SunrisePop, intervista al musicista Roberto Costa

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Vorrei che fossimo tutti un po’ più sereni. La serenità è il veicolo che ti permette di affrontare le cose della vita a testa alta.

 

di Patrizia Faiello

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Oggi DiTutto dedica lo spazio alle interviste esclusive al musicista, autore e produttore Roberto Costa, figura chiave del panorama musicale internazionale. Roberto  nella sua lunga carriera si specializza anche nello studio del suono e di tutti i suoi aspetti tecnici, sperimentando tecnologicamente metodi di registrazioni sempre più particolari.

Da allora accumula esperienze in entrambi gli interessi, grazie alle quali diventerà bassista turnista, fonico professionista e arrangiatore per tanti artisti nazionali come Lucio Dalla, con il quale collaborerà per trent’anni, e per cui scriverà la musica di “Se io fossi un angelo”. Tra gli altri anche Ivan Graziani, Ron, Luca Carboni, Mina, Gianni Morandi, Luciano Pavarotti e altri, nonché autore e produttore di musiche per spettacoli teatrali e televisivi su circuito nazionale.

Recentemente ha pubblicato la cover del celebre singolo “Se telefonando”  con il featuring di Sasha Leoni. Durante il periodo natalizio l’artista ha contribuito alla realizzazione del Cd “Vita – canzoni per AIL”, un progetto legato alla raccolta fondi per L’associazione italiana contro le leucemie, linfomi e mieloma, con una personalissima versione dell’indimenticabile “L’anno che verrà” insieme a Barbara Cola.

 

A causa della Pandemia non ci è stato permesso di trascorrere come magari avremmo voluto le festività natalizie. Grazie alla tua sensibilità, con l’iniziativa CD “Vita – Canzoni per AIL”, hai contribuito a rendere il clima un po’ più festoso regalando una versione del tutto inedita del celebre singolo “L’anno che verrà” insieme alla tua amica e collega Barbara Cola. Come nasce l’idea e qual è il messaggio che vorresti lanciare a tal proposito?

Conosco da molti anni i ragazzi che hanno dato vita alla sezione di Forlì-Cesena dell’AIL, tra l’altro la sede è proprio di fronte a casa mia, e la scorsa estate mi hanno detto che stavano lavorando sul progetto di un cd che raccogliesse le classiche canzoni natalizie, ognuna arrangiata e suonata da musicisti amici che vivono tra la Romagna e Bologna. Questa raccolta, insieme ad altri oggetti personalizzati come i braccialetti di Cruciani per AIL, le stelle di natale, i mini panettoni, etc, sarebbe poi stata messa in vendita per raccogliere dei fondi. Mi hanno chiesto se mi andava di partecipare e ovviamente ho detto sì con entusiasmo ad una condizione, poter scegliere la canzone. Ho coinvolto anche Barbara Cola e abbiamo fatto questa versione leggera de “L’anno che verrà” cantata in duetto che tra l’altro è anche piaciuta molto. Per noi il senso di tutto è stato quello di contribuire con una cosa che veniva dal cuore per aiutare l’AIL sempre impegnata su tanti fronti, ricordiamoci volontariamente, per alleviare i problemi dei malati di leucemie, linfomi e mielomi per rendere loro la vita un po’ più facile.

Cosa ti colpisce di chi lotta ogni giorno per conquistare la propria identità e unicità attraverso la propria disabilità?

La forza interiore, quella sorta di sensazione di farcela contro tutto e tutti. Li ammiro molto.

“L’anno che verrà” un brano che hai suonato con Lucio chissà quante volte proprio nei concerti nel periodo delle festività. Qual è il ricordo più bello legato a quei periodi?

Se devo essere sincero, la prima cosa che mi viene in mente è la leggerezza con cui affrontavamo il lavoro. Non ci è mai pesato niente, gli orari, la fatica, il sonno perso… Io poi ero sempre assetato di imparare cose nuove per cui direi che la gioia di fare è la sensazione più viva ricordando quegli anni.

Lo scorso 15 gennaio hai pubblicato il nuovo singolo “Se telefonando”di Bob Costa & the Coolers . Ce ne vuoi parlare?

Ahahah, sono arrivato a un’età che, dopo aver lavorato per un sacco di artisti, ho deciso di ritagliarmi un po’ di spazio e di lavoro per me. Approfittando della situazione pandemica, durante la quale stiamo molto in casa, ho deciso di dar vita ad una band di amici immaginari, i “the Coolers”, che non sono i condizionatori d’aria… sono i musicisti che suonano in modo cool, tranquilli, appoggiati al tempo. Mi son detto perché non raccogliere delle cover di brani che nel tempo mi hanno coinvolto, senza limite di epoca, di stile o di genere e vestirli di arrangiamenti nuovi, anche un po’ strambi e cercare dei featuring di cantanti amici che mi piacciono? E così a novembre, con il featuring di Alessandra La Rosa, è uscito il primo singolo “Don’t let me be misunderstood”,canzone che avrò suonato migliaia di volte nei ’70 quando da ragazzino già suonavo con un orchestra da ballo. Lascio il link per i curiosi:https://www.youtube.com/watch?v=sMvFSG6p_BM In questi giorni sono uscito col secondo singolo che è più un azzardo, “Se telefonando”. La difficoltà sta tutta nel non cambiare l’originale senza cercare di copiare Mina che è inarrivabile. Devo dire che Sasha Leoni, il featuring, ne ha fatto un gioiellino”.

Parallelamente alla produzione vi è anche il rapporto con gli alunni. Come stai vivendo questo periodo di DAD e quale ritieni sia il futuro scolastico da questo punto di vista?

La DAD è un disastro. Questo è purtroppo. Per il momento non si può fare altro ma per i ragazzi che studiano con me una materia come Tecnologie e tecniche di registrazione audio, la parte pratica è fondamentale per imparare e capire. C’è anche da dire che il rapporto in aula è fondamentale per imparare a scambiarsi informazioni e saperi altrimenti relegati allo schermo del computer. Mah, vedremo….

Nella notte del 31 dicembre hai partecipato allo speciale capodanno rock di DiTutto in collegamento streaming insieme a tanti altri artisti e personaggi dello spettacolo per augurare agli Italiani un buon 2021 a modo tuo. Qual’è l’augurio che oggi rivolgi ai nostri lettori?

Vorrei che fossimo tutti un po’ più sereni. La serenità è il veicolo che ti permette di affrontare le cose della vita a testa alta. E non ho detto “felicità” che è un’idea breve e lontana per i più fortunati ma “Serenità”, sul modello del Sabato del villaggio di leopardiana memoria, vorrei che fosse sempre sabato per tutti…

Progetti e produzioni future?

Sto lavorando alle prossime cover di Bob Costa & the Coolers e mi sto preparando ai prossimi corsi per i ragazzi del conservatorio. Nel mentre scrivo qualche canzone che poi metto via in attesa di trovarne una giusta collocazione e ho in cantiere un paio di produzioni che mi intrigano molto ma che sono in stand by data la situazione della discografica”.

 

 

 

 

 

 

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