Disporre di un’auto di proprietà è ancora fondamentale per la maggior parte delle famiglie italiane. Tuttavia, questi veicoli comportano delle spese fisse che a volte possono impattare in modo piuttosto significativo sul budget familiare.
Una pianificazione attenta e accurata delle uscite può rendere il mantenimento dell’auto più sostenibile, ma solo analizzando i costi fissi si può comprendere dove e fino a che punto si possa realmente risparmiare.
L’importanza di valutare l’impatto della rata sul lungo termine
Tra i costi fissi che impattano maggiormente sulle spese dell’auto, ci sono quelli relativi all’importo della rata da corrispondere mensilmente in caso di acquisto finanziato.
Si tratta di un’uscita che ha infatti un importo che varia in base al costo dell’auto e ai tempi di rimborso: di conseguenza, per fare in modo che questa voce di spesa non impatti troppo sul budget familiare sul lungo periodo, è essenziale o prevedere un’estensione del periodo di ammortamento – anche se ciò potrebbe comportare un aumento della quota interessi – o acquistare di un’auto non troppo costosa, eventualmente optando per la convenienza offerta dai veicoli di seconda mano.
Auto: come risparmiare sul premio dell’RCA
Uno dei costi fissi da sostenere per gli automobilisti è quello relativo alla polizza auto, in quanto la Responsabilità Civile è obbligatoria per legge per tutti i veicoli a motore nel nostro Paese.
Su questo fronte, per risparmiare sulla spesa è possibile innanzitutto valutare di stipulare un’assicurazione online. I prodotti digitali, infatti, in genere si contraddistinguono per i costi più competitivi rispetto a quelli che caratterizzano le polizze tradizionali.
Dopodiché, per ottimizzare i costi è importante passare in rassegna le diverse opportunità attualmente disponibili sul mercato, un’attività di ricerca che può essere condotta in modo agevole e in tempi piuttosto rapidi.
Al giorno d’oggi, infatti, è possibile trovare l’assicurazione auto più economica con il supporto di portali di comparazione come Assicurazione.it, che permettono di mettere a confronto in pochi click le proposte delle principali compagnie del settore, fornendo di volta in volta preventivi del tutto personalizzati.
Riuscire a confrontare diversi prospetti permette di valutare quale società, a parità di condizioni, possa garantire la soluzione più conveniente. È bene ricordare infatti che il premio di una polizza auto è calcolato in base a una serie di variabili, tra cui l’età dell’automobilista, la tipologia del veicolo, la classe di merito, la regione di residenza e tutta una serie di parametri variabili da compagnia a compagnia. Un’attenta fase di confronto è il solo modo per valutare correttamente il prezzo della polizza, in modo da fare la scelta giusta anche alla luce dei servizi offerti.
Consigli utili per ottimizzare la spesa del bollo
Il bollo è un’altra delle spese fisse con cui devono confrontarsi gli automobilisti e, anche in questo caso, è possibile adottare alcuni accorgimenti per contenere i costi.
Innanzitutto, è bene valutare le opportunità messe a disposizione dalla propria area di residenza. Alcune regioni, per esempio, permettono di usufruire di uno sconto sulla spesa da versare nel caso in cui si corrisponda la somma in un’unica soluzione oppure optando per il pagamento automatico, tramite domiciliazione bancaria.
Sempre a livello regionale vengono anche regolate le esenzioni relative al pagamento del bollo auto per i veicoli ibridi ed elettrici, uno dei provvedimenti attuati nel nostro Paese per incentivare la mobilità sostenibile.
Si va, per esempio, dal sollevamento permanente del pagamento da parte di Lombardia e Piemonte per le auto elettriche alla sospensione per il primo quinquennio attuato da tutte le altre regioni. Per quanto riguarda le vetture ibride, invece, laddove presente l’esenzione generalmente copre i primi 3 anni dall’immatricolazione, con alcune regioni – tra cui le Marche, la Lombardia e la Basilicata – che arrivano fino a 5 anni.
Infine, può essere utile ricordare che il costo del bollo auto è influenzato soprattutto dai cavalli del veicolo, dunque l’entità della spesa da versare sarà direttamente proporzionale al motore della vettura selezionata.
Come ridurre i costi per il tagliando
Anche il tagliando è una spesa da considerare tra i costi fissi di gestione: per i veicoli nuovi è in genere richiesto dopo il primo anno o al superamento della soglia dei 10-12 mila chilometri, mentre successivamente è previsto ogni 15-20 mila chilometri percorsi.
Il costo, che può variare in base al check up e alle eventuali riparazioni richieste, oscilla tra poche decine a qualche centinaio di euro. Tuttavia, effettuare regolarmente i controlli previsti dal tagliando permette di mantenere l’auto in condizioni sempre ottimali, prevenendo eventuali imprevisti e risparmiando sulle spese di manutenzione straordinaria.