Il mondo temeva i mutanti e tutto cambiò con Kurt Wagner. Egli nacque in Germania ed aveva un aspetto demoniaco. Un’ora dopo la sua nascita fu trovato dalla zingara Margali Szardos in un bar lungo la via, ed Erik Wagner, il suo presunto padre, giaceva morto fuori dal bar. Kurt fu adottato da Margali e crebbe con due fratelli adottivi, Stefan e Jimaine. Stefan sapeva di essere soggetto a influenze magiche, e fece giurare al Kurt che se fosse diventato malvagio, lo avrebbe ucciso.
La straordinaria agilità e capacità di arrampicarsi sui muri portarono Nightcrawler in un circo bavarese, nel quale si esibì al trapezio finchè il nuovo proprietario lo definì uno scherzo della natura e non un artista. Purtroppo di lì a poco, le paure di Stefan si avverarono: l’uomo impazzì e cominciò a uccidere quelli che sembravano bambini (in realtà questi erano membri di una razza segreta semi umana).
Kurt attraversò l’Europa alla ricerca di Stefan e, durante un confronto decisivo, involontariamente gli spezzò il collo. Subito fu inseguito da dei contadini inferociti che credevano che quel diavolo fosse l’assassino dei piccoli innocenti. Prima di essere linciato dalla folla inferocita, arrivò il professor Xavier, che era in cerca di reclute per una nuova squadra di X-Men visto che il gruppo originario era scomparso e Nightcrawler avrebbe potuto allora, collaborare con i restanti Ciclope e Wolverine.
Il nuovo arrivato dimostrò per la prima volta di non essere solo un mutante dall’aspetto inquietante, ma anche e sopratutto dotato di prodigiose doti quali il teletrasporto. Kurt decise di restare con la nuova squadra e insieme a loro combatté diverse battaglie contro i mutanti sovversivi guidati da Magneto, ma dovette in particolar modo, continuare a combattere le sue battaglie personali, dovute alla paura di comparire in pubblico, alla profonda fede cattolica e al tentativo di inserirsi in una squadra così emotivamente turbolenta.
Nightcrawler mostrò presto un’altra destrezza fisica: era un esperto spadaccino capace di duellare con più spade in simultanea. Disponeva di un camuffamento olografico che gli dava un aspetto umano in pubblico, e spesso lo usava per assomigliare all’attore Errol Flynn. Da allora si senti più a suo agio con se stesso e con i compagni. scopri anche che poteva confondersi con le ombre grazie alla sua peluria blu.
Il giorno del suo compleanno l’anima di Kurt fu rapita da un regalo e sorpresa mandandogli dalla sorella adottiva Jimaine. Egli rimase intrappolato in un falso Inferno, opera della madre adottiva, Margali Szardos, che si rivelò strega e regina degli zingari e signora della “strada ventosa”. Per salvarlo gli altri X-Men chiamarono in aiuto il Dottor Strange, e così tutti conobbero la famiglia e la storia complessa di Kurt Wagner; e Margali scoprì cosa era veramente avvenuto anni prima tra Kurt e il figlio Stefan.
Successivamente dopo aver formato un gruppo di combattenti da lui capeggiato di nome Excalibur, Nightcrawler scoprì da Mystica che in realtà ella era la sua vera madre e il suo vero padre era il satanico mutante Azael che aveva freddamente abbandonato la partoriente dopo averla sedotta. Azael non fu proprio un padre modello: progettava di usare Kurt e gli altri numerosi suoi figli per trasportare i malvagi compagni dalla Dimensione Zolfo nel nostro mondo, e conquistarlo. Dopo una battaglia davvero cosmica, Azazel rimase intrappolato nella sua dimensione definitivamente.
Nightcrawler. La parola stessa ispira un vago timore del buio, la paura di una minaccia invisibile, di un predatore in forma di insetto che attende nell’ombra, pronto a scattare e assalire l’ignaro passante. Eppure il nome in codice di Kurt Wagner non potrebbe essere meno appropriato. Kurt è un uomo di natura gentile che, nonostante l’apparenza, è il ritratto di chi sa accertarsi. Dietro quell’aspetto esteriore c’è una storia di lotta e rifiuto iniziale, ma è la sua composta e serena autostima che, insieme ai suoi poteri, va analizzata per capire l’uomo.
Il principale potere di Nightcrawler, affettuosamente chiamato “bamf”, è l’abilità di teletrasporto. Egli può passare in una dimensione vicina attraverso la quale si sposta per poi rientrare nella nostra. Probabilmente la composizione fisica di questa dimensione è molto diversa dalla nostra, dal momento che lui la traversa in un attimo, riapparendo subito in questo mondo: solo un leggero odore di zolfo è prova del suo passaggio. Wagner non ricorda, né è consapevole di essere in un’altra dimensione; per lui è solo una tappa naturale del processo di teletrasporto. Questa rara abilità di Kurt Wagner è accompagnata da un utile istinto che gli permette di raggiungere la metà: decide e bamf. Un inconscio radar extrasensoriale impedisce che lui o qualsiasi sua appendice si materializzi all’interno di un oggetto solido, o ne risulterebbe una morte orrenda.
Il suo bamf, tra parentesi, è il flusso dell’aria spostata dal suo improvviso apparire o sparire (e l’acqua viene spostata nello stesso modo securtel decide di attraversarla). Allora Kurt ha bisogno di vedere dove va? Non è necessario, sebbene sia più facile e ci siano limiti ben precisi alla distanza che può percorrere. Più va lontano, più è difficile. Inoltre gli è più comodo spostarsi lungo l’asse nord-sud; a quanto pare i poli magnetici terrestri hanno un’influenza fisica diretta sulle abilità di Nightcrawler, che riesce a coprire distanze maggiori rispetto a quando viaggia in direzione est-ovest.
Sa anche teletrasportarsi in verticale, sebbene ciò sia pericoloso e spossante; il suo limite verso l’alto sembra essere di circa due miglia. È in grado di portare con sé oggetti e anche persone, ma i passeggeri accusano nausea e stanchezza. (Perciò, dovunque vada quando si teletrasporta, Wagner è immune a qualunque cosa ci sia in quella dimensione).
La sua coda prensile, lunga più di un metro, si estende dalla sua potente e flessibile spina dorsale. È abbastanza robusta da sostenere il peso del suo corpo e spesso funziona come un efficace terza mano; Nightcrawler come eccellente spadaccino, può anche usarla per maneggiare una spada. Ha tre dita per mano e due per piede, ciascuna di esse più lunga che negli umani. Come il suo compagno negli X-Men, Bestia, queste dita gli permettono di fare presa mani e piedi, su superfici che un normale umano non riuscirebbe mai a scalare né usare con la stessa naturalezza. È un acrobata eccezionale e la sua bravura atletica lo avvicina all’Uomo Ragno quando si tratta di eseguire acrobazie straordinarie.
Altre abilità fisiche includono la possibilità di vedere nel buio della notte e, grazie al suo collegamento con la dimensione attraverso cui viaggia (così come al fine pelo scuro che lo ricopre), un aspetto oscurato che gli permette di fondersi con le tenebre. Se l’aspetto di Kurt Wagner è uno scherzo del destino, un’ironia delle circostanze, allora è veramente una fortuna che la sua mente flessibile sappia accettare il destino e dargli un senso.
Kurt cercò conforto nella religione, e il suo aspetto divenne una chiara indicazione di ciò che può significare essere devoto. Che qualcuno somigliante a un diavolo dell’antica iconografia diventi cristiano (fino al punto di studiare teologia) è una bella ironia che lo stesso Kurt considera positivamente e ciò rappresenta un chiaro esempio della sua caratteristica forse più apprezzabile: il senso dell’umorismo.
Articolo e Illustrazione Christian Imbriani