Il Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento – Museo Civico di Montevarchi, per il quarto anno consecutivo, torna a proporre “Vorreiandarealmuseo. Percorsi di accessibilità museale”, un ampio programma di visite e iniziative dedicate ai pubblici con esigenze specifiche e disabilità, con cui l’istituzione conferma il suacostante impegno nell’inclusione e nell’abbattimento delle barriere sociali, sensoriali e cognitive. Da ottobre 2024 a maggio 2025, percorsi dedicati a non vedenti e non udenti, incontri per persone con Alzheimer, attività rivolte ad anziani, a ragazzi affetti da autismo e a famiglie straniere, renderanno le collezioni del museo fruibili a tutti, offrendo occasioni di confronto, riflessione e condivisione, per una cultura e un’arte sempre più accessibili e inclusive.
Coordinato da Federica Tiripelli, direttrice del Museo Civico di Montevarchi, e cosostenuto dalla Fondazione CR Firenze nell’ambito del bando “Arte – Valorizzazione Musei, Biblioteche e Archivi 2023”, il progetto è realizzato anche grazie al sostegno dei numerosi partner: MTA – Sistema Museale Musei Toscani per l’Alzheimer, Museo Tattile Statale Omero di Ancona, UFSMIA – USL Toscana sud est, ISIS Valdarno, ASP Montevarchi, ENS – Ente Nazionale Sordi, Autismo Arezzo, Associazione Abbracciamo il Valdarno e Associazione Fotoamatori Francesco Mochi. L’Associazione Italiana Ricerca Alzheimer Onlus – Airalzh ha concesso il patrocinio.
Dopo i video in Lingua dei Segni Italiana (LIS) che raccontano il museo e il suo patrimonio, già disponibili in loco e online, l’offerta rivolta ai non udenti si amplia grazie ad un calendario di visite guidate in LIS che permetteranno ai visitatori sordi di conoscere le numerose opere custodite al Cassero, tra bronzi, marmi, gessi, terrecotte e disegni. Per garantire l’accessibilità anche ai non vedenti e agli ipovedenti, oltre ad una serie di visite tattili ideate con il coinvolgimento di alcune sezioni toscane dell’Unione Italiana Ciechi, il Museo Civico di Montevarchi ospiterà in più date la performance/laboratorio “Tactum”, curata da Agnese Lanza, danzatrice vedente, e Giuseppe Comuniello, danzatore non vedente. Nell’esibizione i ballerini si faranno estensione dell’opera d’arte: lasciandosi trasportare da ciò che hanno percepito attraverso le mani, creeranno una danza con la quale riproporranno le forme, le linee e le curve delle statue, trasmettendone le sensazioni al pubblico. Gli incontri, aperti anche a normovedenti, termineranno con un laboratorio nel quale i partecipanti potranno sperimentare personalmente un approccio sensoriale all’arte.
Nell’ambito del progetto pilota di rete M.I.R.A. – Musei in rete per l’autismo, attivato in collaborazione con il Museo Paleontologico di Montevarchi, saranno effettuate visite semplificate a tappe per bambini e adolescenti affetti da autismo. Condotte da un educatore museale qualificato affiancato da un educatore psicologo, alterneranno laboratori a momenti di osservazione, condivisione e creatività, per favorire l’autonomia e il benessere dei ragazzi. In calendario anche attività a cura della compagnia teatrale Diesis Teatrango, guidate da Piero Chierici, che da anni si occupa di creazione artistica, drammaturgia e pedagogia del teatro sociale ed educativo.
Grazie alla collaborazione con l’Istituto di Istruzione Superiore ISIS Valdarno, capofila per le Scuole della ASL Toscana sud est del progetto di inclusione e apprendimento “Margherita”, è stato invec organizzato un percorso per una classe dell’Istituto tra i cui studenti è presente anche un adolescente autistico.
I giovani pazienti del Centro Diurno dell’UFSMIA – ASL Toscana sud est saranno infine coinvolti in un ciclo di appuntamenti per promuovere la riacquisizione di autonomie personali, la capacità di relazionarsi e socializzare, attraverso progetti individualizzati.
Il programma prevede anche incontri rivolti alle persone con Alzheimer e ai loro caregiver, parte del più ampio progetto “Bartolea Caffè” attivato dal Comune di Montevarchi e destinati ai nuclei familiari del Valdarno Superiore. In ogni appuntamento, sotto la supervisione di un team di lavoro multiprofessionale, verrà proposta l’osservazione di una scultura, cui seguiranno lo scambio di impressioni ed emozioni e in alcuni casi momenti di attività pratica. I soci dell’Associazione Fotoamatori Francesco Mochi documenteranno il tutto con fotografie che, insieme a poesie e racconti dei partecipanti, saranno raccolti in un piccolo quaderno, testimonianza tangibile delle esperienze vissute.
In un percorso tra il museo e la Casa di Riposo “ASP Montevarchi” si svolgeranno attività di stimolazione cognitiva in grado di aiutare gli anziani ospiti dell’RSA a mantenere, sollecitare e persino a migliorare le capacità residue. Alcuni degli appuntamenti, rivolti a piccoli gruppi di bambini e anziani, permetteranno a questi ultimi di vivere momenti di serenità, spensieratezza e responsabilità, e ai più piccoli di allacciare relazioni significative al di fuori della propria famiglia.
Nell’ambito del corso di italiano organizzato dall’associazione Caritas Solidarietà e Accoglienza – Progetto Faisa, rivolto alle donne straniere, il museo realizzerà incontri per supportare processi di inclusione sociale e integrazione tra la popolazione locale e i nuovi residenti di origine immigrata. Strutturati in piccoli gruppi e modulati in base al modello di conoscenza della lingua, saranno concepiti come reciproche occasioni di conoscenza, di scambio culturale e di dialogo. La domenica pomeriggio, a primavera, saranno inoltre attivate iniziative per le famiglie, con l’obiettivo di coinvolgere l’intero nucleo domestico in laboratori che coniughino le esigenze educative con il gioco e il piacere della scoperta.
Maggiori informazioni sui singoli progetti, le date di inizio di ognuno e le modalità di partecipazione si possono trovare sul sito del Cassero per la scultura di Montevarchi www.ilcasseroperlascultura.it / Tel.055 9108274