MILANO MARITTIMA. Tacconi, il sesso, Zenga e la beneficenza.

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L’ex portiere della Juventus si trova a Milano Marittima per organizzare la partita benefica del 19 maggio a Ravenna: “Alla vigilia delle partite io mai in bianco...”

 

Chi l’ha detto che, la sera prima delle partite, il sesso fa male? Per me, alla vigilia dei grandi appuntamenti, era un rito da santificare: il giorno prima non andavo mai in bianco, ma in campo – che fosse campionato o Coppa dei Campioni – facevo sempre la mia parte“.

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Così parlò Stefano Tacconi, il leggendario portiere della Juventus e della nazionale, anche se con la maglia azzurra, va detto, ha raccolto molto meno di quanto avrebbe meritato: “Mister Vicini vedeva molto di più Walter Zenga, uno bravo, niente da dire, ma anche uno che aveva vinto molto meno del sottoscritto“.

Tacconi è stato uno dei più grandi portieri che l’Italia abbia mai avuto, anche se – come lui stesso ammette – era un po’ distante dallo stereotipo del cosiddetto ‘professionista esemplare’: “La verità – ammette oggi – è che non avevo molta voglia di allenarmi. Quando, durante la settimana, facevamo le partitelle, Platini non mi voleva mai in squadra perché sapeva che io, dal lunedì al sabato, tra i pali non ero affidabile. Io volevo sentire il profumo dell’erba vera, quando in campo la domenica c’erano in palio i tre punti. Solo in quelle occasioni mi caricavo e davo il meglio di me stesso”.

E quando si parla di Juventus, non si può ignorare la splendida impresa contro il Barcellona: “Ero convinto che la Juve ce l’avrebbe fatta – spiega l’ex portiere bianconero – anche prima del 3-0 dell’andata avevo detto che il Barcellona non era superiore. Forse loro avevamo qualcosa in più come individualità, ma quando parliamo di assetto tattico e di gioco di squadra, tra la Juve e gli spagnoli, come ha dimostrato il campo, c’è una differenza abissale. La semifinale con il Monaco? Difficile, ma andremo a Cardiff. E a quel punto può succedere di tutto“.

Tacconi si trova attualmente a Milano Marittima per organizzare, in collaborazione con l’Ale Piva Production, una partita benefica in occasione del suo 60° compleanno (13 maggio 2017).

E tra un’intervista e un autografo, come ogni volta che capita in Romagna, è andato a trovare l’amico Francesco Iasi al ristorante “Al Pirata” di Cervia, dove ha gustato le rinomatissime crudità di pesce: “Sono un grande intenditore di cucina – rivela Tacconi – perché io stesso mi diletto spesso ai fornelli. Il mio piatto forte sono le mazzancolle al vapore. Un piatto che potrebbe, a buon diritto, far parte dei menù dei più prestigiosi ristoranti italiani“.

Parola di Tacconi, uno che – in campo come ai fornelli – non smetterà mai di sentirsi… il numero uno.

Nella foto da sin. Francesco Iasi (storico titolate de “Al Pirata” di Cervia”), Stefano Tacconi, Claudia Peroni e l’assessore del comune di Cervia Giovanni Grandu

 

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