Di Patrizia Faiello
Massimo Ferrari, è un artista poliedrico e completo è infatti un cantante, musicista, autore, produttore, vocal coach e arrangiatore.
Per i suoi ventanni di carriera, ha ricevuto il “Disco D’oro” consegnatogli dal collega e grande amico Toto Cutugno.
Massimo ha registrato innumerevoli collaborazioni internazionali, milioni di visualizzazioni, migliaia di download dei suoi brani su piattaforme digitali, dischi venduti, concerti in giro per il mondo e molti riconoscimenti.
Non ultimo il suo nuovo tour “Ferrari Canta Ferrari” e l’uscita del suo nuovo singolo “Se Non Ami”, che sta avendo ottimi consensi sia dalla critica sia dal suo pubblico.
Massimo Ferrari prossimamente sarà ospite di diverse Radio Italiane importanti per presentare il suo ultimo album e tour e dal prossimo 15 luglio sarà presente al Radiodate sul circuito EARONE.
E’ conosciuto all’estero e in Italia con i brani “Che Sensazione” ed “Avvelenami”, in top ten per settimane intere nella sua categoria. Buona lettura!
Il 13 aprile scorso hai pubblicato il tuo ultimo singolo “Se non ami” un annuncio positivo, di apertura alla vita e all’amore. Cosa è per te l’amore?
Per me l’amore è tutto. Senza amore per qualcuno o per qualcosa, la vita non avrebbe senso. E’ come immaginare un arcobaleno senza colori. Per questo io ho un motto nei miei live e con i miei fan: VIVA LA VITA, VIVA LA MUSICA, VIVA L’AMORE.
L’uscita del tuo album, che porta lo stesso titolo del singolo “Se non ami”, è prevista per dicembre prossimo. Cosa ci stai mettendo dentro?
Diciamo un mix di contenuti che rappresentano nel bene e nel male l’esistenza dell’uomo sulla terra.
Che consiglio daresti ad un cantautore/cantautrice o ad un autore/compositore per far ‘arrivare’ la sua musica in quest’epoca discografica…?
Non esistono consigli nello specifico l’unica cosa di essere se stessi.
Quante soddisfazioni può regalare ad un cantautore riuscire ad arrivare direttamente al pubblico attraverso I testi delle sue canzoni?
E’ tutto. Quando il tuo pubblico canta le tue canzoni in coro ai tuoi live, non c’è prezzo. Vorrei abbracciare tutti ad uno ad uno e regalare loro una rosa. Se noi siamo quelli che siamo lo dobbiamo al nostro pubblico che ci segue nei live e acquista i nostri album.
Sei il terzo di quattro fratelli cosa ancora oggi ricordi con maggior affetto dell’età infantile?
Purtroppo io non ho avuto un’infanzia facile. Ho dovuto affrontare una lunga malattia che mi ha costretto per anni a stare solo con il mio cuscino e per di più passare da un ospedale all’ altro. Ricordo pero’ che non mi è mancato l’affetto e l’amore della mia famiglia anche se i mezzi erano pochi visto che avevamo subito il terremoto e quindi vivevamo nelle baracche.
L’inseguire la tua passione per la musica cosa ha tolto alla tua vita e cosa invece ha dato fino ad ora?
Patrizia la musica mi ha dato tutto non posso rimproverarle nulla, ma magari un’altra volta parleremo di cosa mi ha tolto.
Nella tua lunga carriera hai avuto la possibilità di collaborare con artisti internazionali cosa porti con te di queste esperienze?
Si ho lavorato con tanti artisti di fama internazionale. Di loro porto l’umilta e l’amore per questo mestiere che amo tanto è cioè quello del cantante.
Quali sono i tuoi prossimi progetti? Sto lavorando all’album e contemporaneamente sto completando il tour. Sto anche preparando un pezzo per il prossimo Festival di Sanremo.