Allerta in rete della Polizia Postale: attenzione, sui social nuova ondata di sextortion in danno di minorenni

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Lo “Sportello dei Diritti”, seguite i consigli della Polizia Postale

L’ultima allerta in ordine di tempo segnalata dalla Polizia Postale sulla sua pagina Facebook “Commissariato di PS Online – Italia” con un post riguarda un incremento improvviso delle richieste di aiuto da parte di ragazzi e ragazze contattate da profili social di apparenti coetanei che richiedono immagini sessuali e minacciano di diffonderle senza controllo in rete, in cambio di denaro.

Tutto inizia con qualche commento o like sui profili social, si passa poi alla messaggistica, si avviano video chat e le immagini si fanno più intime. Nei giorni seguenti, il martellamento online include messaggi, chiamate e la richiesta di somme di denaro, ultimatum e scadenze alle quali le vittime devono attenersi, se non vogliono che le immagini sessuali vengano diffuse agli amici e ai parenti. I pagamenti spesso avvengono con versamenti su carte prepagate. Le vittime si sentono in trappola tra la vergogna di aver agito con leggerezza e il terrore della diffusione delle immagini intime.

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Consigli per i ragazzi

Se ti piace conoscere nuove persone in rete, stai attento! Stanno aumentando i casi in cui viene richiesto denaro sotto la minaccia di diffondere immagini sessuali condivise sui social: questa condotta è un reato, si chiama sextortion.

  • Non pagare le somme richieste. Non smetteranno di chiedere denaro se pagherai, ma capiranno che sei capace a farlo e si faranno più insistenti;
  • Non vergognarti per aver mandato tue immagini intime: spesso le persone che fanno queste cose sono criminali organizzati che conoscono gli interessi dei ragazzi;
  • Non cancellare i messaggi di chi ti minaccia, non chiudere i profili social su cui vieni contattato ma fai gli screenshot di conversazioni e minacce;
  • Fai una segnalazione sul nostro portale www.commissariatodips.it e chiedi aiuto, da soli è più difficile risolvere questo tipo di problemi;
  • Parlane con i tuoi genitori, saranno contenti di aiutarti a risolvere un problema. Se hai più di 14 anni, ricordati che puoi sporgere una denuncia, anche in modo autonomo, in qualsiasi ufficio di Polizia.

Consigli per i genitori

La sextortion è un fenomeno che sta interessando un numero progressivo di ragazzi/e in rete. Si tratta di adulti e/o organizzazioni criminali che avvicinano online gli adolescenti, li spingono in conversazioni virtuali di tipo sessuale, acquisiscono immagini e video intimi e poi richiedono somme di denaro per evitare la pubblicazione online del materiale privato. Se a tuo figlio/a è capitato qualcosa di simile:

  • Non giudicare il suo comportamento ma valuta che la vergogna e il senso di panico che può provare lo mettono a rischio di sentirsi soli e senza una soluzione possibile;
  • Ascolta quanto tuo/a figlio/a ti racconta, acquisisci con calma tutte le informazioni e rassicuralo che non è il solo ad essere incappato in questo tipo di situazioni;
  • Procurati gli screen shot delle conversazioni con chi lo minaccia e recati, quanto prima, in un ufficio di Polizia per sporgere una denuncia: la tempestività in questi casi è fondamentale per risolvere al meglio le indagini.
  • Non cancellare immagini, video e non chiudere i profili social prima di aver fornito queste informazioni alla Polizia;

Si tratta di un’efficacie allerta che per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” può evitarci molti grattacapi. Nel caso siate comunque incappati in una situazione di questo tipo potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

 

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