L’ALBUM D’ESORDIO DI PAOLO MARZO

adv adv adv

paolo copertina

 TUMITURBI

 

‘‘Tumiturbi’’ è un invito a concedersi una pausa dalla frenesia compulsiva e distratta dei primi venti secondi di un mp3 radiofonico. Le otto tracce infatti si srotolano una dietro l’altra, disobbedienti alle regole di durata convenzionali, seducendo l’ascoltatore rilassato in sofà. L’album d’esordio di Paolo Marzo, virtuoso musicista e cantautore squinzanese, può essere descritto con una lunga lista di aggettivi: lento ma ritmato, delicato ma realistico, sognante ma disincantato, notturno ma non scuro, elegante, raffinato, infine ricco ma sobrio. La musica strizza l’occhio a sonorità che evocano altri tempi e altri luoghi, passando dalla chanson melanconica alla dolce bossanova e allo swing ironico, tornando circolarmente alla canzone d’autore. Il legame di Paolo Marzo con il suo paese d’origine si svela solo ai più attenti conoscitori dello stesso, ascoltando la straniante versione di ‘Quel giorno’, e il testo di ‘Sulla soglia della fuga’. Questo è il Salento di Paolo Marzo. Delicato e inaspettato è l’intro orchestrale de ‘La sposa e il pianista’ come solo JanelleMonae sa fare oltreoceano. Unica presenza femminile, nella traccia ‘Voce all’infinito’, Rosàlia De Souza che impreziosisce la canzone con la sua calda voce vellutata. Finito l’ascolto si ha voglia di andare a sentirlo dal vivo, dove Paolo Marzo si destreggia con la disinvoltura e la sicurezza congeniali ai tanti anni di esperienza sul palco.

adv adv adv adv

DT

advadv adv adv adv