VIP BUGIARDI

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IL 90% NEGA INTERVENTI ESTETICI

Dott. Calabria: il bravo chirurgo è quello che fa nascere il dubbio e le star lo sanno

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Los Angeles, 17 dicembre 2014 – Spopola a Hollywood la mania del “no bisturi”, ovvero quei vip che sostengono di non essersi mai sottoposti a nessun intervento di chirurgia estetica, ma la verità è ben diversa. Secondo una ricerca dell’Osservatorio Nathan il Saggio sulla stampa internazionale, che ogni giorno monitora centinaia di testate di tutto il mondo, circa il 90% delle star a stelle e strisce ha subito almeno un intervento estetico, più o meno invasivo, ma preferisce negarlo per motivi lavorativi e sociali. Da Glenn Close a Susan Sarandon, passando per Judi Dench, Diane Keaton, Meryl Streep, Jane Fonda ed Helen Mirren, sono numerosissime le interviste e gli articoli che riportano le opinione di queste icone dello spettacolo rivendicano di essere 100% naturali.
Numerosissimi sono gli articoli e le testimonianze, anche fotografiche, da cui si evince che abusi ed esagerazioni hanno creato un fronte trasversale anti-bisturi, dando vita a un numero impressionante di sottocategorie ( http://salud.univision.com/es/%C3%A1lbum-de-fotos/famosos-que-se-resisten-a-las-cirug%C3%ADas ). In primis, vi sono coloro che, nonosDott.Renato Calabriatante l’età avanzata, se ne dichiarano estranee, con i soliti nomi capitanati da Helen Mirren, ( http://www.metronews.fr/people/photos-ces-actrices-sur-qui-l-age-ne-semble-pas-avoir-d-emprise/mnjB!iFGor5l6txEXU/ ), poi troviamo quelle star come Kate Winslet e Gwyneth Paltrow che, ancora relativamente giovani, l’attaccano frontalmente sostenendo che in futuro non cederanno “mai e poi mai” alla tentazione ( http://salud.univision.com/es/%C3%A1lbum-de-fotos/famosos-que-se-resisten-a-las-cirug%C3%ADas ). Vi sono poi le silenziose, ovvero coloro che fanno finta di niente: da Madonna a Demi Moore, celebrità che non commentano e non smentiscono, preferendo glissare l’argomento. Ci sono infine le cosiddette “pentite del Botox”, ovvero coloro che, dopo aver esagerato con il taglia e cuci, vorrebbero la macchina del tempo per tornare indietro e, in mancanza di ciò, se la prendono con i chirurghi ( http://www.elperiodico.com/es/noticias/gente/cuore-jennifer-lopez-3670513 ). Dall’algida Nicole Kidman all’ormai irriconoscibile René Zellweger, si lamentano di non riconoscersi più allo specchio semplicemente perché nella loro lotta per l’eterna giovinezza si sono spinte troppo in là ( http://radaronline.com/photos/hollywood-celebrity-plastic-surgery-secrets-scandals-gallery/photo/788583/ ).
“Non raccontiamoci favole – commenta il Dr. Renato Calabria , il cosiddetto chirurgo delle dive, che opera tra Milano, Roma e Hollywood – sono moltissime le attrici e le cantanti che si fanno fare piccoli interventi ma sembra ormai essere una moda sparare a zero contro la nostra professione. Naturalmente non posso fare nomi per rispetto della privacy, ma quello che posso dire è che molti di questi divi sono quasi ‘obbligati’ a dire di non aver subito ritocchi per motivi economici. Se diventi testimonial di una crema – prosegue Calabria – non puoi certo dire che ti sei fatta un lifting”. Il noto chirurgo mette poi in guardia dai finti moralismi di questi vip pentiti: “Si dice che sono fiere delle loro rughe, ma se la chirurgia plastica è ben fatta, passa inosservata ed è molto natural, tanto da far credere a tutti di non averla mai fatta. Sono finiti i tempi in cui si ostentava il silicone e le mastoplastiche additive erano un must; oggi si tiene un profilo più basso e, grazie alla bravura di veri professionisti, l’obiettivo è far nascere il dubbio: si sarà operato o no? Occorre però fare attenzione a questi falsi moralismi – conclude il dr. Calabria – nel 2013 sono state praticati nel mondo oltre 23 milioni di operazioni di chirurgia estetica, per un giro d’affari di oltre 30 miliardi di dollari. Ci sono migliaia di persone che lavorano in questo settore, forse sarebbe più prudente evitare di criminalizzarli, di disoccupati ne abbiamo già abbastanza!”
In un’epoca di crisi economica e in un ambiente, come quello del cinema, dove essere vecchie può significare una pensione anticipata, è comprensibile voler correre ai ripari. L’importante è che non diventi un’ossessione e, soprattutto, ci si rivolga solo a professionisti qualificati. Il ritocco non è il male, l’ignoranza fa molti più danni!

Cinzia Ghilotti

 

 

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