Il Signor Diavolo è un film di genere drammatico del 2019, diretto da Pupi Avati, con Gabriele Lo Giudice e Filippo Franchini.
Il Signor Diavolo, il film di Pupi Avati, è ambientato nell’autunno 1952.
Nel nord est è in corso l’istruttoria di un processo sull’omicidio di un adolescente, considerato dalla fantasia popolare indemoniato.
Furio Momentè (Gabriele Lo Giudice), ispettore del Ministero, parte per Venezia leggendo i verbali degli interrogatori.
Carlo (Filippo Franchini), l’omicida, è un quattordicenne che ha per amico Paolino. La loro vita è serena fino all’arrivo di Emilio, un essere deforme figlio unico di una possidente terriera che avrebbe sbranato a morsi la sorellina.
Paolino, per farsi bello, lo umilia pubblicamente suscitando la sua ira: Emilio, furioso, mette in mostra una dentatura da fiera. Durante la cerimonia delle Prime Comunioni, Paolino nel momento di ricevere l’ostia, viene spintonato da Emilio. La particola cade al suolo costringendo Paolino a pestarla. Di qui l’inizio di una serie di eventi sconvolgenti.
Il 2018 è stato un anno importante per Pupi Avati: ha compiuto 80 anni, ha festeggiato i cinquanta di carriera, è stato il Guest Director del Torino Film Festival e ha dato alle stampe il suo nuovo libro, il romanzo che è diventato questo film, pubblicato da Guanda col titolo “Il signor diavolo. Romanzo del gotico maggiore“.
Come suggerisce quel titolo, col Signor diavolo il regista bolognese torna all’horror padano e gotico di alcuni suoi celebri film.
La fase iniziale della carriera di Avanti è fortemente connotata da titoli di genere e un pizzico di horror si ritrova perfino nei suoi due primissimi lungometraggi: Balsamus, l’uomo di Satana e Thomas e gli indemoniati. Il primo vero grande successo di Avati è poi il successivo e leggendario La casa dalle finestre che ridono, che ha definitivamente lanciato e codificato il filone del cosiddetto “horror padano”.
Dopo quel film, datato 1976, Avati torna al cinema di generer nel 1976 con Zeder, sorta di bizzarro zombie movie che conta nuovamente Maurizio Costanzo come sceneggiatore. A questi titoli faranno poi seguito L’arcano incantatore (1996) e Il nascondiglio (2007), senza contare la miniserie televisiva del 1995 Voci notturne.
Il signor diavolo è ambientato tra Roma e la Laguna di Venezia, negli anni che vanno dal 1947 al 1952. Sono gli anni in cui in Italia si va affermando il dominio politico della Democrazia Cristiana, e il Veneto è notoriamente una delle regioni più cattoliche d’Italia: ma quegli anni, e quelle campagne raccontate da Avati, sono anche quelli in cui le vecchie superstizioni erano dure a morire. In pratica, il terreno è quello fertile, umido, angoscioso e opprimente tipico delle opere di genere di Avati, che ha scritto la sceneggiatura del film come d’abitudine assieme al fratello Antonio – che gli fa da produttore – e al figlio Tommaso.
Gli effetti speciali sono curati dallo specialista Sergio Stivaletti, mentre la fotografia evocativa del film è firmata da Cesare Bastelli, altro abituale collaboratore di Avati (tra i film che i due hanno realizzato assieme, proprio L’arcano incantatore) e anche lui padano doc, nato a Modena, vissuto a Bologna e residente nelle campagne tra Bologna e Ferrara.
Nicola Mauro Marino
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- Data di uscita: 22 agosto 2019
- Genere: Drammatico
- Anno: 2019
- Regia: Pupi Avati
- Attori: Gabriele Lo Giudice, Filippo Franchini, Cesare S. Cremonini, Massimo Bonetti, Lino Capolicchio, Chiara Caselli, Gianni Cavina, Alessandro Haber, Andrea Roncato
- Paese: Italia
- Durata: 86 min
- Distribuzione: 01 Distribution
- Sceneggiatura: Antonio Avati, Pupi Avati, Tommaso Avati
- Fotografia: Cesare Bastelli
- Montaggio: Ivan Zuccon
- Produzione: Duea Film, Rai Cinema