Impossibile non aver ancora sentito il suo nome, ha scalato le classifiche italiane di stream ed è tra gli artisti più apprezzati nella scena rap, oltre a essere tra i più ascoltati su Spotify. Si tratta di Salmo, un artista che si è fatto strada in un mercato difficile, probabilmente grazie anche all’immagine che è riuscito a crearsi, sancendosi uno tra i musicisti più controversi del nostro periodo.
I suoi pezzi sono spesso oggetto di dibattito non solo tra gli appassionati del genere rap, ma degli amanti e intenditori della musica in generale. Vediamo quindi di scoprire questo artista tramite la sua storia e 5 sue canzoni che sappiano descriverne l’evoluzione musicale.
Chi è Salmo
Classe 1984, originario di Olbia, Maurizio Pisciottu, in arte Salmo, scrive le sue prime canzoni da giovane, entrando per la prima volta nella scena musicale italiana con l’album The Island Chainsaw Massacre, che lo ha fatto conoscere in tutto il paese. La scelta del nome non è casuale, deriva infatti da Salmonlebon, soprannome che rimanda al cantante dei Duran Duran Simon Le Bon.
È solo l’inizio per l’artista, che nel 2012 pubblica l’album Death USB e vince nella categoria Best Crossover agli MTV Hip Hop Award. È il disco Midnite, però, pubblicato nel 2013, che gli fa ottenere il disco d’oro. Ma l’artista non si ferma, e subito dopo fa uscire altri due album: Tanta Roba e S.A.L.M.O. Documentary, che mostrano come il musicista non smetta mai di darsi da fare e sia completamente concentrato sulla sua carriera. Oltre alla musica, però, si dedica anche ad altri progetti, diventando infatti il regista del videoclip “Sabato” di Jovanotti, e aprendo anche i suoi concerti nel 2015. Un anno dopo lancia l’album Hellvisback, che vince il disco di platino, a cui segue Playlist, uscito nel 2018. Ma vediamo quindi insieme alcune delle canzoni meglio hanno segnato la storia dell’artista.
Il senso dell’odio
Si tratta di un pezzo tratto dal primo album, quindi dalle sonorità appartenenti al periodo dei primi passi. È facile ritrovarci diversi generi, come il rap, il metal e il punk, soprattutto in quanto il rapper aveva da poco avuto diverse esperienze all’estero, che lo hanno influenzato anche nella scrittura. Importante ascoltarlo per comprendere le origini di Salmo, in quanto si tratta del suo primo pezzo ufficiale.
La prima volta
Sempre dal primo album troviamo “La prima volta”, unico singolo, che narra delle prime volte dell’artista, come la prima notte insieme a una ragazza, il primo amore, la prima volta che ha scritto una canzone. Si tratta in realtà di una canzone molto sofferta e dal forte carattere autobiografico, in cui viene raccontata anche la prima volta che ha davvero avuto paura di morire.
Faraway
Chi lo conosce lo sa, Salmo non si è mai molto dedicato alle canzoni d’amore, ma Faraway ne è l’eccezione. Canzone dedicata alla fidanzata con cui, a causa della carriera, fa spesso fatica a vedersi, è anche un brano in cui si trovano alcune tra le frasi delle canzoni rap più romantiche in circolazione, e che la trasformano nella vera perla dell’album Midnight. Il flow graffiante e il testo raffinato la rendono, in realtà, una delle migliori canzoni dell’artista.
Il messia
Passiamo a un altro brano iconico proveniente questa volta dall’album Hellvisback, con la collaborazione di Victor Kwality e Travis Barker alla batteria. Il tema centrale del pezzo è naturalmente la religione con le sue controversie. Uno dei pezzi in assoluto più apprezzati, grazie proprio al featuring con artisti di alto calibro.
1984
Singolo auto prodotto il cui titolo rimanda naturalmente alla sua data di nascita, facendo capire fin da subito che si tratta di un pezzo autobiografico e particolarmente sentito dall’artista. Parla infatti della sua evoluzione, dal liceo alle realizzazioni professionali, dopo diversi tentativi che lo hanno portato a diventare un professionista del rap.
Ecco quindi tutti i pezzi migliori di Salmo da ascoltare non solo se apprezzate l’artista, ma anche se siete interessati alla musica rap e allo scenario italiano.