Dipendente prende l’aereo ogni giorno, dal lunedì al venerdì, per andare al lavoro in ufficio: 800 km andata e ritorno

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Ogni giorno una dipendente di AirAsia proveniente dalla Malesia settentrionale vola per recarsi al lavoro nella capitale Kuala Lumpur, distante 400 chilometri. Ogni settimana percorre più di 4.000 chilometri in aereo. Ogni giorno segue lo stesso rituale: sveglia alle 4 del mattino, partenza in macchina alle 5 del mattino. Come molti dipendenti che iniziano a lavorare presto? Sì, tranne per il fatto che guida fino all’aeroporto di Penang, la città in cui vive, nel nord della Malesia. Poi prende un aereo per raggiungere il suo posto di lavoro, situato a 400 chilometri di distanza, nella capitale Kuala Lumpur. Questo rituale, seguito cinque giorni alla settimana, dal lunedì al venerdì, è quello di Racheal Kaur, raccontato al media CNA Insider, individuato da BFMTV. In qualità di assistente responsabile del reparto operazioni finanziarie di AirAsia, ha il lusso di volare due volte al giorno senza doversi preoccupare del suo impatto ambientale. Dopo un volo di 30-40 minuti, ogni giorno arriva in ufficio alle 7:45.

Avrebbe potuto vivere a Kuala Lumpur durante la settimana e tornare a casa nei fine settimana, ma ha scelto di fare il pendolare ogni giorno per vedere crescere i suoi figli di 11 e 12 anni. A causa del suo lavoro, i suoi viaggi gli costano circa 10 euro al giorno e 236 euro al mese. Come si tiene occupata durante i suoi viaggi? Semplicemente prendendoti del tempo per lei. “Prego, rifletto sulla mia vita e poi ascolto musica mentre osservo la natura attraverso la finestra “, spiega. Soprattutto, fà i calcoli. Se vivesse a Kuala Lumpur, dovrebbe pagare 322 euro al mese di affitto per l’alloggio, una cifra superiore ai 236 euro spesi per il volo. Anche il cibo è molto più caro a Kuala Lumpur: 128 euro al mese, rispetto ai 64 euro di Penang.

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E anche se il ritmo è estenuante, le piace rivedere i suoi figli ogni sera: “Tutta la stanchezza scompare. “È una gioia “, dice, dando per scontato i suoi risparmi e la sua felicità a scapito dell’ecologia: “Alcune persone mi dicono che sono pazza”. Secondo le stime dei nostri colleghi, l’impronta di carbonio raggiunge i 280 chilogrammi di CO2 al giorno. Dopo un anno, emette complessivamente circa 67,2 tonnellate di CO2.

A titolo di paragone, secondo i dati Oxfam pubblicati a fine 2024, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, un miliardario tra i 50 più ricchi del mondo emette in media 7.746 tonnellate di CO2 ogni anno con il consumo di jet privati ​​e yacht. Per Racheal Kaur non è altro che un mezzo di trasporto e nei suoi sforzi è sostenuta dal suo datore di lavoro, AirAsia.

Foto puramente indicativa – Fonte web

 

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