HARLEY QUINN. Trova ciò che ami e lasciati uccidere.

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La dott.ssa Harleen Frances Quinzel, nota anche come Harley Quinn (un gioco di parole sulla parola “arlecchino”), è apparsa per la prima volta nell’episodio di Batman: “The Animated Series: Joker’s Favor”, dove era la giocosa spalla al femminile del Joker. Sin dalle sue prime apparizioni fu rappresentata come un personaggio a lui completamente devoto, il quale però, fu da subito totalmente ignaro della sua natura psicotica e non ebbe mai nessun sentimento per lei;  caratterizzazione questa, che è rimasta coerente durante la maggior parte delle loro successive apparizioni.

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La nascita del personaggio venne raccontata nella graphic novel del 1994 “The Batman Adventures: Mad Love”.  Scenaggiato e illustrato da Paul Dini e Bruce Timm (due dei produttori della serie animata e gli originali creatori di Harley Quinn); il fumetto svela le origini di Harley come psichiatra dell’Arkham Asylum, e del suo innamoramento per il Joker. La storia di Mad Love fu inizialmente ritenuta troppo violenta per la serie animata, ma alla fine venne utilizzata nell’episodio di “New Batman Adventures Mad Love” nel 1999. Questo lo rese il primo fumetto adattato alla relativa erie animata; una pratica che si sarebbe ripetuta anche per l’episodio “Holiday Knights”.

La timida dottoressa Harleen Quinzel era una stagista in psichiatria presso il centro di igiene mentale criminale di Arkham.

Una studentessa modello, che oltre a ricevere il massimo dei voti al college, fu anche una ginnasta provetta, vincendo per questi meriti una borsa di studio alla Gotham City University. Durante delle ricerche sui pazienti di Arkham, rimase affascinata da un particolare detenuto, e si offì così di poterlo analizzare più da vicino e volontariamente, supplicando per mesi il personale medico dell’ospedale, finché non potè iniziare la terapia di cura.

Dopo aver ottenuto la sua simpatia durante le loro prime sedute, il Joker la sedusse, facendola innamorare follemente di lui.

Dopo averlo aiutato ad evadere più di una volta, Harleen fu condannata dalle autorità competenti e radiata dall’albo medico, venendo poi imprigionata nella sua stessa cella. Durante un successivo terremoto a Gotham City, la ragazza fuggì con esso divenendo Harley Quinn, la spalla del clown principe del crimine.

La relazione di  Harley con il Joker è una delle storie d’amore più complesse e contorte nel intero mondo dei comics: come con chiunque, il Joker è aggressivo e manipolatorio, ma altrettanto spesso, ci sono prove di cameratismo, giocosità e sincero affetto nei suoi confronti. Il Joker ha solo una esclusiva considerazione carnale della donna, però ella è l’unica persona riuscita a diventarne emotivamente intima, facendogli così mostrare occasionali momenti di confusione e disagio, simil amore, che si tradussero purtroppo, in sistematici e successivi tentativi di ucciderla.

Una volta, quando il Joker si rese conto di provare dei sentimenti (sempre e comunque profondamente nascosti), mise Harley su un missile e la sparò nel cielo. La ragazza si schiantò su Robinson Park, nel centro di Gotham, e fu ritrovata da Poison Ivy, che inizialmente penso darle il colpo di grazia, ma la prospettiva della sua stessa morte non riuscì a smuovere Harley, mentre incuriosì Ivy per la tanta sprezzante noncuranza per la morte, al punto da risparmiarla e a convincerla a raccontarle la sua storia.

Ben presto le due ragazze entrarono in sintonia, al punto che Poison Ivy si offrì di aiutare Harley a vendicarsi sia di Batman che del Joker. Ivy la riportò nella sua tana e la rimise in sesto, iniettandole inoltre, un siero che essa stessa aveva sviluppato, che donò ad Harley l’immunità a varie tossine chimiche e naturali, migliorandone notevolmente anche la forza e la velocità.

Quinn e Ivy iniziarono a lavorare insieme e condussero numerosi colpi di successo; Harley rimase sempre molto più arrabbiata nei confronti del Joker che di Batman, col quale addirittura iniziò a collaborare per contrastare duramente il Clown Principe del Crimine.

Mentre Batman era impegnato in un’occasione con gli scagnozzi del criminale, la donna si mise alla caccia del Joker, costringendolo su un edificio danneggiato con l’intenzione di buttarlo di sotto. Prima di riuscirvi, però, il Joker le chiese perdono. Innamorandosi di nuovo di lui, la donna gli concede il perdono all’istante, riunendosi ad esso. Dopo ciò, Poison Ivy sciolse la loro collaborazione disgustata.

Ivy rimase però, il suo unico e solido punto di conforto quando lei e il Joker attraversavano un periodo difficile. Ivy assunse il ruolo di sorella maggiore e rivelatrice di verità scomode per Quinn, riguardanti sempre la sua insana relazione col Joker.

I dettagli caratteriali del personaggio di Harley variano a seconda della trasposizione (comics, animazione e grande schermo), ma la maggior parte delle versioni mantiene l’ossessione compulsiva per il Joker che lei soprannomina “Mistah J” o “Puddin'”. Ciecamente fedele al clown, Harley è spesso descritta come vittima di abusi fisici, verbali e mentali, che erodono la sua integrità mentale e le provoconano un’irreversibile insanità antisociale e una sociopatia dissociale. Occasionalmente, dimostra di comprenderne gli effetti deleterei, ma solo in poche trasposizioni è stata in grado di staccarsi completamente da lui.

Di animo frizzante, energico e seduttivo, Harley spesso nasconde la sua cosciente insanità dietro un atteggiamento infantile, che può combinare al comportamento civettuolo di una donna che è consapevole del suo bell’aspetto e che spesso userà per ottenere ciò che desidera. È anche molto più intelligente di quanto lasci intendere,  facendo sovente in modo che amici e nemici la sottovalutino – come nella trama di Mad Love – riesce molto meglio del Joker ad avvicinarsi ad uccidere Batman; e in alcune trasposizioni ha persino un QI altissimo e quasi geniale, nonostante la sua insanità.

I suoi studi da psichiatra le danno un talento innato nell’entrare nella testa delle persone. Oltre ad essere un abile manipolatrice, è purtroppo soggetta a furiosi attacchi di rabbia, rivaleggiando per la violenza di questi con lo stesso Joker. In effetti, nella sua prima trasposizione a fumetti, Harley poteva persino intimidirlo quando era arrabbiata, anche se in seguito, in esse la donna risultò  spesso più remissiva e sottomessa, al punto da sopportate i reati abusi del Joker, per un mal riposto senso di lealtà.

A differenza della maggior parte delle versioni del Joker, tuttavia, la maggior parte delle trasposizioni di Harley possiedono un lato caratteriale più morbido e sono in grado di prendersi veramente cura degli altri. Ad esempio, tratta le sue iene da compagnia, Bud e Lou, come figli, chiamandole “bambini”, e adora sinceramente Poison Ivy, che spesso soprannomina “Red” o “Pammy”.

La natura della loro amicizia dipende dalla trasposizione in corso, con una Ivy che spesso si comporta come una sorella maggiore o una madre, per la più immatura Harley.

Ella può anche essere molto leale con le persone a cui tiene, ma allo stesso tempo combatte con un profondo egoismo e un malsano senso di dipendenza dagli altri. La sua lealtà verso le persone come Ivy raramente supera la sua lealtà verso il Joker. Ciò nonostante, in alcune trasposizioni si rende conto da sola che la sua lealtà per  l’uomo è fuori luogo, riuscendo a reindirizzarla dopo. Verso le persone più meritevoli. In diverse occasioni, si  schierò addirittura con Batman, ed è persino diventata uno dei suoi alleati più fidati nella serie Injustice.

Nella maggior parte delle versioni proposte al pubblico, Harley tenta di lasciarsi alle spalle la vita criminale almeno una volta, solo in alcune però, ci riusce completamente;  quelli che non posso completamente abbandonare il loro lato oscuro, raramente possono fuggire dal loro passato distruttivo.

Christian Imbriani
La scheda

Illustrazione Christian Imbriani

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