LA CANONIZZAZIONE DI DUE PAPA

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Papa-Giovanni-XXIII-e-Papa Giovanni-Paolo-II-

Roma è stata invasa da fedeli provenienti da tutto il mondo per partecipare alla canonizzazione di due Papa che hanno fatto la storia della nostra terra, Papa Giovanni XXIII, il Papa Buono, e di Papa Giovanni Paolo II, il Papa che per tutti noi giovani è stato un esempio di luce e una guida concreta verso la fede e le difficoltà della vita.

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Sono le 10.15 e davanti a una piazza gremita di persone di ogni nazionalità, Papa Francesco, insieme a Papa Ratzinger, Pontefice emerito, che concelebra insieme a lui, proclama Santi Angelo Roncalli e Karol Wojtyla. Le urla di gioia si elevano dalla piazza, insieme agli applausi e alla commozione generale, alcuni hanno bisogno di assistenza medica, si stima che circa 800 persone siano state soccorse, ma nessuna di loro sia in pericolo di vita.

Alle 11 incomincia l’omelia di Papa Francesco e si rivolge alla folla con queste parole: “sono stati sacerdoti, vescovi e papi del XX secolo. Ne hanno conosciuto le tragedie, ma non ne sono stati sopraffatti. Più forte, in loro, era Dio; più forte era la fede in Gesù Cristo Redentore dell’uomo e Signore della storia; più forte in loro era la misericordia di Dio”, e si riferisce a Papa Roncalli come il “Papa della docilità dello spirito”, mentre a Papa Wojtyla come il “Papa della famiglia”.

Alle 12 circa 600 sacerdoti e 300 diaconi distribuiscono l’omelia e alla fine della Messa Papa Bergoglio passa in mezzo alla folla con la sua papa-mobile.

Le stime sono queste: 500 mila persone assiepate in Piazza San Pietro, e 300 mila nelle zone limitrofe, innumerevoli coloro che hanno seguito tutta la cerimonia dai 18 maxi schermo installati in tutta la capitale.

In un momento dove la fede spesso vacilla Papa Giovanni XXIII e Papa Giovanni Paolo II hanno fatto il loro primo miracolo: chiamare tanti fedeli e unirli tutti insieme sotto un’unica fede.

Francesca Barbato

 

“L’Amore non è una cosa che si può insegnare, ma è la cosa più importante da imparare”.

 

Giovanni Paolo II

 

 

 

 

 

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