SunrisePop, intervista all’attore VINCENZO BOCCIARELLI

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“La vita non finisce mai di stupirmi, ed è
anche per questo che la amo profondamente”

 

di Patrizia Faiello

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Grande artista, famosissimo attore di teatro, di serie tv, di cinema italiano e internazionale e allievo di grandi geni come Giorgio Strelher. Dal Teatro alle Fiction come “Orgoglio”, poi al cinema con tanti film tra i quali “La scuola più bella del mondo”. Durante il lockdown il ritiro forzato in casa, utile e necessario per contrastare la diffusione del Covid, è stato per alcuni un modo per concentrarsi sui propri progetti, e soprattutto idearne di nuovi. Tra questi emerge il progetto dell’attore, “Sulle ali dell’arte” una sorta di diario del suo lockdown, e più precisamente della sua esperienza artistica e culturale vissuta con il suo esclusivo programma live-facebook e Youtube “Bocciarelli Home Theatre”, ideato in quel difficile periodo che vedeva milioni di persone chiuse in casa. Vincenzo Bocciarelli si racconta ai lettori di SunrisePop.

Recentemente ti è stata affidata la conduzione della serata finale del prestigioso “Concorso Internazionale di Musica Sacra” sotto forma di concerto di gala giunto alla quindicesima edizione. Com’è stato per te, dopo il lungo periodo di lockdown, ritornare al pubblico e all’arte dal vivo?

E’ stata una grande emozione Patrizia. Il pomeriggio prima che arrivassi nella splendida Basilica Dei Santi XII Apostoli di Roma, dove ha avuto luogo l’evento, che andrà in onda su Telepace il prossimo 20 settembre alle ore 20,30 ero molto teso. E’ bastato mettere le cuffie e ascoltare  qualche bellissima canzone di Franco Battiato e le voci straordinarie dei giovani artisti, che da tutto il mondo erano lì per esibirsi, per ritrovare la forza e la tranquillità per godermi la serata e il piacere di condurre e recitare per il pubblico. Ho provato una sensazione che non avevo mai vissuto prima. Dopo mesi passati a  trasmettere dal soggiorno di casa mia, il “Bocciarelli Home Theatre”, tornare difronte al battito degli applausi del pubblico è stato meraviglioso. Forse inconsciamente temevo che avrei dovuto aspettare molto di più prima che tutto ciò potesse tornare. La vita non finisce mai di stupirmi ed è anche per questo che la amo profondamente.

Rimanendo sul tema dell’arte lo scorso 28 luglio hai presentato in anteprima nazionale, presso la Pinacoteca di Ascoli Piceno, il tuo libro d’esordio “Sulle ali dell’arte”,  che con grande soddisfazione sta spiccando il volo in giro per l’italia. Prossimamente dove potrà incontrarti  il tuo affezionatissimo pubblico?

Il prossimo 21 settembre “Sulle ali dell’arte” verrà presentato a Siena, la città dove sono cresciuto e dove mi sono formato. Proprio per questo sono molto felice di far spiccare il volo al mio libro d’esordio, anche e soprattutto, nel luogo dove ho iniziato a sognare la mia carriera. Inoltre Siena è più volte citata nel libro.

A breve tornerai al Gran Teatro con una produzione colossale dell’”Amleto” della compagnia di Sebastiano Lo Monaco la cui regia è stata affidata a Alessio Pizzech, uno dei registi teatrali più interessanti del momento. Sei emozionato Vincenzo?

Non vedo l’ora. Il Teatro per me è come l’acqua per un pesce. La mia voce, i muscoli del mio corpo diventano un tutt’uno con il palcoscenico e il ruolo che interpreto. Una specie di osmosi, un’alchimia erotica oserei dire.

Come hai trascorso le vacanze?

non ho fatto vacanze vere e proprie. sono sempre molto impegnato e sinceramente quest’anno ho anche trovato poco consono, vista la situazione che abbiamo e stiamo vivendo tutt’ora, l’idea della vacanza come abbandonarsi all’ozio totale. abbiamo, chi più chi meno, accusato un grosso colpo, vedendoci annullati lavori e impegni professionali e di conseguenza la vacanza non l’avrei di certo vissuta con lo spirito giusto. certamente non sono mancate passeggiate sporadiche al litoraneo laziale, che amo molto, e rilassanti giornate nella campagna toscane approfittando di stare vicino ai miei genitori. quest’anno ho riscoperto la bellezza del piccolo borgo di rapolano terme dove sono stato ospite di una mia cara amica contessa. un luogo bellissimo dove ho fatto solitarie passeggiate nei boschi e ho respirato aria pura, quell’aria che per mesi mi è mancata terribilmente tappato in casa com’ero.

Qual è il messaggio che vuoi lanciare ai nostri lettori?

il messaggio che vorrei mandare è quello di cercare di rispondere allo stato d’animo surreale che stiamo vivendo, sforzandoci di non farci fagocitare dalle paure e dalla negatività! altresì rispondere a tutto ciò che stiamo vivendo, riscoprendo il senso più vero e profondo dell’amore, dell’aiuto reciproco e della bontà. spesso l’uomo reagisce a questi difficili momenti con rabbia e istinto animale. il mio invito è quello di farsi trasportare sempre sulle ali dell’arte, l’arte da millenni,  colei che è sempre stata per noi, la medicina più efficace.

 

 

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