ROMA – Su iniziativa del Senatore Della Porta Costanzo e il sostegno del Senatore Paolo Marcheschi, mercoledì 15 gennaio è stato presentato alla stampa, presso il Senato della Repubblica, Sala Caduti di Nassiriya, Palazzo Madama – il progetto “Cantare in libertà”, laboratorio di canto per i detenuti. Noi di DiTutto c’eravamo.
Questo progetto, di grande valore sociale e umano, coinvolge direttamente i detenuti della Casa Circondariale di Foggia e si fonda sull’idea del canto come strumento di liberazione e crescita personale. La musica, infatti, facilita un percorso di sviluppo emotivo e rieducativo, permettendo ai partecipanti di esplorare ed esprimere le proprie emozioni attraverso la voce e il corpo. “Cantare in Libertà” è un’iniziativa nata dalla sinergia tra la Chiesa Valdese, l’UlEPE (Ufficio Locale di Esecuzione Penale Esterna), il CSV Foggia e il cantautore e formatore Valerio Zelli, frontman della storica band ORO. L’iniziativa progettuale vanta il patrocinio della Provincia di Foggia – Consulta Provinciale per la Legalità e il sostegno della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia. Nel corso del progetto, diretto da Valerio Zelli, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di avvicinarsi al canto e di esprimersi attraverso la musica.
A suggello di questo percorso è stata organizzata una registrazione discografica in collaborazione con l’etichetta MRI (Music Records Italy) di Fernando Mameli. L’etichetta si è impegnata a devolvere, insieme con la Maqueta Records, un terzo degli eventuali guadagni derivanti dall’opera discografica ad un Ente del Terzo Settore individuato dal CSV Foggia, con lo scopo di sostenere i detenuti in condizioni di indigenza. Il successo del progetto è stato reso possibile grazie al forte supporto della Casa Circondariale, in particolare della direttrice Giulia Magliuolo, del capoarea Maria Giovanna Valentini e del Comandante della Polizia Penitenziaria Claudio Ronci, ma soprattutto grazie all’entusiasmo dei detenuti.
Il 16 dicembre u.s. si è svolto in carcere uno spettacolo, a chiusura di un percorso formativo, con i detenuti che hanno cantato alcuni dei più grandi successi degli ORO: “Padre Nostro” (Sanremo ’97), “Vivo per lei”, “Quando ti senti sola”, “Rose rosse e caffè”, oltre che una cover scelta liberamente da ognuno di loro. L’evento ha rappresentato un momento di condivisione e speranza per un futuro più inclusivo.
«Io avevo un sogno – ha dichiarato il cantautore Valerio Zelli – ed era quello di prodigarmi per qualcuno che avesse la voglia di reagire di poter creare qualcosa dal dolore che arriva dentro. Questo perchè nella mia passata esperienza sono sempre stato molto vicino ad iniziative benefiche. Se chi finisce in un posto come questo avesse anche la possibilità di potersi esprimere con cose che poco c’entrano in un posto come quello forse potrebbe anche avere l’opportunità per riflettere sulla vita. Ho capito – continua Zelli – che il privilegio di poter vivere i propri sogni, di poter determinare la propria quotidianità e l’esistenza è una cosa che bisogna anche meritare perchè non è dovuta è voluta. Noi vogliamo e dobbiamo essere migliori di quello che pensiamo di essere possiamo essere un tramite con chi abbiamo vicino con chi ha necessità anche di avere un po’ di fiducia… – Aggiunge Zelli – ringrazio il senatore Della Porta per l’occasione, il privilegio che mi ha concesso di essere qui a presentare il nostro progetto e il Senatore Marcheschi, per l’attenzione ed il sostegno”. (Nella foto Valerio Zelli e Patrizia Faiello)
Conclude il Senatore Costanzo Della Porta: «Io ho conosciuto Valerio, durante una serata musicale, nel mio comune di residenza, comune nel quale esercito ancora la funzione di sindaco. Ho avuto modo di apprezzare, non solo le sue doti canore che tutti conosciamo, ma anche la sua umanità. Quando mi ha spiegato quello che fa per i ragazzi meno fortunati ho avuto la conferma di quello che mi era passato dal suo modo di porsi così gentile ed educato. Certamente il carcere può essere un modo per riabilitare e qualificare anche la vita di questi ragazzi. Immediatamente ci siamo messi in moto per organizzare questa conferenza stampa il merito è tuo Valerio non il nostro. Noi siamo i Senatori della Repubblica che accogliamo con molto entusiasmo le istanze che arrivano dal territorio, soprattutto quando sono istanze intelligenti e di cuore. Non diciamo di si a tutti. Quando riteniamo che una cosa non meriti non dobbiamo farla per forza. Questa invece è un’occasione giusta perchè credo che anche le istituzioni debbano essere vicine a tutti, senza distinzione alcuna, quando un progetto è buono. Io mi auguro che grazie a questo momento tu possa continuare ad alleviare le pene di questi detenuti e magari grazie al tuo contributo possano anche capire dove hanno sbagliato.»
“Cantare in Libertà”, grazie alle etichette discografiche MRI e MAQUETA Records, diventerà un disco con una nuova versione incisa con i detenuti di Padre Nostro, successo degli ORO a Sanremo 1997 e Angeli e Demòni, l’inedito scritto da Valerio Zelli tra le mura della Casa Circondariale di Foggia.
Patrizia Faiello