Il mondo dello Spettacolo piace a tutti ma non è per tutti!
Direttore di una prestigiosa testata di spettacolo, il giurato doc del noto concorso intervistato in esclusiva, mostra una personalità ricca e poliedrica.
Parlaci di te
Mi chiamo Francesco Russo e sono il Direttore de “La Gazzetta dello Spettacolo”; oltre ad occuparmi di Event CM per Kermesse ed eventi aziendali e Direttore Artistico di manifestazioni e Festival. Collaboro come autore e sceneggiatore per diverse agenzie pubblicitarie, televisive e cinematografiche.L’interesse per la Comunicazione, la Tecnologia ed il mondo dello Show-Biz, dal 2007 hanno trasformato la mia passione in lavoro. Sono appassionato di Comunicazione, nella vita da consulente, prendo per mano Aziende, Personaggi, Progetti e mi occupo della diffusione degli stessi attraverso i Media digitali e tradizionali. Consulente di IT, ho realizzato installazioni negli Store di contenuti promozionali e video branded per il mondo Retail e Franchising per brand internazionli. Nato a Napoli vivo tra l’Italia, la penisola Iberica e l’Europa dell’Est per scrivere e coordinare eventi e consulenze pubblicitarie.
Perché hai accettato l’amichevole partecipazione come giurato ‘Doc’ alle selezioni di questo concorso?
Mi è sembrato un progetto molto interessante, e soprattutto trovandomi spesso a contatto con gli emergenti che mi richiedono consigli su come fare ad entrare nel mondo dello Spettacolo, mi sembrava giusto dare un punto di vista, soprattutto tecnico per motivare chi è già portato per questa strada, e consigliare cambiamenti per chi magari non è ancora pronto.
Cosa rappresenta per te la bellezza?
La bellezza è un biglietto da visita. Sicuramente quello che è importante per il quotidiano lavorativo, non è solamente la bellezza, ma di sicuro ti permette (a primo impatto) di avere un riscontro positivo o negativo in chi ti sta di fronte. Esistono grandi professionisti che sono “più tipi”, e persone bellissime, che dopo il primo lavoro devono essere lasciate a se stesse in quanto non hanno poi altri tratti fondamentali per lavorare nello spettacolo, pur avendo dalla loro una grande bellezza.
Quali sono i tuoi lavori più significativi nel mondo dello spettacolo?
Essendo un po’ di anni che sono nell’ambiente si può dire che ho perso il conto di tutte le cose belle fatte, anche perché lo Spettacolo ti permette di vivere belle esperienze e significative emozioni, che probabilmente gli altri lavori non ti permettono di avere. Per me i lavori sono stati tutti “significativi”, sarebbe sciocco classificare quelli più importanti e quelli meno importanti, ma se proprio dovessi stringere il cerchio le esperienze forti che ho in mente sono quelle vissute a VivaRadio2 con Fiorello e Baldini, oppure lavorare in sala doppiaggio con Giancarlo Giannini o ancora vivere il back-stage di trasmissioni di punta negli scorsi anni come Made in Sud.
Cosa manca all’Italia per tornare ai ‘vecchi fasti’?
All’Italia manca la possibilità di tornare all’artigianato. Ebbene si, ci stiamo industrializzando e tutto questo mi mette nostalgia, soprattutto se penso ai vecchi fasti del cinema italiano. Parlo di Alberto Sordi, di Luchino Visconti, di Federico Fellini. Tante cose che ormai si studiano solo all’Università, ma nessuno più apprezza quelle sfumature che tutto il mondo ci invidia e che se tornassimo a portare in scena sui palchi e nella nostra migliore arte, sicuramente ci farebbe tornare al primo posto nel mondo…senza necessità di effetti speciali.
Che tipo di ragazzo o ragazza premieresti?
Non cerco una ragazza o un ragazzo in particolare, l’importante è che dia espressione al primo impatto. Ci vuole la bellezza sicuramente, perché come dicevo prima è il primo impatto, ma poi necessita un discorso di sguardi, di forza di carattere e soprattutto di motivazione personale a fare questo lavoro, che sembra il più bello del mondo, ma nasconde dietro se tanti sacrifici e tanta dedizione. Non smetterò mai di dirlo: il mondo dello Spettacolo piace a tutti ma non è per tutti!
DT