In vista dell’appuntamento elettorale nel 2024, si fa strada anche a Piombino, come in molte parti del Paese, una proposta civica libera e svincolata da bandiere di partito che, nella città dell’acciaio, hanno prodotto negli ultimi venti anni tante passerelle e promesse mancate: è di questa mattina (sabato 24 novembre) la presentazione di “Progetto Piombino” un percorso civico guidato da Giuliano Parodi, già sindaco di Suvereto ed ex vicesindaco e assessore al comune di Piombino, per riportare il cittadino e il lavoro al centro delle strategie politiche di Piombino, superando le contrapposizioni partitiche che, negli ultimi decenni, hanno dilaniato il tessuto sociale e portato solo promesse e passerelle.
La città di Piombino fa i conti con una situazione economica stagnante ed i cittadini esprimono sempre meno fiducia verso le usuali coalizioni partitiche che hanno amministrato la città: dopo 70 anni di indiscusso governo della sinistra ed un cambiamento mancato da parte dei partiti di centro/destra, che hanno governato la città negli ultimi 4 anni senza riuscire ad imprimere la svolta promessa nella campagna elettorale 2019, è il momento per i cittadini di occuparsi in prima persona del futuro della città.
“Progetto Piombino” è composto da cittadini provenienti da esperienze e da percorsi differenti ma uniti da una convinzione: la città non deve più esser preda degli appetiti economici e politici di turno ed è necessario ribaltare l’approccio di governo degli ultimi anni iniziando a ragionare in maniera strategica e sistemica invece di rincorrere l’emergenza di turno perdendo di vista il quadro complessivo.”
Il gruppo fondante si riunisce intorno alla persona di Giuliano Parodi ed è composto da: Michele Bozzola (ex consigliere comunale) 51 anni ferroviere, Riccardo Bibbiani 46 anni dipendente JSW, Sandro Murgia 70 anni pensionato, Francesca Verlezza 39 anni impiegata, Alessandra Ferrari 40 anni addetta di laboratorio, Gianna Madau 58 anni agente immobiliare, Valentina Moscarini 25 anni gestore Azienda agricola, Cesare Bonanni 32 anni lavoratore autonomo, Eduardo D’Arienzo 33 anni imprenditore, Irene Mezzacapo 44 anni musicista, Elena DeStefano 45 anni, tecnico di psicologia del lavoro, Alberto Romagnoli 51 anni impiegato, Antonio Baronti 59 anni lavoratore autonomo.
“La principale risorsa da cui attingere per contrastare la nociva politica dei “no” pregiudiziali e della propaganda del piacere a tutti e a tutti costi” spiegano nel corso della conferenza stampa “sta nel ricostruire il senso di comunità dei piombinesi e nell’individuare le strategie necessarie per mettere a sistema tutte le tipicità del nostro territorio e superare le criticità che si sono generate nei decenni.”
Piombino è in grado di richiamare ed accogliere interesse da parte di soggetti esterni ed è vitale intercettare investitori e investimenti che possano creare lavoro e alimentare una solida economia cittadina; per far questo la città deve essere governata in maniera seria e autorevole ed è necessario un mix di esperienza amministrativa e passione di cittadini e professionisti di Piombino che conoscono il territorio e che sono immersi da anni in tutti gli ambiti.
“Negli ultimi anni Piombino si è di fatto isolata – commenta Giuliano Parodi – tagliando i ponti sia con gli altri enti locali della Val di Cornia che con gli organismi esterni; essere un progetto libero da bandiere ci consente di dialogare con tutti senza pregiudizi o per interessi di partito. Vogliamo impegnarci in modo determinato e costante nel tessuto sociale per rispondere in maniera tempestiva alle necessità dei cittadini e collocare ogni singola azione all’interno di una strategia amministrativa di lunga visione: in situazioni complesse, come quella in cui si trova Piombino ormai da decenni, non è efficace affrontare i problemi “uno alla volta” ma è indispensabile farlo contemporaneamente, perché non esiste un “problema” che non abbia collegamenti diretti o indiretti con un altro.
Concludono “Piombino ha bisogno di meno promesse e più fatti concreti, amministrare vuol dire fare scelte non dettate dall’esclusiva ricerca del consenso immediato ma necessarie: abbiamo bisogno di competenza, capacità di ascolto e rapidità d’intervento. Il tempo non è più una variabile trascurabile in una città al collasso da decenni.”
“Progetto Piombino” aprirà a breve una sede in cui incontrare fisicamente tutti coloro che sono interessati a conoscere e aderire al progetto civico; sin da ora è possibile contattare il gruppo tramite la e-mail: progettopiombino@gmail.com e seguendo i canali fb e instagram del gruppo.