A pochi giorni dall’uscita del nuovo singolo di Daniele Nicolò, “Tutte quelle volte”(in radio e negli stores dal 27 maggio) arriva l’anteprima video su TGCom24 il giorno 1 giugno, cui segue la pubblicazione sul canale ufficiale You Tube dell’artista il 3 giugno https://youtu.be/VEAeokiGkEo .
“Tutte quelle volte” è la storia di un rapporto tormentato, in cui per sentirsi corrisposti ci si fa la guerra, portando l’altro al limite della sopportazione. È l’espressione della classica antitesi amore-odio, tra forze opposte, attrazione e repulsione, una miscela esplosiva che si manifesta sì nello scontro tra i due, ma è anche espressione dell’incontro tra parti di sé scisse, che desiderano ricongiungersi, si cercano senza trovarsi, finché una non si riconosce nell’altra come parte di un’unica identità.
Un testo che ci racconta, quindi, di “Tutte quelle volte” in cui è stato necessario distruggere per ricreare un amore, un rapporto, o più semplicemente se stessi. Ne parliamo con Daniele, in esclusiva per i lettori di DiTutto.
Come nasce “Tutte quelle volte”?
Nasce in una notte insonne dopo una lite di coppia, in cui sentivo di non essere compreso. Incomprensione che, nel tempo, ha causato uno scontro continuo in cui ci si faceva del male a vicenda. Il tutto mi ha messo davanti ad una parte di me più “oscura”, che spesso purtroppo emerge.
Raccontaci qualcosa del video appena uscito…
Il video vuole rappresentare proprio questo dualismo attraverso la ricerca, da parte del protagonista, di un qualcosa che poi si svela essere se stesso, o meglio, l’altra parte di sé. Il tutto si svolge in un contesto più leggero, durante una festa. Abbiamo avuto la fortuna di disporre di una location molto suggestiva, ovvero una villa dei primi del ‘900 costruita dall’ architetto Piacentini. Girare questo video è stata un’esperienza molto divertente, anche perché sono state coinvolte diverse persone, in qualità di comparse, con le quali si è venuto a creare un vero clima di festa. Naturalmente avevo un’ansia terribile per la scena del tuffo in piscina, perché doveva essere” buona la prima”, come si suol dire, ma alla fine anche quel momento è stato molto divertente ed è andato tutto benissimo.
Come si è svolto tuo percorso artistico fino ad oggi?
Il mio percorso artistico inizia tanti anni fa, con le classiche serate di pianobar e concorsi canori, poi con la partecipazione ad alcuni format televisivi (“Uno mattina”, “I Raccomandati”, “The voice”). Successivamente, alcuni motivi personali mi hanno portato ad allontanarmi dalla musica per diversi anni, finché, circa tre anni fa, ho trovato il coraggio di rimettermi in gioco. Da lì, la nascita del mio ultimo progetto, grazie al quale, come primo traguardo, ho partecipato al Premio Mia Martini 2021, vincendo il premio della critica con il mio inedito “Scabrosa Atipìa”. A questo ha fatto la seguito la pubblicazioni dei mie primi due singoli, “Dentro l’eco” e “Sabbia e Petrolio”. Una ripartenza che è frutto della collaborazione con Pietro Cunsolo e Ilario Sergi. Ci siamo incontrati artisticamente durante il primo lockdown quando, liberi da impegni lavorativi, abbiamo iniziato, quasi per gioco, a divertirci con la musica. Col tempo il gioco si è trasformato in una vera collaborazione artistica, una sinergia che si va consolidando sempre più nel tempo.
Cosa progetti per i prossimi mesi?
I prossimi mesi mi vedranno impegnato nella realizzazione e nella promozione di altri pezzi e, contestualmente, nella partecipazione ad alcuni concorsi di rilievo. Inoltre, si sta concretizzando l’idea di realizzare un album con alcuni dei brani già pubblicati ed altri che sono in fase di lavorazione. Quindi non posso dire altro che seguitemi per tutte le news in arrivo: saranno tante sicuramente…
Ph. Giulio Cafasso