Continua il nostro viaggio nel mondo dei super alimenti naturali, i ‘super-foods’. Oggi parliamo del mirtillo rosso.
Il mirtillo rosso dal punto di vista botanico è un arbusto della famiglia delle Ericacee. Noto anche come mirtillo americano (Vacciniummacrocarpon) o mirtillo rosso americano, è infatti molto diffuso nell’America Settentrionale, dove lo si trova abbondantemente nelle foreste e nelle zone paludose.
La droga da cui si estrae l’estratto secco è rappresentato dalle bacche rosse. Gli integratori alimentari di mirtillo americano sono spesso adoperati contro le infezioni del tratto urinario. Questo utilizzo del mirtillo rosso per risolvere questo tipo di infezioni risale ai tempi dei nativi americani.
L’effetto antimicrobico dell’estratto secco sulle vie urinarie non è dovuto solo, come si pensava un tempo, alla sua acidità,che modificando il ph locale, crea un ambiente che rende impossibile la crescita batterica ma piuttosto alla capacità di ridurre l’adesione dei batteri fimbriati come l’Escherichia Coli alle cellule della vescica.
Le proprietà delle bacche di mirtillo rosso sono dovute alla presenza dei pigmenti noti come di proantocianidine, polifenoli complessi appartenenti alla grande famiglia dei bioflavonoidi. La riduzione dell’adesione dei batteri fimbriati non è quindi assolutamente definibile come un’azione antibiotica, ma di sicuro, con l’utilizzo dell’estratto di mirtillo rosso, si riducono le infezioni urinarie importanti e le loro recidive.
Ricordiamo che l’uso costante dell’antibiotico-terapia ha creato nel tempo un’incredibile aumento della resistenza batterica con frequenti recidive, soprattutto nelle donne. Il mirtillo rosso così rappresenta un’ alternativa nella cura e nella profilassi antibatterica a lungo termine. Il mirtillo rosso è inoltre ricchissimo di antiossidanti e vitamine dalle proprietà antinvecchiamento (antiageing) ed utilizzato per molti anni può ritardare la comparsa delle rughe.
Il mirtillo rosso è una buona fonte di ferro, vitamine A ( soprattutto del suo precursore, il betacarotene) e Acido Ascorbico (Vitamina C). Può essere usato anche per disturbi come la miopia, la retinopatia e come antidiarroico.
Il Mirtillo Nero è noto anche come VacciniumVitis-Idaea; questo nome latino avrebbe come significato “vite del monte Ida”, “montagna sacra” nell’isola di Creta, dove vide la luce Zeus.
Molti sono gli studi sulle attività anti-mutagene del mirtillo rosso, una in particolare mi ha colpito recentemente.
Un recente studio realizzato presso l’Università del Massachusetts ha messo in luce che aggiungere una tazza di mirtilli rossi alla dieta giornaliera (o assumere l’equivalente estratto secco concentrato in capsule) può essere di aiuto nella lotta contro il cancro al colon. Gli scienziati infatti hanno nutrito cavie di laboratorio affette artificialmente da tumore al colon con un’adeguata quantità di estratto di mirtillo rosso.
Il report scientifico dei ricercatori, mostrato durante il ‘Meeting Nazionale dell’American Chemical Society’ tenutosi a Boston, ha evidenziato l’attività antimutagena e antineoplastica dei principi attivi presenti nel mirtillo rosso che hanno diminuito le dimensioni e la quantità delle lesioni.
Il cancro al colon è la seconda causa di morte per malattie neoplastiche negli Usa. Gli studi sui prodotti naturali anticancro continuano nella speranza di risolvere al più presto questa grave malattia e molti di essi si concentrano sul mirtillo rosso.
ph: fonte web
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