La puglia torna in zona gialla: dal 10 maggio nella sala lettura della biblioteca bernardini del convitto palmieri di lecce riapre al pubblico la mostra con i 30 poster finalisti del contest internazionale “free patrick zaki”.

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Da lunedì 10 maggio (dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18 – ingresso libero nel rispetto delle normative Anticovid19), con il ritorno della Puglia in zona gialla, nella Sala lettura della Biblioteca Bernardini del Convitto Palmieri di Lecce sarà nuovamente aperta al pubblico la mostra con i 30 manifesti finalisti del contest “Free Patrick Zaki, prisoner of conscience”.

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Per questa edizione speciale del concorso internazionale di comunicazione sociale “Poster For Tomorrow” – promossa da Amnesty International Italia, dall’associazione leccese Diffondiamo idee di valore e dal festival Conversazioni sul futuro in collaborazione con il Festival dei Diritti Umani di Milano, l’Associazione Articolo 21 e numerosi partner, con il patrocinio dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna – sono stati ideati, realizzati e candidati oltre 900 poster da quasi 50 Paesi in tutto il mondo. Selezionati in due fasi successive da una giuria internazionale da lunedì 8 febbraio i 10 poster vincitori realizzati da Moises Romero (Messico), Zlatan Dryanov (Bulgaria), Christopher Scott (Ecuador), Rashid Rahnama (Iran), Andrea Rodrigues e Rita Reis (Portogallo) e degli italiani Mattia Pedrazzoli, Massimo Dezzani, Arianna Posanzini e Michele Carofiglio sono in affissione a Lecce, Bologna (città che hanno concesso la cittadinanza onoraria a Patrick Zaki) e in un’altra cinquantina di comuni e spazi pubblici e privati in giro per l’Italia.

Fino al 4 luglio, nella Biblioteca Bernardini, grazie alla collaborazione e al sostegno del Polo Biblio-Museale di Lecce, si potranno apprezzare non solo i 10 poster vincitori ma tutti i 30 finalisti provenienti da Italia, Ecuador, Australia, Messico, Bosnia, Francia, Argentina, Bulgaria, Portogallo, Iran, Ungheria, Germania, Cipro, Cina, Croazia. Disponibile in consultazione anche una selezione di libri e pubblicazioni per approfondire il tema dell’Egitto, dell’area del Mediterraneo e della difesa dei diritti civili. Nei prossimi mesi, dopo la Biblioteca Bernardini, la mostra sarà ospitata anche dal Museo Ribezzo di Brindisi e dalla Biblioteca Magna Capitana di Foggia grazie alla collaborazione dei Poli Biblio-museali di Brindisi e Foggia.

L’obiettivo del contest è stato quello di unirsi, con il linguaggio dell’arte e della creatività, alle donne e agli uomini che nel mondo chiedono a gran voce l’immediata liberazione di Patrick Zaki. Da oltre un anno lo studente egiziano del Gemma – Master Erasmus Mundus che si occupa di “Women’s and Gender Studies” dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna è in carcere nel suo paese come prigioniero di coscienza.

Il 7 febbraio 2020 Patrick Zaki venne fermato, infatti, all’Aeroporto del Cairo, appena atterrato con un volo proveniente dall’Italia. Dopo diverse ore di sparizione forzata, ricomparse il giorno dopo, 8 febbraio, di fronte alla procura della città di Mansura per la convalida dell’arresto. Il mandato di cattura conteveva le accuse di minaccia alla sicurezza nazionale, incitamento a manifestazione illegale, sovversione, diffusione di notizie false e propaganda per il terrorismo. Dopo un anno di estenuanti rinvii e numerosi rinnovi della custodia cautelare, Patrick è ancora in carcere esclusivamente per il suo lavoro in favore dei diritti umani e per le opinioni politiche espresse sui social media. L’iniziativa è dedicata inoltre a tutte le persone prigioniere di coscienza rapite, torturate, sparite, recluse ingiustamente e a tutte le giovani e i giovani che girano il mondo per studiare, ricercare, condividere, costruire una società migliore.

La mostra è promossa da Diffondiamo Idee di Valore nell’ambito del festival Conversazioni sul futuro con il sostegno della Regione Puglia nel Programma Straordinario 2020 in materia di Cultura e Spettacolo e, tramite il Teatro Pubblico Pugliese, nella programmazione Custodiamo la cultura in Puglia.

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