Dopo due anni, Stefania P. Nosnan torna con un romanzo ambientato nel 1944 e tratto da avvenimenti realmente accaduti. Il patto delle aquile missione Chicago-Texas, per Bonfirraro editore e distribuito da Messaggerie.
Una trama intensa, drammatica, da pochi conosciuta e come solo l’autrice, con la sua scrittura fluida e profonda, riesce a portare a galla. Stefania P. Nosnan trasporta il lettore nel cuore della Seconda Guerra mondiale e precisamente tra le colline friulane all’interno della missione alleata segreta Chicago-Texas, questo è il suo nome, che deve mettere d’accordo le due brigate partigiane molto attive in quelle zone.
L’obiettivo è indebolire e colpire il nemico nelle retrovie, durante la ritirata. “È una storia particolare di cui ne sono venuta a conoscenza tramite alcune ricerche. Quel periodo storico è pieno di azioni eroiche ed eroi sconosciuti, che hanno in qualche modo cercato di cambiare un momento storico così importante e drammatico” dichiara l’autrice. “In modo romanzato mi piace far conoscere al lettore anche questi momenti, che non devono essere dimenticati.”
Con Il patto delle Aquile Stefania P. Nosnan colloca il suo romanzo tra le colline verdeggianti del suo amato Friuli-Venezia Giulia, presentando al lettore una storia di umanità, tenacia, ribellione e coraggio, ma anche di sofferenza e voglia di vivere. L’abbiamo intervistata.
Come è nata la voglia di raccontare questa storia?
Cerco storie all’interno di altre storie. Sono quelle piccole e poco conosciute azioni che invece si rivelano dei fatti non così marginali, a me piace che emergano per far capire che anche una piccola iniziativa può fare la differenza. Credo che la storia non sia fatta solo di grandi imprese.
Perché il genere storico che ai più è considerato di nicchia?
Primo perché ci sono già tantissime autrici che scrivono romance e poi amo moltissimo la storia, quella raccontata dai grandi vecchi che piano piano stanno scomparendo. Adoro quando incontro qualcuno e mi riporta le gesta del nonno o del bisnonno. Negli occhi dei nipoti di può leggere l’orgoglio per i loro parenti e questo mi intenerisce e mi porta a continuare a narrare di quelle gesta. Mi piace anche il genere giallo e ho scritto alcuni romanzi negli anni scorsi e sono in mano alla mia agente letteraria.
Scrittrice quindi anche lettrice.
Di solito funziona così… ma le mie letture variano, non ho una preferenza. I miei scrittori preferiti sono Hannah Arendt ed Elie Wiesel; credo che La banalità del male della Arendt e La notte di Wiesel dovrebbero essere letti nelle scuole. Non sono letture leggere, ma riescono a penetrare nell’animo e a sconvolgerlo. Gli altri scrittori che adoro sono Ken Follett, Lili Gruber e James Patterson.
Oltre a scrittrice è anche socia di un’azienda di consulenze, conduce un format streaming, è direttrice editoriale di Life Factory Magazine… e che altro?
Sono commissaria all’interno della commissione Pari Opportunità e coordinatrice della Brassotti Agency & Associati. Mi piace variare e odio la staticità. Forse altri direbbero che amo complicarmi la vita. Diciamo che riesco a settorializzare tutto.
Quando riesce a scrivere?
Nel week-end, ma al momento vivo di rendita con i manoscritti che avevo già nel cassetto e che piano piano vedono la luce.
Allora è già pronto il suo prossimo romanzo?
Certo! Ma per scaramanzia non dico nulla e per il momento mi dedico alle presentazioni de Il patto delle aquile.
Patrizia Faiello
La trama del romanzo
Ispirato alla missione alleata Chicago-Texas realmente accaduta. Michael Salmi è capitano della divisione aviotrasportata americana 101 Airborne ed è anche un agente del Special Operations Executive, di stanza a Londra. Dopo una riunione congiunta e segreta tra i servizi segreti inglesi SOE e americani al capitano viene dato l’ordine di partire.
La destinazione di Michael è il Nord Italia nella zona d’operazioni del Litorale Adriatico, situata in Friuli Venezia-Giulia, dove la Resistenza sta combattendo contro i nazisti che si stanno ritirando. Il lancio notturno fallisce l’obiettivo, ma Michael si ritrova ugualmente in territorio nemico. È ferito e senza i commilitoni che lo possono supportare.
In suo soccorso arriva Fanny Disnan, una giovane staffetta partigiana, che lo nasconde in un rifugio. Le truppe naziste, con a capo lo spietato Oberleutnant Halder, sono alla caccia del capitano americano e setacciano ogni paese, provocando anche la morte di alcuni abitanti, tra cui i genitori di Fanny.
Colpita dalla tragedia e assetata di vendetta, la giovane donna aiuta Michael a raggiungere, tra le colline friulane, la Brigata Osoppo capitanata dal tenente Almo, un ex militare del Regio Esercito che ha preferito combattere per la causa partigiana, invece di prestare giuramento alla nuova Repubblica di Salò. Quando i nazisti assaltano il gruppo di partigiani, Michael e Fanny cercano la salvezza nei boschi e iniziano un’interminabile marcia verso il Veneto.