagli agricoltori della regione Puglia più di 140.000 tonnellate di grano duro.
IN 10 ANNI RADDOPPIATO IL PREZZO DI ACQUISTO DEL GRANO DURO CON I CONTRATTI DI COLTIVAZIONE
In Puglia, grazie a questi accordi di filiera, nati circa 10anni fa, c’è stata una crescita esponenziale dei terreni coltivati a grano duro che sono passati da poche centinaia di ettari ai quasi 17.000 ettari di oggi. Con grandi benefici economici per gli agricoltori locali: se prima dell’avvento dei contratti di coltivazione il prezzo di acquisto del grano duro ha toccato anche i 150 Euro a tonnellata, oggi parliamo di circa 280 Euro come prezzo minimo garantito all’agricoltore per il grano Aureo. Un fortissimo rilancio per tutta l’economia locale della Puglia.Oltre ad avere delle prerogative uniche a livello nutrizionale il grano Aureo 100% italiano ha anche un altissimo valore sociale e ambientale.
IN CRESCITA I VOLUMI DEL GRANO DURO“AUREO”
Dei volumi acquistati da Barilla nel nuovo accordo pluriennale ben 68.000tonnellate sono di grano Aureo(+35% rispetto al 2016) e 70.000 tonnellate di Svevo. Il grano aureo viene seminato principalmente nelle zone vocate alla produzione di grano duro di Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata e nel Beneventano per poi essere macinato nel mulino di Altamura. Questa tipologia di grano viene utilizzata per produrre la celebre pasta Voiello, considerata come una delle eccellenze dell’arte pastaria italiana. Il progetto di coltivazione legato alla varietà Aureo nasce nel 2009, in seguito a un lungo percorso di ricerca e collaborazione di Barilla con l’azienda sementiera “Produttori Sementi Bologna”. Si tratta di una varietà che unisce un’ altissima qualità pastificatoria garantendo quell’eccellenza dei parametri tecnologici come contenuto proteico, pari al 15,5% e forza del glutine – che la caratterizzano come “Top Quality”.Coltivato in Italia, in sostituzione del grano top quality proveniente dall’Arizona, senza l’ausilio dell’irrigazione, consente un risparmio annuo di ben 20 milioni di m3 di acqua e una forte riduzione delle emissioni di CO2 pari a -3.500 tonnellate.
Il punto di vista dell’ agricoltore: “oltre il 70% del grano duro prodotto con metodi sostenibili”
Giuseppe Tosches, 45 anni, è l’amministratore delegato della Posta del Giudice, tra i principali stoccatori della filiera del grano aureo in Puglia: oltre il 70% del grano duro messo in commercio è realizzato con i metodi sostenibili suggeriti da granoduro.net
Come questi accordi di coltivazione hanno cambiato l’approccio all’agricoltura e il suo modo di lavorare?
“Grazie a questi contratti c’è stata la possibilità di migliorare la remuneratività degli agricoltori, offrendo loro un reddito minimo garantito e anche di realizzare un prodotto di estrema qualità grazie alle varietà top quality aureo e svevo.Quest’anno abbiamo lavorato circa 10.000 tonnellate di grano duro. E con un incremento significativo della qualità, con contenuti proteici dell’1/2% più elevati della media regionale. Questo significa valorizzare la produzione locale.
Il progetto granoduro.net vi aiuta a ottimizzare le tecniche colturali?
“Certamente, è stata una rivoluzione in cui siamo stati guidati da Barilla con grande soddisfazione. Oggi lo utilizza circa il 65% degli agricoltori pugliesi che grazie a questo strumento di supporto alle decisioni hanno visto migliorare in questa maniera significativa il raccolto sia in termini qualitativi che quantitativi.
Come conservate il grano duro nella fase di stoccaggio?
Quando il prodotto arriva nella nostra azienda, lo puliamo dalle impurità e poi lo conserviamo nei silobags. Si tratta di un sistema di stoccaggio innovativo nato in Argentina che prevede un’atmosfera controllata, e che grazie all’assenza di ossigeno previene la formazione delle muffe e di insetti, il tutto senza uso di ulteriori prodotti di conservazione. Grazie a questa nuova tecnologia e agli accorgimenti suggeriti da Granoduro.net siamo in grado di consegnare a Barilla un prodotto finale di qualità superiore.
Che tipo di grano duro commercializzate? Perché il grano aureo è meglio di altre varietà?
“Noi commercializziamo principalmente grano Aureo 100% italiano che serve a produrre la pasta Voiello e in misura minore lo Svevo. La varietà Aureo è migliore perché ha delle caratteristiche intrinseche che consentono di conservare un livello proteico alto oltre ad un colore unico rispetto alle altre varietà evitrosità accentuata.Visto il ciclo vegetativo medio-tardivo, l’Aureo, si presta ad una semina precoce.
Il Gruppo Barilla
Nata a Parma 140 anni fa da una bottega che produceva pane e pasta, Barilla è oggi tra i primi gruppi alimentari italiani, leader mondiale nel mercato della pasta, dei sughi pronti in Europa continentale, dei prodotti da forno in Italia e dei pani croccanti nei Paesi scandinavi. Il Gruppo Barilla possiede 28 siti produttivi (14 in Italia e 14 all’estero) ed esporta in più di 100 Paesi. Dagli stabilimenti escono ogni anno circa 1.700.000 tonnellate di prodotti alimentari, che vengono consumati sulle tavole di tutto il mondo, con i marchi: Barilla, Mulino Bianco, Harrys, Pavesi, Wasa, Filiz, Yemina e Vesta, Misko, Voiello, Academia Barilla.
Quando si apre la bottega nel 1877, Pietro Barilla ha come parole d’ordine fare cibo buono. Oggi, questo è diventato l’unico modo di fare impresa di Barilla: “Buono per Te, Buono per il Pianeta.”
“Buono per Te” significa migliorare continuamente i nostri prodotti, incentivare l’adozione di corretti stili di vita e favorire l’accesso al cibo e l’inclusione sociale delle persone. “Buono per il Pianeta” significa promuovere filiere sostenibili e ridurre le emissioni di CO2 e i consumi di acqua nella fase produttiva.
Per ulteriori informazioni si prega di visitare: www.barillagroup.com