Ministero della salute, vaccino contro la febbre gialla per chi va in Brasile. Ecco le raccomandazioni attuali

adv adv adv

 

Il Ministero della Salute, nel timore legato a un allargamento del focolaio del virus della febbre gialla anche verso la costa atlantica del Brasile in aree non ritenute a rischio, raccomanda a tutti i viaggiatori internazionali che stiano per andare in Brasile la vaccinazione contro la malattia virale acuta.

adv adv adv adv

La valutazione del rischio è stata effettuata dal gruppo consultivo scientifico e tecnico sulla mappatura geografica del rischio di febbre gialla (GRYF), e pubblicata dall’OMS il 27 gennaio 2017 fra i comunicati sulle epidemie, e il 31 gennaio 2017 e 14 febbraio 2017 sul sito web dell’OMS relativo a Viaggi Internazionali e Salute.

Nell’allerta pubblicata sul sito web del nostro Ministero della salute, il comunicato specifica : “Tenendo in considerazione la velocità di diffusione osservata nello Stato di Espírito Santo, la prossimità dell’area urbana di Vitoria ai casi umani ed epizootici per i quali sono in corso gli accertamenti per infezione da febbre gialla, e l’implementazione della campagna di vaccinazione contro la febbre gialla in tutto lo Stato di Espírito Santo, il Segretariato dell’OMS ha determinato che tutto lo Stato di Espírito Santo debba essere considerato a rischio per la trasmissione della febbre gialla.

Pertanto la vaccinazione contro la febbre gialla è raccomandata ai viaggiatori internazionali che abbiano intenzione di recarsi in qualsiasi località dello Stato di Espírito Santo. Non sono state apportate alter modifiche alle altre aree del Brasile considerate a rischio di trasmissione della febbre gialla nel 2013 e pubblicate dall’OMS nel comunicato del 27 gennaio 2017.

La determinazione di nuove aree considerate a rischio per la trasmissione della febbre gialla deve essere considerata provvisoria e sarà aggiornata regolarmente.”

La situazione attuale è molto preoccupante dato che, nonostante si disponga di circa sei milioni di dosi di vaccino di riserva per le emergenze, non è stato ancor individuato un modo rapido per incrementare la produzione quando vi è un picco di richiesta.

Il nostro Paese sembra al sicuro dalla pericolosa malattia, ma finché i vaccini scarseggeranno la probabilità che la febbre gialla arrivi in Italia così come in ogni altra parte del mondo non è da escludere del tutto dato che non si può fermare la mobilità internazionale.

In ogni modo invitiamo coloro che partono o rientrano dal Brasile, tradizionale meta dei viaggi, a non allarmarsi e a rivolgersi al proprio medico di base in caso di insorgenza di sintomi compatibili con la febbre gialla durante il viaggio o al ritorno a casa essendosi recati in aree a rischio di trasmissione della febbre gialla. Inoltre si ricorda che vaccinazione contro la febbre gialla almeno 10 giorni prima della partenza.

Giovanni D’Agata
Presidente dello “Sportello dei Diritti”

advadv adv adv adv