“Everything is in perspective” è l’ album d’esordio della band Myownmine

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“Il disco nasce dopo un percorso di gestazione durato due anni – racconta la band formata da Francesco Parise (voce e sequenze), Yandro Estrada (batteria elettronica e piatti) e Giuseppe Mazzuca (basso) – in questo arco di tempo si sono succedute formazioni e idee di composizione diverse: proprio per questo è un disco dai molteplici colori. Il titolo non è che uno specchio di questa mescolanza di generi che spaziano dal pop anni ’80 (The Smiths, Spandau Ballet, Phil Collins) alle influenze soul-step (James Blake, FKA twigs), passando per un certo tipo di rnb vocale (Frank Ocean, Bruno Mars, Anderson Paak). Ogni brano tende a dimostrare e mostrare varie prospettive su tematiche spesso considerate in senso univoco come l’amore, il dolore e il successo personale. L’approccio di MyOwnMine è un ibrido che mischia un live set elettronico, percussioni, un basso elettrico dal piglio rock, synth e loop vocali”.

L’album, composto da 8 tracce, apre con il brano “We come from the same water”, il racconto di due vite paragonate a due fiumi che non sanno quando si incontreranno, ma sanno che, prima o poi, si ritroveranno nell’oceano. La seconda canzone è “Shut the door”, poi si passa a “Inside the volcano”, un viaggio all’interno delle oscurità di un vulcano. Un viaggio che è guerra, difficoltà, mancanza di luce e riposo, un viaggio che, però, si affronta e si vince in due nonostante tutto. Con “I can feel it in the air” la band racconta dell’amore irrazionale. Dopo “By my side”, arriva “My heart in your stomach”, brano con cui ci si domanda se è possibile l’indipendenza nell’amore, se è possibile condividere tutto e allo stesso tempo non ritenerlo un peso.  Il disco chiude con “My possession”, che racconta di un amore che è liberazione e prigione allo stesso tempo: l’ossessione e la possessione di una relazione. E con “Fell in”, una preghiera alle promesse disattese, alla solitudine del fallimento ma anche un’incitazione a voler andare oltre gli errori quotidiani e i cambiamenti improvvisi di piani.

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I testi e le musiche dell’album sono di Francesco Parise, l’arrangiamento è a cura di Francesco Parise, Yandro Estrada, Giuseppe Mazzuca e Silvio Perri (che ha suonato il basso in Shut The Door, Inside The Volcano, Fell In). L’album è stato registrato presso ISOUND – Rende (Cs) da Francesco Malizia. La Produzione artistica e il Mix sono di Vlad KayaDub Costabile, mentre il Mastering è di Andrea De Bernardi c/o eleven Mastering – Busto Arsizio. La Produzione Esecutiva è dell’Associazione Calabrians City Rockers con il sostegno del MiBAC e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”.

Note biografiche: MyOwnMine è un progetto nato dall’idea di Francesco Parise. Partito come progetto solista, Francesco Parise trova un’affinità artistica con Yandro Estrada (Camera237, Kyle, Artico), con il quale elabora una nuova visione del progetto MyOwnMine.  I nuovi territori artistici si orientano verso il pop internazionale con uno sguardo al nu-soul contemporaneo e al synth-pop anni ’80. Ai due, nel 2018, si unisce Giuseppe Mazzuca al basso. Nello stesso anno il progetto entra nel rooster di Lumaca Dischi per cui pubblicano, il 28 febbraio 2020, il disco d’esordio “Everything is in perspective” con la produzione artistica di Vladimir Costabile.

 

 

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