Didattica leccese sul podio mondiale per innovazione e imprenditorialità

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Il prof. Daniele Manni di Lecce conquista il 3° posto agli “Innovation and Entrepreneurship Teaching Excellence Awards” con il progetto: “LEARNING (entreprenuership) BY DOING (startups)”

Ai primi due posti il Politecnico di Hong Kong e l’Università di Helsinki.

 

Si sono chiusi ieri sera, venerdì 18 settembre, i lavori della 15esima edizione della Conferenza Europea “ECIE – European Conference on Innovation and Entrepreneurship” che quest’anno si è svolta in modalità “on line” da Roma presso l’Università degli Studi Internazionali (UNINT).

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In chiusura della conferenza, sono stati annunciati i docenti vincitori della 6° edizione degli “Innovation and Entrepreneurship Teaching Excellence Awards”, i riconoscimenti alle più qualificate didattiche di innovazione e imprenditorialità al mondo.

Sul prestigioso (e virtuale) podio internazionale è salito anche un docente italiano, il leccese Daniele Manni, che ha conquistato il 3° posto (a pari merito con il docente universitario portoghese Manuel Oliveira), mentre il 1° posto è stato assegnato a Christina W.Y. Wong, docente cinese presso il Politecnico di Hong Kong, ed il 2° posto a Laura-Maija Hero, docente finlandese presso l’Università di Helsinki.

Daniele Manni, che a luglio era stato selezionato nella prima shortlist dei Top 10, unico docente italiano di scuola superiore vs. docenti universitari di tutto il mondo, insegna informatica e imprenditorialità presso l’Istituto Galilei-Costa-Scarambone” di Lecce. La sua personalissima tecnica didattica, esaminata e valutata vincente dalla giuria, è denominata “Learning (entrepreneurship) by doing (startups)”, in italiano: Imparare (l’imprenditorialità) facendo (startup).

«Da oltre 15 anni al “Costa” incentiviamo e aiutiamo gli studenti, a partire da 14 anni, ad ideare e condurre micro e piccole startup innovative – ha raccontato il prof – sono vere e proprie imprese che lanciano sul mercato reale nuovi prodotti e servizi. La giuria internazionale ha valutato positivamente due importanti aspetti del nostro operato. Il primo riguarda l’aver contribuito a far nascere e crescere startup sociali come “Mabasta” (movimento giovanile contro il bullismo) e “ECOisti” (impegnata ad insegnare agli adulti il rispetto per l’ambiente). Il secondo riguarda la lunga lista di “soft skills” (le rinomate competenze trasversali) che la nostre alunne e alunni acquisiscono grazie al percorso legato all’auto-imprenditorialità. Sono oltremodo orgoglioso di aver portato a casa, in Italia, questo prestigioso riconoscimento. Voglio ringraziare di cuore i miei studenti startupper Mirko Cazzato, Simone La Gioia, Benedetta Lezzi e Francesco Tortorelli che hanno relazionato insieme a me e hanno presentato alla giuria (in lingua inglese) le loro micro-imprese. Ora invito tutti a tifare e ad incrociare le dita per il mio collega di Benevento, Carlo Mazzone, che è tra i finalisti del premio “Nobel” all’insegnamento, il Global Teacher Prize. Guarda caso, anche Carlo insegna imprenditorialità in una scuola superiore!».

Daniele Manni non è nuovo ai riconoscimenti. Nel 2015 fu tra i 50 finalisti alla prima edizione del “Nobel” per l’insegnamento “Global Teacher Prize”, nel 2017 tra i finalisti all’ “Italian Teacher Prize”, nel 2018 tra i 12 finalisti agli “ECIE Awards”, nel 2019 tra i “Changeleader” di “Ashoka Changemaker Schools”.

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